Scorie - Leva militare obbligatoria = schiavitù
Una delle poche concessioni alla libertà individuale, negli ultimi decenni, è stata l'eliminazione, in taluni Paesi, della leva militare obbligatoria. Eppure la corsa al riarmo di questi mesi potrebbe indurre alcuni governi a reintrodurla.
Per esempio in Germania, dove il cancelliere Merz sostiene che "probabilmente servirà la coscrizione obbligatoria. Sospenderla è stato un errore."
Dal canto suo, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha detto pomposamente:
"Siamo in un'Alleanza in cui combattiamo insieme e, se necessario, dove soffriamo e moriamo insieme per la nostra difesa collettiva."
Un sondaggio condotto presso dodici Paesi europei da parte dello European Council on Foreign Relations mostrerebbe anche che una maggioranza dei rispondenti sarebbe favorevole alla reintroduzione del servizio militare obbligatorio.
Sarebbe interessante poter analizzare i dati nel dettaglio. Non mi stupirei se a essere favorevole fosse in realtà una fetta di persone che non sarebbero interessate dall'obbligo, avendo superato i requisiti anagrafici.
E nulla rischierebbero, a livello di incolumità fisica, neppure i Merz e i Rutte del caso, perché a "soffrire e morire" non andrebbero certo loro, pur costringendo altre persone ad andarci.
Se la tassazione è una forma di schiavitù economica, la coscrizione militare lo è a livello fisico. Sempre di schiavitù si tratta, anche se a volerlo fosse una maggioranza "democratica".
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