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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Scorie - Anima, cacciavite e sanguisughe

Il Sole 24 Ore ha riportato alcuni passaggi dell'ultima fatica letteraria di Enrico Letta, "Anima e cacciavite". Scrive Letta: "La verità è che per decenni siamo stati abituati a vedere l'Europa come una questione a sé, la cornice tutt'al più, non certo il centro del sistema e il cuore di ogni azione di governo della cosa pubblica. Per superare le perplessità di chi mi ascolta mi servo da qualche tempo del paradigma delle tre «S»: l'Europa della solidarietà, l'Europa della sostenibilità, l'Europa sociale, o meglio della giustizia sociale. Tre sfide e aspirazioni insieme che dovrebbero accomunare tutti gli Stati membri, a partire da quelli, come l'Italia, che per responsabilità proprie o per cause esterne vivono oggi uno stato di maggiore vulnerabilità. La prima sfida è legata a Next Generation Eu: dobbiamo rendere questa iniziativa permanente. La seconda: la sostituzione del vecchio Patto di stabilità con un Patto di sostenibilità in linea con

Scorie - Bananas Italia

Cinquant'anni fa, nel film "Il dittatore dello stato libero di Bananas", Woody Allen fa dire al neo dittatore appena autonominatosi dopo la rivoluzione: " lo sono il vostro nuovo presidente. D'ora in avanti la lingua ufficiale del Bananas sarà lo svedese. Silenzio! A partire da ora tutti i cittadini saranno tenuti a cambiarsi la biancheria ogni trenta minuti. La biancheria sarà portata sugli abiti per poter controllare. Oltre a ciò, tutti i ragazzi sotto il sedicesimo anno di età a partire da ora dovranno dimostrare di avere sedici anni. " Cose chiaramente assurde, che però mi tornano alla mente ogni volta che il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) prende la parola per raccomandare al ministro Roberto (lasciate ogni) Speranza e al governo le misure da prendere per contrastare il Covid-19. Da ultimo, il CTS continua a raccomandare, per esempio, che nelle piscine debba essere " preclusa la fruizione delle docce ". Non mi risulta sia mai stato dimostra

Scorie - Lo stimolo in deficit non è mai abbastanza

Come è noto, da quando è iniziata la diffusione del Covid-19 sono state sospese le regole di finanza pubblica europee. In Italia questo è stato considerato come una benedizione a fare deficit senza limiti. Come era prevedibile, però, è iniziato il dibattito sulla reintroduzione di regole, eventualmente modificate. Le posizioni sono sempre le stesse: da un lato i Paesi con i bilanci meno scassati e con una tradizione di maggiore attenzione a non esagerare con la spesa in deficit, che vedono in un set di regole il modo per contenere l'azzardo morale; dall'altra i fautori di un keynesismo mediterraneo che, al contrario, vede nella spesa in deficit, a seconda dei momenti, il mezzo per tirare l'economia fuori dalle recessioni o per far prendere il volo al Pil, con moltiplicatori tali da fare impallidire la evangelica moltiplicazione dei pani e dei pesci. Superfluo dire quale sia l'orientamento di gran lunga prevalente in Italia. In un articolo dedicato all'argomento, l&#

Scorie - Neanche la sbornia di spesa pubblica americana sarà un pasto gratis

Da quando negli Stati Uniti il "moderato" Joe Biden si è insediato alla presidenza, ogni volta che si discute di manovre di politica fiscale si è passati dalle pur ragguardevoli cifre di centinaia di miliardi alle migliaia di miliardi di dollari. Gran parte in deficit. Il tutto mentre anche alcuni economisti keynesiani, tra cui Summers e Blanchard, ritengono eccessivi gli stimoli fiscali della coppia Biden-Yellen. E in effetti, a forza di espansione fiscale monetizzata dalla banca centrale, i prezzi dei beni reali e finanziari sono già parecchio gonfi, mentre anche sul piano dei prezzi al consumo iniziano a esserci aumenti non irrisori. Che la Federal Reserve continua a ritenere temporanei, per giustificare il mantenimento di politiche molto accomodanti. Capita, però, che i prezzi delle case registrino crescite anno su anno a doppia cifra da diversi mesi e, per tutti coloro che non beneficiano dell'effetto Cantillon, comprare casa sta diventando sempre meno abbordabile. L

Scorie - Chi stabilisce cosa è utile?

