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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Scorie - Liberà ovina (ma seria)

Nei giorni scorsi gran parte dei mezzi di informazione, degli esponenti politici e degli opinionisti assortiti ha avuto un sussulto patriottico quando il presidente della Repubblica, in replica (ancorché indiretta) al primo ministro britannico Boris Johnson, ha affermato: " Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà ." Non intendo fare l'avvocato difensore di Johnson, ma ecco, nello specifico, cosa ha affermato durante un question time in cui un esponente dell'opposizione gli chiedeva conto di come mai in Italia e Germania la diffusione del Covid-19 fosse maggiormente sotto controllo: " C'è un'importante differenza fra il nostro Paese e molti altri nel mondo poiché il nostro è un Paese che ama da sempre la libertà. Se guardiamo alla storia degli ultimi 300 anni, ogni avanzamento, dalla libertà di parola alla democrazia, è venuto virtualmente da questo Paese. E' quindi molto difficile chiedere al popolo britannico di obbed

Scorie - La soglia della sanità

Reduce, assieme ai suoi colleghi pentastellati, da una vittoria referendaria accompagnata da un crollo nelle elezioni per regioni e comuni, Luigi Di Maio prepara il terreno per il futuro, dicendosi favorevole a una legge elettorale proporzionale con soglia di sbarramento al 3%. Fino a qualche tempo fa in molti si dicevano propensi a introdurre una soglia al 5%, poi i risultati elettorali suppongo abbiano consigliato di limare quel numero. Da questo punto di vista, Di Maio e Renzi sembrano ultimamente in perfetta sintonia. Secondo Di Maio, quella del 3% è " una soglia sana ." Ovviamente si tratta di intendersi su quale tipo di sanità si stia prendendo in considerazione. Credo si tratti di quella che coincide con la propria sopravvivenza politica, per la quale potrebbe non essere sufficiente l'abolizione del limite al numero di mandati che originariamente avevano previsto questi cittadini prestati (il più a lungo possibile) alla politica. Considerazione che mi viene da fare

Scorie - Lo Stato levatore (di risorse altrui)

Leonardo Becchetti, direttore del Festival Nazionale dell'Economia Civile e cofondatore di NeXt Nuova Economia per Tutti, sostiene che l'uomo " prima che essere massimizzatore di utilità è un cercatore di senso e – sotto sotto, nonostante ostacoli e resistenze delle strutture esistenti – ne cerca di più ." Se la massimizzazione di utilità è intesa in senso maistream, dando cioè un connotato oggettivo (e numerico) all'utilità stessa, la premessa di Becchetti può essere condivisa. In fin dei conti " cercare un senso " non è altro che massimizzare l'utilità soggettiva, o quel profitto psichico a cui faceva riferimento Murray Rothbard, espandendo i concetti già sviluppati da Ludwig von Mises. Becchetti però aggiunge questo passaggio: " Nell'economia lo Stato è levatore delle energie della società civile, enzima e catalizzatore piuttosto che assente o imprenditore in proprio. Investe nei beni pubblici fondamentali per la qualità del nostro vivere

Scorie - L'effetto inevitabile del reddito di cittadinanza

Quando fu introdotto il Reddito di cittadinanza, fu abbastanza chiaro che, pur prescindendo dall'essere contrari in linea di principio, il livello dell'assegno, soprattutto per i single, era tale da incentivare la permanenza nello status ufficiale di disoccupato, lasciando poi ai volenterosi l'opzione di lavorare mediante accordi informali. A maggior ragione in quelle zone in cui era prevedibile che l'efficacia dei centri per l'impiego e dei "Navigator" sarebbe stata perfino inferiore alla già non esaltante media nazionale, ossia nelle regioni meridionali. Quelli che vogliono usare un gergo tecnico possono dire che il Reddito di cittadinanza ha alzato il salario di riserva.  Non deve quindi stupire che in Sicilia molti imprenditori non trovino persone disposte a lavorare, se non in modo informale. Certamente si tratta per lo più di lavori temporanei, stagionali e dalle retribuzioni basse, ma il pagatore di tasse non può gioire avendo conferma che la rispos

