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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Scorie - Contro il virus keynesiano non c'è mascherina né vaccino

Con almeno 100 miliardi di deficit aggiuntivo per far fronte alla pandemia già disposti dal Governo e approvati dal Parlamento negli ultimi mesi, che porteranno il deficit attorno a 10.8 punti di Pil secondo le stime (mai pessimiste) del MEF, ci si aspetterebbe quanto meno che coloro i quali da anni stanno lamentandosi di una presunta austerità avessero messo in lockdown queste loro esternazioni. Invece no. Il MEF prevede che il deficit sarà al 7% del Pil nel 2021 e al 4.7% nel 2022, eppure questa sarà austerità, secondo Gustavo Piga. Piga nota che, stando alla NADEF, i trasferimenti a fondo perduto provenienti dal Recovery Fund saranno " pari a 14, 20 e 28 miliardi nel triennio a venire: 0,8%, 1% e 1,5% di Pil circa ". Con grande delusione, nota poi che l'effetto " stimato, ancora per il triennio, di crescita economica in più è pari rispettivamente a 0,3%, 0,4% e 0,8%, con un moltiplicatore della crescita da parte della spesa pubblica inferiore dunque allo 0,5. &quo

Scorie - Avanti con gli ossimori: la soluzione pubblica di mercato

Ogni volta che leggo una dichiarazione di Carla Ruocco nella sua veste di presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle banche cresce la mia convinzione che non abbia capito bene la lezioncina fattale dal consigliere di turno. In alternativa, il consigliere di turno non ha le idee chiare o non padroneggia a sufficienza la materia. Per esempio, in tema di crediti deteriorati, Ruocco sostiene la necessità di " incentivare a livello nazionale, anche attraverso la costituzione di una Bad Bank pubblica e di una fiscalità di scopo, soluzioni di sistema/di mercato volte a favorire la piena cancellazione dai bilanci bancari delle posizioni deteriorate e alle aziende/famiglie, anche attraverso l'erogazione di nuova finanza, il ritorno in bonis delle relative posizioni ."  La costituzione di una bad bank pubblica nella quale far confluire i crediti deteriorati delle banche è un progetto che gli statalisti di ogni parte vagheggiano da anni, e adesso che la disciplina

Scorie - Donazioni (in)volontarie

Sentendo l'urgenza di formulare proposte per rendere più sostenibile il grande e crescente debito pubblico italiano, Paolo Cirino Pomicino (che pure un qualche ruolo nell'accumulazione del debito tre decenni fa lo ebbe) rilancia tre idee: un condono fiscale a saldo e stralcio, uno switch per assicurazioni e fondi pensione tra titoli di Stato e immobili di Stato, nonché donazioni da parte di privati allo Stato, per evitare una imposta patrimoniale. " L'Italia ha il terzo debito più alto al mondo ma ha una ricchezza privata unica al mondo (9.7 trilioni di euro) e peraltro concentrata per il 72% nel 20% della popolazione. E' possibile invitare questa grande ricchezza privata a dare un contributo volontario (sottolineo "volontario"), a fondo perduto tra 30 mila euro e 10 milioni di euro a secondo del reddito delle persone fisiche e del fatturato delle imprese…? Noi pensiamo di sì e stime prudenti parlano di almeno 120 miliardi… Lo Stato potrebbe dare a questi

Scorie - Misure antiprocicliche

Intervistata dal Corriere della Sera, la "tecnica" del M5S Laura Castelli, viceministro dell'Economia, ha affermato: " Dopo anni di misure anticicliche è ora di cambiare rotta. Useremo tutto ciò che serve per far ripartire un Paese che lo merita. " Non voglio qui soffermarmi sulla questione di ciò che meriti il Paese, dato che credo che sia una questione soggettiva e, quindi, individuale. Io, per esempio, sono convinto di non meritarmi di essere governato da Laura Castelli, ma qualcuno potrebbe pensare che io meriti (se possibile) anche di peggio. Ciò che mi interessa è la prima affermazione di Castelli. Ma come: dopo anni a lamentarsi di una politica fiscale sempre ritenuta restrittiva e quindi, in un Paese che non cresce da oltre due decenni, pro ciclica, adesso Castelli dice che erano misure anticicliche? Dato che non bisogna essere presuntuosi, a maggior ragione quando si è al cospetto dell'affermazione di una "esperta" per di più con ruolo vic

