Scorie - Sempre meno predatore quel giaguaro
Alcuni mesi fa, gli ecotalebani avevano accolto con favore la scelta di Jaguar di passare a una produzione solo di dispositivi elettrici, per di più cambiando il logo e il font del marchio.
Sull'altare di questa svolta ecologista e, a detta della casa, "inclusiva", erano stati sacrificati non solo i motori endotermici, ma anche il giaguaro. In compenso era stata lanciata una campagna pubblicitaria in cui compariva una foto con otto persone che potevano essere in preparazione per partecipare a un gay pride, che non mi è chiaro cosa c'entri con le automobili, perfino se nella versione farlocca con motore elettrico.
Ma Rawdon Glover, ceo di Jaguar, aveva dichiarato, difendendo la campagna:
"Se giochiamo come tutti gli altri, verremo semplicemente sopraffatti".
Già questo suonava male per un brand che ancora porta il nome di un elegante predatore. Ma tant'è. Tra l'altro non mi pare che fosse una scelta controcorrente. Semmai il contrario. Oggi per non giocare come gli altri bisognerebbe rilanciare motori endotermici con cavalleria elevata e pubblicità con protagonisti dei car-guy (non car-gay).
Su LinkedIn mi ero pure imbattuto in post che salutavano con favore questa svolta, scritti da autodichiarati esperti di comunicazione e marketing. Generalmente non lo faccio, ma non avevo resistito a lasciare un commento, mostrando le mie preplessità sul successo che avrebbe potuto avere una mossa del genere.
Non vedevo, e non vedo ancora oggi, per quale motivo un jaguarista, pur considerando che delle macchine prodotte fino a una quarantina d'anni fa non restava quasi nulla ancora prima della recente svolta, non dovrebbe avere nostalgia di quegli anni, dello storico motore V12, ma ormai anche di un motore a 6 cilindri alimentato a benzina, oltre al giaguaro sul cofano e nelle finiture della vettura.
Né mi convinceva l'idea che la casa puntava a nuovi tipi di clienti, dato che già le vendite erano deludenti da anni. E non mi convince ancora oggi, perché non vedo per quale motivo uno dovrebbe comprare un dispositivo elettrico Jaguar quando non avrebbe nulla di sostanzialmente diverso da altri dispositivi meno costosi.
Adesso pare che, con le vendite che vanno sempre peggio, la casa stia correndo ai ripari cambiando l'agenzia pubblicitaria.
Auguri. Ma a mio parere il problema non sarà risolto, perché si potrà anche rendere meno woke la pubblicità, ma la sostanza della svolta produttiva non cambierà. E quello era, è, e resterà il principale motivo per cui le vendite continueranno a fare pena.
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