Scorie - Terzietà solo formale

Antonio Leone, presidente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, l'organo di autogoverno dei giudici in materie fiscali, ritiene che " la giurisdizione tributaria dovrebbe ricadere sotto l'amministrazione diretta della presidenza del Consiglio dei ministri. " La giustizia tributarie, infatti, è amministrata dal Ministero dell'economia e delle finanze, che è lo stesso ente che tassa gli italiani ed è parte in causa nel contenzioso, tramite l'Agenzia delle entrate. Secondo Leone, c'è " un problema di "immagine": adesso il ministero dell'Economia è contemporaneamente "ente" erogatore degli stipendi dei giudici tributari e parte del processo tributario con l'agenzia delle Entrate. Ciò appanna inevitabilmente, quantomeno nell'apparenza, il principio costituzionale di terzietà del giudice ." Leone può avere ragione dal punto di vista formale, ma, se si guarda alla sostanza, anche se i giudici tributari f

Scorie - Serenità e certezze (di perdere altri soldi)

Sempre più al centro degli interessi della politica, ora la Banca Popolare di Bari finisce ufficialmente nel mirino della Regione Puglia, che si candida a diventarne azionista di minoranza. Nonostante lo scetticismo (basato sule esperienze storiche) manifestato dal Governatore della Banca d'Italia nei giorni scorsi in merito agli interventi pubblici nelle gestioni bancarie, che nelle parole di Ignazio Visco sono stati non di rado caratterizzati da " gravi inefficienze nei processi di allocazione delle risorse ", il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, pochi giorni prima di essere rieletto ha espresso la volontà di entrare nel capitale della Banca Popolare di Bari, già oggetto di salvataggio a carico del sistema bancario e controllata dallo Stato mediante MCC. " La Regione chiede di entrare nel capitale della Banca Popolare di Bari con una propria quota rilevante per potere dare serenità e certezze agli imprenditori, pugliesi e italiani, che intendono la

Scorie - Disegnatori di cronoprogrammi

Di recente, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola de Micheli, ha affermato: " Stiamo disegnando l'Italia del futuro, il Paese tra 10 anni, mettendo insieme le risorse Ue e quelle nazionali. Per avere un Paese sostenibile, che punta a fare crescere gli investimenti, il Sud, la dotazione delle infrastrutture. Un Paese nel quale l'80% dei cittadini deve stare a meno di un'ora da una grande infrastruttura di mobilità, nel quale la sicurezza e la manutenzione delle reti stradali e ferroviarie deve essere prioritaria e il gap sul fronte delle opere, piccole e grandi, tra Nord e Sud deve essere colmato ."  Si riferiva al piano da presentare per ottenere i quattrini dal Recovery Fund. Comprensibilmente, chi la intervistava ha chiesto di fornire tempi e cifre. Ecco la risposta: " In questo primo anno di governo abbiamo già sbloccato 15 miliardi di opere e contributi agli enti locali, cambiato passo, dimostrato con la costruzione del Ponte di Genova e

Scorie - Investimenti sindacali

Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, è presente almeno una volta a settimana su più di un giornale con interviste in cui ribadisce le ricette del suo sindacato per fare andare meglio le cose. Colto dalla sindrome di Gino Bartali, Landini ha affermato: " Prima della pandemia, la situazione del Paese era già grave. Il Covid ha fatto emergere, e accelerato, le diseguaglianze e l'impoverimento del sistema industriale che veniva tenuto nascosto. Mettiamocelo bene in testa, bisogna cambiare tutto! Serve un nuovo modello di sviluppo economico che faccia i conti con la sostenibilità ambientale, una sanità da ripensare in cui la spesa non sia un costo ma un investimento, una nuova era tecnologica. Siamo a un bivio, e non dico che il cammino sarà facile,eppure non possiamo tornare al punto di partenza. È il tempo della presa di responsabilità di governo e parti sociali. È il tempo del confronto e della progettazione, del lavoro stabile, di qualità e non precario ."  Ov

