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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Scorie - Leggere per capire, prima di criticare

Come non di rado gli accade, Noah Smith critica la Scuola Austriaca di economia con argomentazioni che possono essere utilizzate solo da una persona che non ha letto neanche una riga scritta da un autore di tale scuola di economia. Smith scrive regolarmente come opinionista su Bloomberg occupandosi per lo più di (macro)economia. E' un grande sostenitore degli studi empirici, ossia dei tentativi di ricavare delle teorie dall'analisi dei dati con modelli più o meno complessi. Pur essendo costretto a riconoscere che l'economia non è come altre scienze, per esempio la fisica, dato che si ha a che fare con i " movimenti dell'intera economia, tutto è in relazione a tutto il resto e la storia accade una volta sola ", Smith nondimeno ritiene che la via da seguire sia quella empirista. A parte poi, quando le correlazioni non gli piacciono, puntualizzare che la correlazione non consente di stabilire un nesso causale. Di recente, Smith ha messo sullo stesso pia

Scorie - Privatizzazioni: stanno lavorando...

La legge di bilancio per il 2019 prevedeva quest'anno 18 miliardi (ossia circa un punto di Pil) di entrate da privatizzazioni. Dopo ormai sette mesi lo stato dell'arte è il seguente: fasi preliminari per dismettere immobili dai quali lo Stato spera di incassare circa un diciottesimo di quella cifra e per il resto il nulla assoluto. Almeno se si vuole parlare di cose concrete, mentre se ci si accontenta del mantra " stiamo lavorando " che ogni esponente del governo utilizza in risposta a chi chiede a che punto sia il dossier delle privatizzazioni (e non solo quello, a dire il vero), allora si può stare tranquilli. Il ministro dell'Economia, bontà sua, ha ammesso: " Non sappiamo se raggiungeremo quella quota", ossia i 18 miliardi. Aggiungendo poi: "Stiamo lavorando, non possono esserci indiscrezioni perché coinvolgono aziende quotate sui mercati ." Senza girarci tanto attorno, l'unico modo per raccogliere quella somma sarebbe cedend

Scorie - Non è mai abbastanza

Il 25 luglio si è tenuta la terzultima riunione del consiglio direttivo della BCE sotto la presidenza di Mario Draghi. A distanza di sette mesi dalla sospensione degli acquisti netti mensili (sono però proseguiti i reinvestimenti di cedole e somme in scadenza), la banca centrale ha lasciato intendere che a settembre potrebbe effettuare un nuovo taglio del tasso sulla deposit facility (oggi già a -0.40%), introducendo però un meccanismo che contenga le penalizzazioni per le banche con riserve in eccesso. Ha inoltre fatto riferimento all'ipotesi si riprendere il quantitative easing. Il tutto era già atteso da operatori di mercato (e sperato da politici) intossicati di liquidità, per i quali la politica monetaria non è mai abbastanza espansiva. Durante la conferenza stampa, un giornalista ha rivolto a Draghi questa domanda: " Se quattro anni di QE e 2,6 trilioni non hanno funzionato e non hanno raggiunto l'obiettivo, in che modo più QE potrebbe essere d'aiuto e

Scorie - Il capolavoro leghista dell'autonomia

Torno sulla questione delle autonomie, che di fatto sembrerebbero non essere tali, almeno a giudicare dallo stato di avanzamento della discussione in merito all'istruzione. Salvatore Giuliano, sottosegretario all'Istruzione del M5S, esprime soddisfazione per come stanno andando le cose, perché " la scuola non va regionalizzata ". Il che rischia concretamente di tradursi in un livellamento verso il basso, dato che per impedire la "regionalizzazione" alle tre regioni che chiedono autonomia, si impedisce loro di migliorare il servizio. Giuliano va fiero del fatto che il personale " rimarrà tutto alle dipendenze del ministero dell'Istruzione e degli uffici scolastici periferici. E tutti saranno accomunati dal medesimo contratto collettivo nazionale del lavoro ." E gioisce anche perché verrebbe proibito " di mettere delle risorse aggiuntive come salario accessorio per incentivare i docenti. Questo avrebbe significato una differenziazi

Scorie - La calda estate del capo politico

Non so se sia il caldo, oppure la posizione di subalternità a Salvini nonostante in parlamento abbia circa il doppio degli eletti, ma Luigi Di Maio sembra in stato confusionale. Per esempio, dopo la (tardiva) adesione del presidente del Consiglio al fronte "Sì TAV", Giggino ha detto: " Non sono d'accordo con il premier Giuseppe Conte quando dice che servono più soldi per non fare la Tav che per farla. " In fin dei conti, in Italia i numeri sono sempre opinabili. Di Maio però ha aggiunto: " In queste ore si sta dicendo che il M5s sta smentendo Conte. Io ho piena fiducia in Conte, ma al tempo stesso il M5s resterà coerente e resterà sempre No Tav. Fermare la Tav è possibile. Basta votare in Parlamento. Noi in Parlamento ci vogliamo andare con la forza della coerenza e del 33% che abbiamo. " In pratica, prima sostiene che Conte non sa fare i conti. Però poi si affretta a ribadire che ha piena fiducia in lui. Logico, no? Poi lo sfogo del capo rim

Scorie - Fratelli statalisti d'Italia

Stando ai sondaggi, in caso di elezioni anticipate potrebbe formarsi una maggioranza tra Lega e Fratelli d'Italia. Il tasso di statalismo non si ridurrebbe di una virgola rispetto alla situazione attuale. Si prenda, per esempio, uno dei cavalli di Battaglia di FdI, ossia la nazionalizzazione della Banca d'Italia, basata sulla tanto reiterata quanto erronea idea che la banca centrale sia oggi governata dalle banche private che detengono buona parte del capitale (assieme ad assicurazioni e fondazioni bancarie). Giorgia Meloni critica il M5S per aver abbandonato il proposito di nazionalizzazione: " Oggi alla Camera è iniziata la discussione generale sulla proposta di legge di Fratelli d'Italia per nazionalizzare la Banca d'Italia. Alla fine i Cinquestelle hanno deciso di votare contro e la relatrice M5S ha chiesto all'Aula di respingere la proposta. Sono ormai lontani i tempi delle battaglie contro la svendita della nostra Banca centrale, lontanissimi qu