Mi è già capitato di imbattermi in articoli su MF a firma di Gianluigi De Marchi, etichettato come consulente finanziario indipendente. De Marchi ha deciso di partecipare al dibattito sulle criptovalute e sulla più nota di esse, ossia Bitcoin. Per farlo, come molti altri, si è cimentato nella distinzione tra prezzo e valore, finendo per scrivere autentiche stupidaggini. Secondo De Marchi, tra i due concetti " esiste una grande differenza. Il valore di un bene è rappresentato dall'utilità che esso genera per chi lo possiede, mentre il prezzo è l'espressione monetaria di un oggetto scambiato fra due parti. Per capire la differenza in concreto, pensiamo che l'aria è un bene preziosissimo (senza saremmo tutti morti) ma ha un prezzo pari a zero, mentre un'opera di Fontana ha un prezzo di milioni di dollari, ma ha un valore pari a zero (è un pezzo di lenzuolo strappato…). Il bitcoin ha un prezzo determinato dall'incontro fra domanda e offerta sulle varie piattaforme

Scorie - Si fa presto ad aumentare la spesa, ma chi paga?

Quando un Paese sudamericano va alle elezioni e svolta a sinistra, Roberto Da Rin ne scrive sul Sole 24 Ore con toni che a me sembrano sempre di malcelata soddisfazione. Questa volta è toccato al Cile, che si appresta a riscrivere la costituzione eredità di Pinochet secondo quattro punti chiave: " il primo è il rafforzamento dello Stato sociale (educazione, salute, previdenza). Il secondo è la trasformazione dell'architettura politica del Paese che oggi è iper-presidenziale con poco peso delle due Camere. In futuro sarà più "parlamentare". Il terzo pilastro riguarda il maggior peso attribuito ai popoli indigeni. E infine il quarto punta all'ambiente, soprattutto sul "capitolo acqua", oggi totalmente privatizzata ." Sarà interessante verificare, negli anni a venire come evolverà la situazione e cosa porterà questa ventata di socialismo. Senza avere pretese di esaustività e limitandomi ai numeri, il punto di partenza vede il Cile avere, a fine 2020,

Scorie - Il tassatore stoppato perfino dal Draghi

Enrico Letta sembra in affanno, nel tentativo di rilanciare il PD e di costruire un cartello elettorale a sinistra in grado di ribaltare i pronostici. Una formazione che dovrebbe comprendere PD, Leu e quello che resta del M5S in versione Conte. Per quanto mi riguarda, qualcosa perfino di peggio dei vari centri-sinistra degli ultimi tre decenni. Una sinistra fatta per lo più di assistenzialismo e tassazione. Ed è probabilmente per solleticare quelli che stanno alla sua sinistra che Letta ha ben pensato di istituire una dote di 10mila euro per i diciottenni appartenenti a non meglio definite "fasce più deboli", da finanziare inasprendo l'imposta di successione, con aliquote fino al 20% a partire da un milione di imponibile. " Si tratta dell'1% della popolazione. L'aliquota per le successioni e le donazioni in Italia è al momento la più bassa d'Europa, al 4%. In Germania è al 30%, in Spagna al 34%, in Gran Bretagna al 40%, in Francia al 45% ." Non solo

Scorie - Pagare per farsi dire come pagare

Come è noto, il fisco italiano non solo è particolarmente esoso, ma pure astruso. Non di rado i testi legislativi sono scatole vuote che poi è l'amministrazione finanziaria a riempire. Le circolari dell'Agenzia delle entrate diventano quindi, spesso, i documenti che danno sostanza ai testi di leggi e decreti che disciplinano la materia fiscale. Ma anche le circolari non chiariscono tutti i dubbi, soprattutto a causa del vizio tipicamente italiano di voler disciplinare minuziosamente ogni singola questione, senza limitarsi a fornire principi applicabili ricorrendo anche al buon senso. Mi rendo peraltro conto che buon senso e tassazione messe assieme formano un ossimoro, in Italia soprattutto. Capita, pertanto, che i pagatori di tasse, tramite i loro consulenti fiscali, rivolgano interpelli all'Agenzia delle entrate, onde cercare di definire ex ante come applicare la normativa a un caso concreto, evitando di essere poi soggetti a contestazioni ex post. Tutto questo ha ovviame