Scorie - Attenti al debito buono

Di tanto in tanto Paolo Savona esprime la sua opinione sul debito pubblico italiano. In un breve articolo ospitato contemporaneamente sul Sole 24 Ore e MF, Savona esordisce così: " La gran parte degli economisti italiani, dopo aver assecondato la crescita del debito pubblico italiano a cominciare dalla crisi petrolifera di inizio anni 1970, concordano ora che aumentare l'indebitamento in una situazione come quella che viviamo è pericoloso, ma anche necessario per evitare il peggio e non solo per il debito già in circolazione ." Quando afferma che la gran parte degli economisti italiani ha assecondato la crescita del debito pubblico, credo che Savona abbia ragione. Quello prevalente in Italia è infatti una forma di keynesismo perfino più discutibile dell'originale. Prosegue Savona: " Ciò che non convince di questa tardiva conversione è la motivazione: dicono infatti che il debito va rimborsato. La storia economica insegna che questa preoccupazione non ha fondament

Scorie - Il vero volto delle Semplificazioni (2)

Qualche giorno fa mi sono soffermato sulla norma inserita nel decreto Semplificazioni che consente agli enti locali di avere meno vincoli nell'utilizzo di ZTL e autovelox. Leggendo il Messaggero ho appreso di un altro provvedimento inserito nello stesso decreto, che ha un potenziale dannoso ancora superiore per gli individui. Si tratta della possibilità, concessa sempre agli enti locali, di accedere all'archivio dei rapporti finanziari, ossia il grande database presso l'Agenzia delle entrate alimentato da banche e altri intermediari finanziari, contenente dati anagrafici, saldi e movimentazione di tutti i rapporti dei loro clienti. La norma è destinata a "semplificare" l'attività di recupero dei crediti che gli enti locali ritengono di vantare nei confronti dei cittadini e ovviamente a ridurre ulteriormente le già deboli difese che costoro hanno nei confronti dello Stato e delle sue varie articolazioni. Sarà forse sempre in nome della "semplificazione&quo

Scorie - Asset strategici

Carla Ruocco, parlamentare del M5S a cui è stata affidata la presidenza della commissione bicamerale sulle banche, ha di recente stigmatizzato la remunerazione dell'amministratore delegato di Borsa italiana, a oggi ancora appartenente al gruppo London Stock Exchange. Questo l'argomento usato da Ruocco: " Parlando più in generale di remunerazioni, vorrei sottolineare che il sistema finanziario è globale, complesso e in continua evoluzione e richiede ai vari player per essere competitivi di attrarre risorse umane competenti, produttive e internazionalizzate. Anche la letteratura economica dimostra che gli aspetti retributivi impattano in maniera significativa sul reclutamento di manager altamente qualificati. Ciò detto, un conto sono le remunerazioni attrattive, altro sono le remunerazioni eccessive ." In sostanza, prima dice che in un mercato globale occorre pagare bene per attrarre risorse competenti, salvo poi concludere che " un conto sono le remunerazioni attr

Scorie - Venditori di balsamo di tigre a Cernobbio

Se c'è qualcosa di cui non sono carenti gran parte di coloro che chiedono il voto agli italiani, è il tasso di statalismo. In questo l'attuale maggioranza, sfruttando l'allentamento dei vincoli europei sui conti pubblici dovuti alla pandemia, sta comportandosi come una persona bulimica che ha accesso a un frigorifero pieno dopo essere stata impossibilitata per qualche tempo a darsi agli eccessi. Intervenuto al Forum Ambrosetti di Cernobbio, il ministro Stefano Patuanelli ha affermato che " lo Stato non fa l'imprenditore ", però " non può essere solo arbitro ". Posto che esiste una sia pur piccola minoranza di persone che credono fermamente che lo Stato non dovrebbe neppure fare l'arbitro, cosa ha in mente Patuanelli?  A suo parere, " le grandi trasformazioni degli assetti produttivi devono essere indirizzate da una grande governance pubblica che dia le linee di indirizzo ." In sostanza, lo Stato deve dirigere l'orchestra.  Emblemati

