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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

Scorie - Il piano non credibile

Dei tre miliardi stanziati (in deficit) dal governo Conte 2 per la nuova Alitalia, dopo una lunga trattativa la Commissione europea ha autorizzato il Tesoro a utilizzarne 1,35. Subito è stato deliberato un aumento di capitale di 700 milioni, oltre la metà del plafond autorizzato. La preoccupazione trasversale nel Parlamento, però, non riguarda le prospettive industriali della compagnia, bensì il dimensionamento dell'organico. Partendo con 52 aerei, circa la metà di quelli della vecchia Alitalia, la nuova compagnia avrà 2800 dipendenti, il che genererà circa 7000 esuberi. Suppongo sia questo il motivo fondamentale che ha spinto Stefano Fassina di LeU (ma il tenore dei commenti è più o meno lo stesso anche da parte degli esponenti degli altri partiti) ad affermare che " il piano industriale non è credibile ". In effetti il comparto ha problemi significativi, non solo in Italia. A sud delle Alpi, però, le cose andavano male anche prima del Covid. Il che può fare sorgere dubb

Scorie - Lampadine bruciate

Adair Turner, già presidente dell'autorità di controllo sui mercati finanziari britannica, è oggi in prima linea per imporre dall'alto la rivoluzione verde in qualità di presidente della Commissione per la transizione energetica, che punta all'obiettivo di zero emissioni entro il 2050. A suo parere, non si può lasciare il mercato agire liberamente in certi casi. Quello in questione sarebbe uno di quelli.  " Prendiamo il caso del cittadino comune posto di fronte alla scelta tra acquistare una lampadina a incandescenza o una a risparmio energetico. Non possiamo pretendere che questo signore la sera si sieda al tavolo e calcoli il valore attuale netto delle due opzioni. I policymaker devono fissare una data oltre la quale le lampadine a incandescenza non si vendono più, punto ." Sarebbe interessante capire come reagirebbe Lord Turner nel caso in cui lui non fosse tra coloro che ispirano le decisioni calate sulla testa altrui o, peggio, se qualcuno calasse sulla sua t

Scorie - Bonus = tasse altrui

Pochi giorni fa ho commentato la proposta di Giuseppe Vegas di istituire un'imposta addizionale del 5% sui redditi di coloro che non si vaccinano contro il Covid-19. Non sono mancate controproposte. Per esempio, il deputato di FI Sestino Giacomoni ribalta la questione e propone un premio ai giovani che si vaccinano. Nello specifico, " un incentivo fiscale fino a 1.000 euro per chi conclude il ciclo vaccinale, legando il bonus vacanze, che già esiste, non tanto e non solo al reddito, ma al completamento delle due dosi di vaccino. Quindi nessun bonus vacanze a chi non si è vaccinato e raddoppio del bonus fino a 1.000 euro per andare in vacanza in Italia, destinato ai giovani, sotto i 30 anni, che hanno completato il ciclo vaccinale, dimostrando senso civico, rispetto ed amore per la nostra comunità ." Anche Giacomoni sostiene trattarsi di proposta liberale., soprattutto perché incentiva e non tassa. In realtà ogni incentivo fornito a qualcuno deve essere pagato da qualcun a

Scorie - Un parlamento mondiale? No, grazie

Ho letto la recensione a un libro dal titolo "Parlamento mondiale. Perché l'umanità sopravviva". Secondo gli autori (si tratta di un libro composto da diversi saggi), ciò che riguarda tutti deve essere deciso da tutti. La soluzione, quindi, sarebbe passare da parlamenti nazionali a un unico parlamento globale. Il tutto basato sulla democrazia. Tra gli autori, l'ex leader di Democrazia proletaria, Mario Capanna, che ritiene che l'ONU abbia deluso le aspettative. Già questa osservazione, che ritengo condivisibile, dovrebbe indurre a imboccare una direzione opposta a quella di istituire un parlamento mondiale. Che, pare di capire, dovrebbe essere composto da mille parlamentari, uno ogni sette milioni di abitanti del pianeta (stando ai numeri attuali).  Secondo Capanna, chi rifiuta la proposta " ha il dovere di proporre un'alternativa ". Come argomentazione a sostegno di una tesi non mi pare molto forte. Pare che non si abbia molto di convincente da dire