Scorie - Sovrane idiozie

Da qualche tempo esiste una proposta, avanzata in primis dal parlamentare di FI Sestino Giacomoni, per istituire un fondo sovrano italiano che, nelle intenzioni del proponente, dovrebbe convogliare la grande quantità di risparmio delle famiglie italiane in investimenti nell'economia reale domestica. Credo non sia di stupore per nessuno che un ruolo centrale dovrebbe essere svolto dall'immancabile Cassa Depositi e Prestiti. Leonardo Becchetti si è occupato dell'argomento sull'Avvenire, affrontando il problema dell'avversione al rischio del risparmiatore italiano medio. Ecco la soluzione: " Il fondo sovrano potrebbe offrire una rendita garantita, ovvero un rendimento definito e stabile (quindi  sobbarcandosi totalmente il rischio) in cambio di un certo grado di illiquidità (ad esempio risparmi non ritirabili prima di 2-3 anni) e di una copertura dei propri costi di assicurazione dal rischio. Combinando il principio di impegno per il Paese con la forte riduzione d

Scorie - Mr Credibilità (nel gioco delle tre carte)

Non è quello giallorosso il primo governo ad annunciare (a più riprese) una complessiva riforma del fisco, a partire dall'imposta sui redditi delle persone fisiche.  Secondo il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, la riforma dell'Irpef " verrà alimentata anche da un fondo in cui confluiranno le maggiori entrate derivanti dal contrasto all'evasione fiscale, che insieme alla digitalizzazione dei pagamenti è una priorità di questo governo ." C'è un problema di credibilità, a mio parere, in quando dichiarato da colui che, ci dicono, abbia restituito credibilità all'Italia in Europa: quel fondo esiste già, ma finora non un solo euro è stato utilizzato secondo la finalità per il quale è stato istituito. Al contrario, quei soldi hanno alimentato la spesa pubblica, ovviamente sempre per questioni della massima priorità e urgenza secondo il parere dei governanti di turno. Un altro problema - dato che solitamente chi parla di riforma fiscale annuncia anche

Scorie - Schema nuovo, vecchia sostanza

In un articolo sul Sole 24 Ore, Stefano Micossi propone, come recita il titolo, "Uno schema nuovo per ridurre gli oneri dei debiti sovrani". In questi casi, di solito può essere almeno in parte nuova la forma, ma la sostanza re distributrice rimane la stessa. Micossi constata che " l'accumulo di nuovi debiti sovrani nell'area dell'euro, in economie che non avevano ancora smaltito gli aumenti della crisi finanziaria, promette guai grossi dopo la fine dell'emergenza pandemica, quando verrà il tempo di riportare quei debiti sotto controllo ." Sarà quindi opportuno pensare fin da ora al da farsi, " per non farci trovare impreparati ." Secondo Micossi, " la questione può essere affrontata utilizzando il merito di credito collettivo dell'eurozona per alleggerire gli oneri dei debiti sovrani dei singoli paesi, allungandone le scadenza fino a rendere quei debiti di fatto irredimibili ." Già da questo si può intuire che di nuovo non c&

Scorie - Il candore di Pedro

Il governo spagnolo ha ribadito in questi giorni che non ha intenzione di chiedere un prestito al MES, e probabilmente anche nell'ambito del Recovery Fund finirà per chiedere  solo la parte consistente in trasferimenti a fondo perduto. Pedro Sanchez, il premier socialista spagnolo, ha sottolineato, con candore da infante, che " a differenza del 2008 la Bce sta comprando il debito pubblico e sta aiutando i governi ." Affermazione che corrisponde in sostanza al vero, dato che la BCE, nell'ambito dei vari programmi di allentamento quantitativo, sta comprando titoli di stato a man bassa, di fatto monetizzandoli ancorché indirettamente, essendo vietata dal Trattato Ue la monetizzazione diretta. Non a caso, ogni volta che è stata rincarata la dose del quantitative easing, la motivazione ufficiale è stata quella di portare la crescita dei prezzi al consumo "al di sotto ma vicino al 2% annuo", che sarebbe l'obiettivo ufficiale della BCE. La stessa presidente Chr

Scorie - Il monumento all'imbecillità

In attesa di un nuovo giro di vite alla libertà individuale da somministrare a mezzo DPCM, il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto la sua pressoché quotidiana apparizione sulle televisioni locali per annunciare, con sguardo feroce, provvedimenti restrittivi per la sua regione. E così, tra chiusura delle scuole e coprifuoco, De Luca se l'è presa pure con Halloween, preannunciando che in quel fine settimana non sarà consentito nessun festeggiamento, con la motivazione che è una " americanata che è monumento all'imbecillità ."  Aggiungendo poi: " Chiuderemo tutto alle 22. Sarà il coprifuoco, non sarà consentita neanche la mobilità. Probabilmente potremo decidere un blocco della mobilità dopo la mezzanotte anche prima di quel weekend. Sentiremo il Viminale, perché se decidiamo una misura del genere occorrono controlli e sanzioni rigorose. Chi diffonde l'epidemia non usando le mascherine deve essere considerato autore di un reato ." D

