Scorie - Il BLS a corto di amanuensi?
Pur da critico di gran parte delle iniziative di politica economica sin qui assunte dall'amministrazione Trump, trovo abbastanza divertente leggere le analisi da parte di commentatori per lo più simpatizzanti dei democratici.
I quali da un lato notano che i tagli di spesa effettivamente realizzati per opera del DOGE del dimissionario Elon Musk sono peanuts (ed effettivamente rispetto ai proclami iniziali lo sono), mentre dall'altro paventano il blocco di determinate attività a causa della carenza di personale in varie strutture pubbliche.
Da ultimo è stato il turno del Beaureau of Labor Statistics, il quale ha comunicato che, a causa del blocco delle assunzioni e per via delle uscite di personale degli ultimi mesi, ha dovuto effettuare in modo un po' raffazzonato, per così dire, le rilevazioni relative al dato sull'andamento dei prezzi al consumo in aprile.
Subito è scattato l'allarme, perché questo renderebbe i dati meno affidabili e rischierebbe di privare la Federal Reserve di informazioni essenziali per la conduzione delle politica monetaria.
Non voglio sminuire la questione, ma i toni allarmistici che ho letto da più parti, per esempio in un commento di Jonathan Levin su Bloomberg, mi lasciano basito.
"Aneddoti emergenti suggeriscono che l'approccio aggressivo di Musk e Trump al delicato apparato del governo statunitense potrebbe portare in alcuni casi a una riduzione della sicurezza pubblica; ostacolare la nostra capacità di prevedere il meteo; e forse persino rendere il governo meno efficace nella riscossione delle tasse. Questo non mi sembra efficienza, né lo è qualsiasi sforzo che impedisca alla Federal Reserve di calibrare con precisione l'equilibrio tra i rischi per l'inflazione e il mercato del lavoro, in conformità con il suo mandato. I dati sull'inflazione sono un altro ambito in cui non si dovrebbe mai ridurre al minimo il personale. Il costo marginale di un impiegato per la raccolta dati è irrisorio rispetto al costo di un errore della banca centrale, o al prezzo della perdita di fiducia del pubblico. Si spera che il governo ponga rimedio a questa situazione prima che causi danni gravi."
Posto che la logica sottostante questi commenti sembra essere, con riferimento al numero delle persone impiegate in queste strutture, "più ce n'è, meglio è", ci si dovrebbe chiedere se nel 2025, quando tutto è online e tutti si riempiono la bocca di intelligenza artificiale e automazioni assortite, questa raccolta dati debba essere fatta da persone che telefonano ai negozianti e riempiono a mano dei fogli excel (ma viene il dubbio che potrebbero farlo usando fogli di carta). Quale struttura privata raccoglierebbe le informazioni in questo modo al giorno d'oggi?
Ripeto, non voglio sminuire la questione, ma se le statistiche della prima potenza mondiale dipendono da questi amanuensi del ventunesimo secolo, beh, sarebbe questo secondo me il vero motivo di preoccupazione.
Commenti
Posta un commento