Scorie - Come risolvere il problema dei finanziamenti a film fantasma

Nel 2020 il ministero della Cultura finanziò con oltre 863mila euro Francis Kaufmann (quello che diceva di chiamarsi Rexal Ford), il presunto omicida di Villa Pamphili, per un film che non è in realtà mai esistito.

Adesso c'è un'indagine al riguardo, e il ministro Alessandro Giuli promette nuovi correttivi:

"Stiamo intervenendo con decisione per garantire che ogni euro destinato al sostegno del cinema italiano sia realmente utilizzato per produrre cultura, lavoro e valore. Nessun film fantasma potrà più approfittare delle risorse pubbliche. Basta sprechi: i soldi dei contribuenti devono andare solo a chi fa davvero cinema".

Arriveranno quindi nuovi adempimenti che generanno più burocrazia e che qualcuno riuscirà ad aggirare, il tutto alla faccia della creazione di valore, qualunque cosa intenda con tale formula il ministro.

Resto dell'idea che i soldi dei contribuenti non dovrebbero andare a nessuno e restare nelle tasche dei legittimi proprietari.

Resto anche convinto che sia beffardo chiamare i pagatori di tasse "contribuenti". Quanto meno sarebbe meglio un più chiaro "contribuenti coatti", anche se questa formula è utilizzata talvolta con riferimento alla procedura di recupero forzoso da parte del fisco nel caso in cui uno si sia sottratto alla "contribuzione". Ma questa è un'altra faccenda.

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