Scorie - La via fiscale alla vaccinazione obbligatoria

Come era ampiamente prevedibile, sul tema della vaccinazione anti Covid-19 sta crescendo la compagine di coloro che vorrebbero l'imposizione di un obbligo generalizzato. Altri sarebbero invece per l'utilizzo delle cosiddette "spinte gentili", che al lato pratico finirebbero per consentire di accedere a determinate manifestazioni solo i possessori del green pass. Non poteva mancare, poi, la proposta dell'utilizzo della leva fiscale per spingere tutti quanti a vaccinarsi. Lo ha fatto, per esempio, Giuseppe Vegas, che pure si dice liberale. " L'introduzione di una tassa specifica orientata a ottenere un buon comportamento da parte dei consociati potrebbe essere funzionale alla bisogna. D'altra parte, ogni cittadino vi si potrebbe tranquillamente sottrarre, solo compiendo un atto, la vaccinazione, i cui effetti indiretti ma non banali sono quelli di agevolare il contenimento della spesa pubblica generale e ragionevolmente incentivare la crescita economica

Scorie - Non basta il Bignami delle leggi

Secondo Devis Dori di LeU e Stefano Ceccanti del PD servirebbe introdurre una " nota illustrativa – che può assumere varie forme – del contenuto delle nuove leggi pubblicate sulla "Gazzetta ufficiale" ." I due parlamentari hanno pertanto presentato una proposta di legge al riguardo. Siccome l'articolo 54 della Costituzione, ricordano i due, "sancisce il dovere per tutti i cittadini di rispettare le leggi", occorre che "il cittadino sia messo nelle condizioni di poter rispettare la legge ." Evidentemente la mera pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale non è sufficiente. Quindi sarebbe opportuno " fornire ai cittadini strumenti di facile lettura attraverso cui, senza tecnicismi giuridici, comprendere il contenuto delle leggi in modo chiaro e immediato ." Il tutto perché vi è " una piena democrazia solo laddove il cittadino è in grado di controllare l'operato del legislatore, comprendendo esattamente il contenuto dei suoi atti

Scorie - Solite variazioni sul tema della mutualizzazione

Che le misure poste in essere dai governi europei per far fronte alla pandemia abbiano generato un incremento significativo dei debiti pubblici è noto. Che tali debiti siano in diversi casi sostenibili solo grazie alla monetizzazione indiretta da parte della BCE è altrettanto noto, ancorché gli acquisti a mani basse di titoli di Stato siano giustificati con il perseguimento dell'obiettivo della crescita dei prezzi al consumo in linea con quanto previsto dallo statuto della banca centrale (uno dei tanti casi in cui l'ipocrisia la fa da padrona). Che la monetizzazione non possa andare avanti all'infinito in molti lo sanno, anche se poi si affrettano ad affermare  che non sia ancora giunto il tempo della resa dei conti. Un ritorno alle regole fiscali oggi sospese, con un obiettivo di convergenza dei debiti pubblici verso il 60% del Pil, appare in effetti non realistico. Le soluzioni proposte, soprattutto a sud delle Alpi, sembrano però sempre delle varianti del gioco delle tre

Scorie - Socialismologia

Aderendo alla raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare promossa da Sinistra Italiana per introdurre una (altra) imposta patrimoniale, il sociologo Domenico De Masi, che negli ultimi anni ha ricevuto diversi incarichi dal M5S e che è sempre stato di sinistra, ha affermato che " la patrimoniale non sarebbe altro che un piccolo risarcimento dei truffatori nei confronti dei truffati. Eppure il neoliberismo è riuscito a farne un tabù ." Come analisi sociologica non sembra particolarmente profonda. Sembra più una roba da addetti alla griglia nelle feste dell'Unità o altre manifestazioni simili. In sostanza, sembra che per De Masi ogni patrimonio soggetto all'imposizione di questo nuovo tributo tragga origine dalla truffa. Dato che sarebbero imponibili tutti i patrimoni, al netto delle passività (per esempio, mutui) a partire da 500.000 euro, si dovrebbe concludere che non sia possibile accumulare un patrimonio pari o superiore a tale soglia senza a