Scorie - Lo Stato nel pallone

Nell'ambito della nuova ondata di statalismo covidiano, leggo su MF che alcuni parlamentari starebbero per proporre un'interrogazione a Giuseppe Conte e ai ministri Spadafora (Sport) e Gualtieri (Economia) per chiedere l'estensione del golden power ai diritti TV della Serie A. Il motivo è che un gruppo di fondi di private equity (detti "speculativi" dagli interpellanti) sarebbe interessato ad acquisire il 10% della società che gestisce i diritti TV del campionato italiano di calcio. Il che rappresenterebbe una " minaccia agli interessi nazionali ". Ora, che il calcio sia lo sport più seguito in Italia non ci sono dubbi, ma arrivare a invocare l'utilizzo del golden power sui diritti TV può essere frutto solo di una profonda patologia statalista, tra l'altro rigorosamente bipartisan, dato che l'interrogazione è presentata congiuntamente da parlamentari di maggioranza e opposizione. A conferma, l'ennesima, che l'elettore che non decida p

Scorie - Il vero volto delle Semplificazioni

Uno degli ultimi decreti emanati dal Governo in tempi di Covid-19 è stato denominato "Semplificazioni". Anche chi non sia un fervente antistatalista dovrebbe avere qualche perplessità quando chi è specializzato in complicazioni invoca il perseguimento del contrario mediante un decreto zeppo di commi e rimandi ad altri provvedimenti legislativi. Ma l'oso della neolingua negli ultimi tempi farebbe impallidire Orwell, quindi c'è poco da stupirsi. Effettivamente, però, pare che qualcosa sia semplificato dal decreto, ma non riguarda i pagatori di tasse, bensì i comuni, notoriamente assetati di soldi da estrarre il più possibile mediante multe (per lo più) agli automobilisti. Ecco, quindi, che un articolo di Maurizio Caprino sul Sole 24 Ore evidenzia un aspetto del decreto che nessuno nella maggioranza di governo ha sventolato a favor di taccuini e telecamere. " Nella conversione in legge del decreto Semplificazioni (Dl 76/2020) spunta ciò che non si riusciva a fare da

Scorie - Comunisti a cinque stelle

Covid o non Covid, non sia mai che per un anno salti la festa nazionale dell'Unità. E così ecco il consueto susseguirsi di interventi di protagonisti più o molto più sinistrorsi della politica italiana, intervistati dal direttore di giornale di turno. Questa volta a Modena è stato Maurizio Molinari, da poco direttore di Repubblica, a intervistare il presidente della Camera Roberto Fico. Il quale, ribadendo che servono più Stato e più politica, ha affermato tra le tante altro cose stataliste: " Lo Stato deve intervenire dove ci sono beni pubblici essenziali. E per poterlo fare la politica deve essere autorevole. E deve esserci più politica, altrimenti l'interesse sarà sempre solo di una parte, quella dei proprietari ." Fico, che nella sostanza, pur indossando panni pentastellati, parla con le stesse formule dei comunisti, evidentemente identifica i proprietari con coloro che sono titolari di grandi (dove la grandezza è stabilita in modo soggettivo) proprietà. Il che no

Scorie - Quale gestione privata?

In un articolo in cui addita i danni prodotti dalle privatizzazioni degli anni Novanta, Paolo Cirino Pomicino arriva a scrivere, sull'oggi, che "il Tesoro rientra in MPS distrutto dalla gestione privata ." Si può certamente discutere delle privatizzazioni di due decenni fa, operazioni peraltro poste in essere dai governi dell'epoca non perché convinti della necessità di ridurre la presenza dello Stato in quelle società, bensì per cercare di fare cassa ed evitare il default, dato che il debito pubblico accumulato nei decenni precedenti aveva finito per esplodere in rapporto al Pil, passando dal 57% di inizio anni Ottanta al 120% del 1994. E' appena il caso di ricordare che questo signore è stato parlamentare per sei legislature e a cavallo tra gli anni Ottanta e inizio anni Novanta fu ministro, anche del bilancio. Giusto per chiarire che non è del tutto estraneo a quello che è successo all'evoluzione del debito pubblico. Tutto ciò detto, il Monte dei Paschi di