Scorie - L'autofinanziamento che non ci sarà

Probabilmente essendo convinta di non aver già detto abbastanza sciocchezze su Alitalia, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli continua a inanellare dichiarazioni come questa: " Io credo che se, come mi auguro dopo un approfondito studio, il nostro piano industriale sarà la risposta a quelle che sono le esigenze nazionali e internazionali di una grande compagnia aerea, in una condizione di nuova normalità saprà autofinanziarsi. " In sostanza, in un contesto in cui il trasporto aereo è particolarmente in difficoltà e in cui non è dato sapere in che misura e tempi ci si avvicinerà al traffico precedente la pandemia, secondo De Micheli Alitalia potrebbe perfino tornare a produrre utili e a non pesare sulle tasche dei pagatori di tasse. Si noti che i testé citati pagatori di tasse stanno loro malgrado saldando il conto (miliardario) da decenni, ben prima che il Covid-19 facesse la sua comparsa. Si noti anche che ci saranno pressioni enormi per ridurre il meno possibile il nu

Scorie - Quale prudenza?

Nonostante da più parti, per esempio in Banca d'Italia e all'Ufficio Parlamentare di Bilancio, siano stati manifestati dubbi sull'eccessivo ottimismo che, come sempre, il governo ha espresso nel fare le previsioni sulla crescita del Pil soprattutto negli anni 2022 e 2023, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, nel corso di un'audizione parlamentare sulla NADEF, ha dichiarato che l'effetto delle riforme aggiungerà 2 punti di Pil al 2026, che però " per prudenza " non sono stati inclusi nel quadro previsionale. Ovviamente ognuno è libero di credere a ciò che vuole, ma in questo caso più che la prudenza avrebbe dovuto essere un minimo residuo senso del pudore a sconsigliare di inserire quella previsione. Se in generale le previsioni di tal fatta sono inattendibili, è evidente (o dovrebbe esserlo) che discostarsi in misura significativa, guarda caso al rialzo, rispetto a quanto racconta la storia almeno degli ultimi due decenni non solo non sarebbe s

Scorie - Non vedo pericolo di assembramenti per sottoscrivere quei titoli

Unendo le forze, il già ministro dell'Economia Giovanni Tria e Pasquale Lucio Scandizzo hanno presentato una proposta (neppure originale) per far fronte alla grande crescita del debito pubblico che si registrerà in epoca di pandemia. Tria e Scandizzo ricordano che gran parte delle risorse del Recovery Fund non saranno " un pasto gratis ". Dovrebbe essere scontato, ma in Italia pare non esserlo. I due sottolineano inoltre che il " fatto positivo della riduzione del costo medio del debito è che rende il debito stesso più sostenibile per ciò che riguarda l'onere del servizio, ma non riduce l'esposizione delle finanze pubbliche al rischio del suo rinnovo futuro in condizioni di mercato mutate, cioè in presenza di un rialzo futuro dei tassi di interesse. Vi è quindi uno specifico rischio di "rollover" cioè di capacità di rinnovo del debito a scadenza, se non a condizioni di mercato non sostenibili. Si tratta di un rischio che è tanto maggiore quanto più

Scorie - Parli di Europa e lasci stare i numeri

Ci sono letture che non forniscono mai uno spunto non dico originale, ma per lo meno non banale. Tra i primi posti in questa classifica io metto gli editoriali domenicali di Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore. Il quale solitamente porta la visione maistream sulle faccende europee e sul ruolo dell'Italia in Europa, ma domenica scorsa ha deciso di dedicarsi alle imminenti elezioni presidenziali statunitensi, ovviamente pendendo dalla parte di Joe Biden. O, per meglio dire, schierandosi contro Donald Trump. Secondo Fabbrini la polarizzazione della società americana, che Trump avrebbe incrementato durante il suo mandato presidenziale, è dovuta anche a un aumento della diseguaglianza. Che ha un colpevole dai capelli arancioni. " La defiscalizzazione introdotta da Trump ha a sua volta accentuato la diseguaglianza sociale (secondo l'indice GINI, l'ineguaglianza nel reddito delle famiglie è salita da 0,43 nel 1990 a 0,48 nel 2019), nonostante la crescita dell'occupazione da e