Scorie - Se è considerato buono tutto il debito

Intervistato dal Sole 24 Ore, Paul de Grauwe, professore alla London School of Economics, ha risposto così a una domanda sulla distinzione (che a sud delle Alpi va di gran moda) tra debito buono e debito cattivo introdotta da Mario Draghi prima di diventare presidente del Consiglio in Italia: " È in effetti un problema con una doppia dimensione. Abbiamo il debito che serve per finanziare gli investimenti e che aiuterà a migliorare efficienza e produttività del sistema economico: ciò lo renderà automaticamente sostenibile nel lungo termine. Questo è debito buono, un debito che potrebbe continuare a crescere senza che diventi fonte di preoccupazioni eccessive. Ciò però significa che anche le regole del Fiscal Compact debbano essere riviste perché non sono compatibili con una politica di investimenti pubblici. C'è poi la dimensione del debito cattivo, che sarebbe meglio non emettere: dato l'attuale livello dei tassi, però, anche questo debito non è poi così cattivo …" Co

Scorie - Navigator: tutto come previsto

Non serviva avere doti divinatorie per prevedere quale sarebbe stata l'evoluzione della figura dei "Navigator", introdotti come facilitatori dell'incontro tra l'offerta di lavoro di dei percettori del reddito di cittadinanza e la domanda da parte delle aziende. Quelle persone avrebbero navigato barcamenandosi durante il contratto a tempo determinato con ANPAL, salvo poi cercare di essere stabilizzati o nei centri per l'impiego (dove pure erano presenti fisicamente ancorché dipendenti da un'altra struttura), o in un'altra amministrazione pubblica. In sostanza, avrebbero cercato in primis di trasformare se stessi in dipendenti pubblici a tempo indeterminato, contando anche sul fatto che, giunti in prossimità della scadenza del contratto a termine, una parte più o meno consistente della politica avrebbe preso a cuore le loro sorti. Quanto al favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, si capiva fin dall'inizio che sarebbe stato un flop. U

Scorie - Il neo ambientalista foraggiato dalle tasse altrui

Come molti, credo che Elon Musk, noto soprattutto per essere fondatore di Tesla e SpaceX, sia individuo molto abile. A differenza di molti, ritengo che la sua principale abilità consista nell'essere un consumatore seriale di tasse, per miliardi di dollari. Da ultimo ha fatto notizia per aver twittato che Tesla non accetterà più pagamenti in Bitcoin perché danneggerebbe l'ambiente e che riprenderà ad accettarli "non appena il mining evolverà verso energie più sostenibili". Avendo oltre 50 milioni di followers, qualsiasi cosa cinguetti provoca violente oscillazioni ai prezzi degli asset oggetto dei cinguettii. Alcuni la considerano manipolazione di mercato, ma la questione non mi appassiona. Libero di dire e cinguettare quello che vuole. Ciò non toglie che il signor Musk sia, a mio parere, un grande ipocrita. Lo è perché se davvero fosse sensibile all'ambiente, non avrebbe dovuto accorgersi oggi del fatto che Bitcoin richiede molta energia. Peraltro non tutta deriva

Scorie - Da preferire in versione scrittore (il che è tutto dire)

Intervenendo al "Global health security and its impact on the economy", organizzato da Aspen Institute Italia nel contesto del Think20 in partnership con la Presidenza Italiana del G20 (qualcuno a Roma potrebbe esclamare: esticazzi!), il ministro della Salute Roberto (lasciate ogni) Speranza ha affermato: " Nessuno si salva da solo. Questo ci hanno insegnato i lunghi mesi di pandemia. Servono nuovi modelli di coordinamento e cooperazione internazionale sulle politiche sanitarie. La proposta della Von der Leyen di 'Unione della Salute' va nella direzione giusta ." Speranza era ministro della Salute nel governo Conte 2 ed è stato confermato da Draghi al vertice dello stesso ministero. E' quindi stato ininterrottamente in carica da quando è iniziata la diffusione in Italia del Covid-19. L'Italia, durante la primavera del 2020, fu il Paese Europeo (e non solo) con le statistiche più nefaste dal punto di vista sanitario. Speranza e ampia parte del mondo p

Scorie - Liberalizzazioni socialiste

La nuova parola d'ordine degli autoproclamatisi progressisti pare esser diventata la rimozione dei brevetti relativi ai vaccini anti Covid-19. Dopo che Joe Biden ha rilanciato l'idea, in Italia sono in tanti a essersi accodati. Dal M5S, Luigi Di Maio va al raddoppio: " Il M5s sta facendo una grande battaglia sulla liberalizzazione dei vaccini ma quando avremo liberalizzato i brevetti, e speriamo di farlo in vista del Global Health Summit che ospiteremo a Roma, noi dovremo liberalizzare anche la proprietà intellettuale dei macchinari per produrli altrimenti saremo punto e a capo ."  Premesso che non mi pare che sia appropriato parlare di liberalizzazione, quello della tutela della proprietà intellettuale è indubbiamente un argomento molto dibattuto, anche in ambienti libertari. La faciloneria con la quale si proclama che la soluzione consista nel rimuovere la tutela alla proprietà intellettuale spacciando il tutto per liberalizzazione è però imbarazzante, a mio parere.

