Scorie Qual è il vero scandalo?

Intervenuta al Festival dell'economia di Trento, Lisa Fitoussi ricorda il padre Jean Paul, che aveva molto seguito in Italia, come tutti i fautori dello Stato interventista.

"Mio padre affermava che il deficit non è una deriva ma uno strumento, se finanzia beni comuni: infrastrutture, educazione, sanità, difesa, transizione ecologica e coesione sociale. In questo caso, il deficit è virtuoso. Scriveva: «Il vero scandalo non è il deficit, è l'austerità che distrugge il futuro» (La regola e la scelta, 2002). E ancora: «Lo Stato non è una famiglia. Il deficit è una decisione politica, non una deviazione» (stessa fonte)."

Certamente il deficit è una decisione politica, e come tale comporta una suddivisione tra consumatori di deficit e pagatori di deficit. Questi ultimi sono i futuri pagatori netti di tasse, perché prima o poi il conto va pagato.

Ma Lisa Fitoussi, ricordando il padre, aggiunge che, "se il tasso di crescita è in prospettiva maggiore del tasso d'interesse, allora il deficit è sostenibile. Il vero fardello per i giovani è l'assenza di investimenti."

E come no. In effetti qualsiasi investimento ha senso finanziarlo a debito se il rendimento è superiore al costo del debito.

Ma non sempre la "prospettiva" si realizza come nei piani ex ante, e il tasso di "ottimismo", se così lo si vuol definire, tende a essere maggiore quando il decisore è politico e il denaro eventualmente perso è altrui. Anche perché i benefici politici di questi "investimenti" tendono a verificarsi prima delle eventuali perdite.

Anche volendo prescindere dal fatto che quando a effettuare un investimento è un governo viene sempre violato il principio di non aggressione e sorvolando sulla quesione degli incentivi in capo ai decisori politici, nessuno è onnisciente, né preveggente. Quindi il rendimento degli "investimenti" pubblici finisce spesso per essere inferiore al costo del debito, rendendo nel tempo lo stesso sempre meno sostenibile.

Non è qualcosa di raro nella storia. Anzi, è più la regola che l'eccezione. L'austerità, che tale spesso non è stata, è una conseguenza di tanti "investimenti" con quelle caratteristiche.

Qual è dunque il vero scandalo? Cosa ditrugge realmente il futuro?

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