Scorie - Alitalia FallITA

Nel consueto aggiornamento sulle vicissitudini di Alitalia di cui si occupa Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore, il lettore trova finalmente conferma di quanto già poteva sospettare: il continuo rinvio della costituzione della Newco da cui è attesa l'ennesima rinascita della compagnia aerea era dovuta a una questione di litigi in seno alla maggioranza di governo sulla spartizione delle poltrone in Cda. La soluzione è stata questa: aumentare da 7 a 9 il numero dei consiglieri, in modo da accontentare Pd, M5S e Italia Viva (che, a onor del vero, alle urne sembra per lo meno tramortita). Tra i nominati, persone che si mal sopportano a vicenda, il che lascia presagire una certa litigiosità in seno al consiglio. Come scrive Dragoni: " La lite politica sui posti in cda è stata accanita. Si tratta di pedine che non hanno ruoli esecutivi ma Alitalia è sempre un posto di prestigio per chi sta al vertice, mentre è già partita la richiesta di prolungare la cigs per 6.828 dipendenti fino al 23

Scorie - Sanità socialista

Ogni volta che uno legge un articolo di Noah Smith su Bloomberg sa già dal titolo che il contenuto sarà un a proposta di soluzione socialista a un problema che affligge gli Stati Uniti, quanto meno dal punto di vista dell'autore. Occupandosi di sistema sanitario, Smith ne denuncia il malfunzionamento, con elevati costi per individui e imprese, oltre a problemi di accesso a cure decenti per i meno abbienti. Si potrebbero percorrere due vie: la prima è quella di fare uscire del tutto lo Stato dalla gestione della sanità; la seconda è quella di fare entrare del tutto lo Stato nella gestione della sanità, avvicinandosi ai modelli (socialisti) europei. Inutile sottolineare che per Smith sia preferibile la seconda opzione, dato che non ritiene minimamente possibile che un sistema privato, grazie a società di mutuo soccorso e veri e propri enti di beneficenza, potrebbe funzionare bene. Molto meglio, nel dubbio, che lo Stato imponga a tutti quanti ciò che Smith ritiene giusto e funzionale.

Scorie - La rivoluzione (il)liberale

Da quando è crollato il muro di Berlino, in Italia sono diventati quasi tutti liberali, per lo meno a parole. Salvo poi comportarsi da statalisti illiberali una volta al potere, si trattasse di un comune di poche anime o del governo nazionale. Da ultimo, invoca la "rivoluzione liberale" anche Matteo Salvini, che pare stia ascoltando i consigli di Marcello Pera, già presidente del Senato in quota intellettuali prestati a Forza Italia. Salvini arriva quindi a usare lo stesso slogan berlusconiano 25 anni dopo. Quanto a Berlusconi, credo si possa affermare che la rivoluzione liberale non si sia concretizzata nelle diverse occasioni al governo. Lui stesso ha probabilmente profuso più sforzi per una personale rivoluzione libertina, che però non è la stessa cosa.  Salvini si dice quindi convinto della " necessità di una rivoluzione liberale ." Cadendo poi in contraddizione allorquando, parlando di politica estera, a livello europeo (contesto nel quale i liberali veri sono

Scorie - Lo Stato (purtroppo) fa lo Stato

La pandemia ha fornito agli statalisti una finestra temporale – non si sa quanto lunga – da sfruttare per dare libero sfogo alle loro pulsioni. Quando i nodi arriveranno al pettine, saranno problemi di altri. Certamente lo saranno, come sempre, per i pagatori di tasse. Riccardo Fraccaro, sottosegretario pentastellato alla presidenza del Consiglio, espone il pensiero che va per la maggiore nella maggioranza e, purtroppo, anche in buona parte dell'opposizione. " Con la nuova normativa sul Golden power abbiamo voluto evitare che, in una fase economica delicata come quella causata dal Coronavirus, i nostri asset strategici possano essere oggetto di mire ostili. Crediamo che lo Stato debba tornare a fare lo Stato. D'altronde c'è una tendenza a livello globale che vede il ritorno dello Stato a sostegno di determinati settori strategici. L'epoca delle privatizzazioni selvagge è terminata, ed è tempo che il pubblico e il privato lavorino in forma coordinata, con progetti u

Scorie - Prossimità

Con la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, arriva anche una nuova puntata sull'obbligo di uso della mascherina, con sanzioni tra 400 e 1.000 euro per i trasgressori. L'obbligo di utilizzo vale anche all'aperto, " allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi ". Immagino già che sul concetto di "prossimità" ci saranno problemi e discussioni tra zelanti tutori della legge dalla sanzione facile e persone che, loro malgrado, si troveranno a essere sanzionate in casi tutt'altro che chiari. Il tutto anche prescindendo dal merito di questo obbligo. Prossimità significherà "meno di un metro" o qualcos'altro? E come si farà a essere certi delle misure sulle distanze? E siccome chi sta correndo non è tenuto a favorire un autosoffocamento, cosa succederà se incrocerà persone in "prossimità"?  Nel dubbio, l'unica certezza a me pare la mancanza di buon senso. Dicono che questi obblighi siano necess