Scorie - Demenze sul tetto del mondo

Negli ultimi 15 mesi i provvedimenti discutibili che i governi di tutto il mondo hanno assunto con il pretesto di contrastare la pandemia sono innumerevoli, ma al peggio pare non esserci limite. La Cina, da dove tutto è partito e che si è contraddistinta per i metodi spicci con cui ha trattato le persone per frenare la diffusione del virus (metodi che qualcuno dalle nostre parti avrebbe volentieri imitato), pare sia intenzionata a porre una linea di separazione sulla vetta del monte Everest per evitare il contatto tra alpinisti che arrivano in cima dal versante cinese con quelli, solitamente più numerosi, che arrivano dal versante nepalese. Nelle ultime settimane la nuova ondata che si è registrata in India ha finito per riguardare anche il Nepal, con contagi arrivati fino al campo base dell'Everest. E' tuttavia ridicolo quello che avrebbe intenzione di fare la Cina, per più di un motivo. In primo luogo, non è certo ipotizzabile costruire un muro o qualche altra sorta di barrie

Scorie - Immaginazione o allucinazione?

Non è un mistero che tutti coloro che chiedono di essere votati dagli elettori italiani sognino di poter fare spesa pubblica senza limiti, meglio ancora se potendo porre il conto a carico di pagatori di tasse presenti e futuri di altri Paesi europei. Un atteggiamento che credo abbia rafforzato, unitamente al track record sulla finanza pubblica dei governi di ogni colore,  la diffidenza nei confronti dell'Italia che è ampiamente diffusa a nord delle Alpi. Forse sperando di aprire una breccia nel muro dei Paesi del Nord, Enrico Letta, per esempio, ha dichiarato: " Stamattina il vicecommissario europeo Dombrovskis ha detto che il Pnrr diventerà permanente se sarà utilizzato bene. Questo ci carica di una responsabilità enorme: l'Italia ha un quarto di questi soldi e, con la Spagna siamo alla metà: noi vogliamo che il Next generation Eu diventi permanente, ma per farlo dobbiamo convincere i partner che questi soldi li spendiamo bene. Io dico a Draghi: noi ti sosteniamo e sosten

Scorie - Varianti del virus della spesa in deficit

Non è una novità che uno dei cavalli di battaglia del M5S sia la trasformazione di fatto dei crediti di imposta in moneta fiscale. Il ragionamento è più o meno questo: considerando i vari provvedimenti che generano crediti di imposta per chi effettua determinate spese o investimenti, si potrebbe consentire la libera e totale trasferibilità di tali crediti, in modo tale da consentire a chi ha imponibili fiscali bassi di monetizzare il credito cedendolo a chi può utilizzarlo più velocemente per intero. Ho già avuto modo di osservare in diverse occasioni che questo sistema, a prescindere da cosa si pensi in generale della generazione di crediti di imposta anziché di una riduzione diretta delle tasse, crea in sostanza un aumento del deficit, e quindi del debito, dato che riduce le entrate fiscali senza ridurre la spesa pubblica. Questa, per lo meno è la realtà. La rappresentazione contabile dei fenomeni non sempre rispecchia la realtà, ma pare che la Ragioneria dello Stato abbia sollevato

Scorie - L'ossimoro del private equity garantito

Qualche tempo fa ho letto un trafiletto sul Sole 24 Ore che è emblematico dell'approccio alla finanza di una fetta non piccola di pseudo esperti in Italia. Pare che una non meglio identificata società di consulenza abbia suggerito a Finlombarda, società finanziaria della Regione Lombardia, di istituire " un fondo di private equity da collocare, attraverso le reti bancarie, fra i risparmiatori lombardi con lo scopo di finanziare le piccole e medie imprese della regione ." Come è noto, nell'ultimo anno si è accumulata molta liquidità sui conti correnti. Pare che i lombardi ne abbiano 221 miliardi, che dovrebbero almeno in parte essere utilizzato per finanziare lo sviluppo delle imprese. Obiettivo lodevole. Ma come fare a convincere chi non vuole rischiare a investire in private equity? Semplice: " Ai piccoli investitori che decideranno di aderire verrà garantita la liquidabilità in qualsiasi momento, il rendimento netto maggiore dell'1% annuo e la copertura dei