Scorie - La (non) riduzione delle tasse

Da giorni Roberto Gualtieri, ministro dell'Economia, va ripetendo che nel terzo trimestre il Pil rimbalzerà fortemente. In attesa di verificare se l'ottimismo del ministro è giustificato o meno (peraltro non si è mai visto un ministro peccare di eccessivo pessimismo), avanti con l'ennesimo rilancio della riforma fiscale: " La riforma fiscale ha due grandi pilastri. Primo, proseguire sulla strada del cuneo fiscale riducendo l'Irpef sul lavoro per aumentare salari e stipendi e ridurre il costo del lavoro. Secondo, sostenere l'assegno unico che è lo strumento più potente per aiutare la genitorialità e la famiglia ." Come finanziare la riduzione del cuneo e l'assegno unico? Secondo Gualtieri, " con la riduzione delle tax expenditures e il contrasto all'evasione fiscale. C'è molto spazio ." Anche qui nulla di nuovo. L'importante sarebbe chiamare le cose con il loro nome. Se la riduzione del cuneo è finanziata con la riduzione delle tax

Scorie - Il mondo sottosopra (quasi) ministro

Intervistato dalla Stampa, Andrea Roventini, economista vicino al M5S che avrebbe dovuto diventare ministro dell'Economia in un ipotetico governo tutto pentastellato, ha risposto così a una domanda sul problema della produttività in Italia: " È vero, la struttura produttiva si è adagiata nella stagnazione. Ma molte imprese zombie sono sopravvissute per ragioni diverse da quelle che pensa. La mia convinzione è che abbiano contribuito la flessibilità del lavoro, la riduzione dei salari, misure di forfait fiscale. Più aiuti le imprese con questi strumenti, minore è la propensione a innovare ." In sostanza, fare impresa in Italia sembrerebbe diventato troppo facile, grazie a flessibilità del lavoro e aiuti fiscali. Con buona pace delle lamentele di chi deve avere a che fare con la legislazione domestica in queste materie. Ora, sarebbe da capire come mai, se le cose stanno come sostiene Roventini, non ci sia la fila di imprese estere per venire ad aprire stabilimenti in Italia

Scorie - Tutti a scuola (forse)

Come è noto, l'Italia è stata la prima a chiudere le scuole a livello europeo e sarà l'ultima a riaprirle. Uno si aspetterebbe che, con tutto il tempo a disposizione per programmare la riapertura, a poche settimane dalla stessa fosse tutto sostanzialmente pronto. Ovviamente non è così. Tra presidi preoccupati di scansare ogni responsabilità civile e penale, banchi che probabilmente non arriveranno in tempo (anche perché ordinati tardi), discussioni infinite sull'obbligatorietà della mascherina per alunni e docenti, la cosa più allucinante mi è parsa quella che riporto da un articolo del Sole 24 Ore: " Il tema è delicato. E non a caso le prime indicazioni sanitarie su comportarsi in caso di contagi nelle scuole, che dovevano arrivare ieri, sono slittate, probabilmente, a oggi. Il punto di mediazione, politica, è che la scuola si chiude solo in caso di contagi estesi; altrimenti vanno in quarantena studenti e professori della classe. Ma qui sorge una complicazione giurid

Scorie - La legge di Gresham delle teorie monetarie

Al tradizionale simposio che ogni fine agosto si tiene a Jackson Hole (quest'anno con interventi a distanza per via del Covid-19), Jerome Powel, presidente della Federal Reserve, ha annunciato il cambio di strategia risultante dalla revisione che ha impegnato per mesi una quantità considerevole di persone piene di titoli di studio. In sintesi, la Fed non darà più alcuna importanza alla curva di Phillips (che prevede un trade-off tra occupazione e inflazione dei prezzi al consumo, concetto peraltro già demolito da Murray Rothnbard e altri economisti di scuola austriaca decenni orsono) e neppure si curerà di mantenere la crescita dei prezzi al consumo non oltre il 2% annuo. D'ora in avanti valuterà quest'ultimo obiettivo in un non ancora meglio precisato medio termine (5 anni?), in sostanza tollerando (o forse perseguendo) una crescita dei prezzi al consumo anche superiore al 2% purché la media di medio termine rimanga al 2%. Tra i tanti che hanno commentato la presunta svolt