Scorie - Investimenti (pubblici) miracolosi

Con un articolo dal titolo, "L'Europa superi i pregiudizio sugli investimenti pubblici", il Sole 24 Ore dà conto di un volume, intitolato "A European Public Investment Outlook" e curato da Floriana Cerniglia e Francesco Saraceno, docenti e ricercatori rispettivamente all'Università Cattolica di Milano (Cranec) e a SciencePo di Parigi (Ofce). Secondo i curatori, dopo la sospensione del Patto di stabilità, occorrerebbe superare il " pregiudizio contro gli investimenti pubblici che risale almeno agli anni '80 ma ha caratterizzato specialmente la fase di consolidamento fiscale fra il 2010 e il 2015 ." Quindi avanti con il buon vecchio keynesismo, ma focalizzandosi sugli investimenti pubblici, perché, secondo i curatori, occorre " superare l'approccio squisitamente contabile adottato fin qui dall'Unione europea e definire gli investimenti in termini funzionali, non solo come fattore a sostegno della domanda aggregata a breve termine ma

Scorie - Alitalia: no news, bad news

Come di consueto, Gianni Dragoni tiene informati i lettori del Sole 24 Ore sull'evoluzione (o involuzione) della vicenda Alitalia. Tra newco (l'ennesima) che resta un enigma, nonostante 3 miliardi già stanziati dal Governo, vertici della società annunciati dal presidente del Consiglio via Facebook e mai ufficialmente nominati, piani industriali per cui sono stati assegnati incarichi a consulenti (che, di solito, fanno comunque funzionare un costoso tassametro) ma che non si sono ancora materializzati, la situazione resta in stallo.  Come non ricordare, tra le tante parole al vento uscite dalle bocche dei ministri negli ultimi mesi, quelle di Paola De Micheli, che al Forum Ambrosetti di inizio settembre, affermava che la newco avrebbe dovuto essere operativa a breve (" una questione di qualche giorno ") e che avrebbe prodotto " in 30 giorni un piano industriale ". Il commissario straordinario Giuseppe Leogrande, intanto, mette le mani avanti e prenota 150 mil

Scorie - Autorevolezza o cialtroneria?

Se c'è una costante, qualunque sia la maggioranza di governo, è l'ottimismo delle previsioni che ogni sei mesi sono riportate nel Documento di Economia e Finanza e nella sua nota di aggiornamento, sulla base della quale è poi impostata le legge di bilancio. Roberto Gualtieri, quello che a detta del mainstream ha ridato autorevolezza all'Italia in Europa, non fa ovviamente eccezione. Nell'annunciare che fino al 2023 di iniziare a provare di contenere il deficit non se ne parla neppure, Gualtieri ha però sostenuto che il rapporto tra debito e Pil sarà pari al 158% quest'anno, per poi scendere al 155,6% nel 2021 e planare al 151,5% nel 2023. Spingendosi oltre, Gualtieri ha affermato che il rapporto tra debito e Pil sarà " sotto il 130% alla fine del decennio ". Pur volendo supporre che la previsione di Gualtieri si riveli corretta fino al 2023, il calo del rapporto tra debito e Pil nei successivi sette anni dovrebbe essere superiore a 21,5 punti di Pil. Affin

Scorie - Perseveranza monetaria

Di recente la Federal Reserve ha rivisto la propria strategia, rendendo "flessibile" l'obiettivo relativo all'andamento dei prezzi al consumo, di fatto dando a se stessa la possibilità di perpetuare una politica monetaria espansiva con ancora meno remore di prima. La Bce, a sua volta alle prese con intensi brainstorming volti a rivedere la strategia e gli strumenti da utilizzare, dovrebbe ultimare questo processo il prossimo anno. Secondo la presidentessa, Christine Lagarde, l'attuale obiettivo di una crescita dei prezzi al consumo al di sotto ma vicino "al 2% annuo nel medio termine", stabilito nel 2003, andava bene in " un periodo in cui la Bce stava cercando di affermare la propria credibilità e un'inflazione troppo alta era la principale preoccupazione ". Quindi c'è da aspettarsi che anche a Francoforte, nonostante le resistenze dei banchieri centrali di alcuni Paesi meno propensi a fare andare fuori giri la stampante monetaria, riv