Scorie - (Non) Podemos

Sul Corriere della Sera del 4 maggio c'era un'intervista a Pablo Iglesias, fondatore del sinistrorso partito spagnolo Podemos. Riporto alcune pillole tratte dalle risposte di Iglesias alle domande dell'intervistatore. "Non siamo più solo una voce critica, ma anche una forza di gestione e governo. Pensiamo a un'alternativa economica per il futuro. Già oggi, noi "rossi" dentro la stanza dei bottoni, abbiamo evitato che mezzo milione di imprese spagnole affogassero durante la pandemia e che 3,5 milioni di lavoratori perdessero il lavoro. Abbiamo costruito uno scudo contro gli sfratti ed evitato il taglio di luce e gas ai morosi. Abbiamo regolamentato lo smart working garantendo orari e la disconnessione digitale. Stiamo ricucendo le tensioni territoriali (l'indipendentismo di Barcellona, ndr ) dando voce a settori imprenditoriali periferici, tradizionalmente esclusi dal palco del Real Madrid allo stadio Bernabeu dove si incontravano politica ed economia

Scorie - La (falsa) sicurezza e i suoi costi

In Italia la legislazione presenta spesso delle palesi assurdità, che costano (tanto) tempo e denaro a individui e imprese. Nel settore della mobilità, si pensi all'obbligo di assicurare i veicoli e non il conducente, come se una stessa persona potesse guidare contemporaneamente più mezzi di trasporto. Sbaglierebbero, però, coloro che vedono nel "più Europa" la soluzione ai problemi italici. Una sentenza della Corte Ue del 29 aprile ha infatti stabilito che ogni veicolo immatricolato vada obbligatoriamente assicurato con polizza rc auto, anche qualora sia tenuto fermo in area privata. Secondo la Corte Ue, " quando il veicolo...è immatricolato in uno Stato membro, qualora...non sia stato regolarmente ritirato dalla circolazione conformemente alla normativa nazionale applicabile " deve essere assicurato, anche se non funzionante e quindi inidoneo a circolare. A questo punto non mi stupirei se la prassi concessa dalle compagnie di assicurazione di sospendere la cop

Scorie - Lo Stato (de)moralizzatore

Sono in tanti, in questi mesi, a dedicare le loro riflessioni al maggiore ruolo dello Stato in tempo di pandemia. Tra costoro Franco Gallo, secondo il quale " il richiamo all'impulso morale e alla tensione etica dovrebbe essere messo al primo posto nella lotta alle disuguaglianze e dovrebbe tornare a essere considerato un fattore irrinunciabile del progresso sociale e del vivere civile ." Lotta alle disuguaglianze che dovrebbe essere, secondo Gallo, la missione dello Stato. Gallo aggiunge che " in momenti drammatici come quelli che stiamo vivendo, le disuguaglianze potrebbero generare uno spaesamento dell'etica collettiva e un allentamento dei legami sociali. Potrebbero generare autoritarismo e deferenza e, soprattutto, sospetti: il sospetto che i più ricchi, i più raccomandati e i più furbi finiscano per ottenere vantaggi più grandi senza contribuire alla crescita (come nei recenti "incidenti" sulle priorità nella vaccinazione). Il che rende sempre più

Scorie - Viva la concorrenza, purché riguardi gli altri

L'Italia è un Paese in cui una buona fetta di popolazione passò dall'essere fascista ad antifascista (magari comunista) a regime caduto e che sull'antifascismo ha fondato il compromesso, essenzialmente tra democristiani e comunisti, sulla cui base è stata scritta la Costituzione e si è sviluppata la Repubblica. Eppure ci sono cose del ventennio che sono rimaste pressoché intatte, tra cui lo statalismo e il corporativismo. Di qui la proliferazione e il perpetuarsi, per esempio, degli albi professionali, la cui funzione principale è ormai quella di fare lobby per cercare di difendere il proprio orto dalla concorrenza. Ovviamente il tutto in nome della garanzia sulla qualità delle prestazioni professionali a miglior tutela dei clienti. Non mi ha stupito, pertanto, l'ennesima denuncia arrivata dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), secondo cui dal monitoraggio svolto dalla Fondazione nazionale dei commercialisti, sta emergend