Scorie - Riscatto gratuito (a suon di tasse)

L'Inps ha presentato il Rapporto annuale 2020 e il suo presidente, Pasquale Tridico, ha fatto un elenco di interventi che auspica vengano adottati dal legislatore.  Di fatto si tratta di un elenco della spesa che aumenterebbe lo squilibrio dello schema Ponzi-welfare o, in alternativa, peserebbe ancora di più sulle tasche del pagatori di tasse. Tra i tanti interventi che avrebbero un costo non banale, Tridico da tempo indica il " riscatto gratuito della laurea sul fronte pensionistico e dei periodi formativi. " Come ho già avuto modo si osservare, un provvedimento del genere equivale ad accorciare la contribuzione effettiva di 3-5 anni. E' l'altra faccia dei pre pensionamenti, in un contesto in cui il sistema a ripartizione necessita già di sostegni da parte della cosiddetta fiscalità generale. Questo dettaglio non è mai messo in evidenza da chi fa proposte tese a favorire qualcuno a spese di altri. In questo caso, peraltro, i beneficiari rischierebbero di dover po

Scorie - Le vere emissioni dannose escono dalla testa di certa gente

Ogni volta che la Commissione europea prende un'iniziativa che intende calare dall'alto ciò che debba essere fatto o non fatto da tutta Europa, si può stare certi che qualche ulteriore danno stia per arrivare. Con un approccio alla Greta Thunberg, è appena stato varato il pacchetto "fit for 55", che contiene provvedimenti dal forte connotato ideologico, destinato ad avere effetti collaterali significativi.  Ma, come ha affermato Frans Timmermans, " i produttori si adegueranno ". Il problema è che l'adeguamento avrà ripercussioni su chi lavora per quei produttori e su chi è cliente dei produttori medesimi. I quali, per esempio, dal 2035 non troveranno più a catalogo le automobili con motore a combustione interna. Al di là dell'approccio socialisteggiante, diversi esperti ritengono irrealistico l'obiettivo. Certamente molto costoso.  Peraltro, per come affrontano la questione i talebani del Green Deal sembra che le automobili usate dagli europei si

Scorie - Tu chiamale, se vuoi, forme di logoramento

Neppure l'ennesima dimostrazione di un fallimento socialista fa cambiare idea ai socialisti di casa nostra. A Cuba la gente protesta perché, per usare un eufemismo, non se la passa tropo bene. Il governo dittatoriale non usa modi gentili, per usare un altro eufemismo, ma la massima riflessione da questa parte dell'Atlantico, a sud delle Alpi, è la nostalgia di Fidel. Intervistato da Repubblica, Fausto Bertinotti dice:  " Rimangono fattori caratteristici dell'esperienza cubana come la centralità dell'istruzione, l'eccellenza della sanità pubblica, la solidarietà e l'internazionalismo. Ma la storia si sta esaurendo, ci sono forme di logoramento: il doppio mercato, le disuguaglianze interne, la burocratizzazione: in questa condizione, subendo lo spiazzamento della storia e una stretta economica vigorosa, ci vorrebbe una rivoluzione nella rivoluzione, un ritorno alla lingua originaria, che era quella di "tutto il potere al popolo". Sarebbe un gesto gr

Scorie - Tabelle e realtà

Essere coerenti e non cambiare idea tutti i giorni è a mio parere un pregio. A patto, però, che le idee non siano incompatibili con la realtà.  Devo quindi riconoscere coerenza e continuità di idee al ministro Roberto (lasciate ogni) Speranza; peccato che perseveri nel fare affermazioni che, per quanto facilmente seguite da applausi, sono assurde e prendono a pugni la ineluttabile realtà. Per esempio, quella che segue, evidentemente basata sull'assunzione implicita che non vi sia alcun vincolo di bilancio. " Dentro questa crisi drammatica della pandemia le persone in tutto il mondo hanno capito fino in fondo che i servizi sanitari nazionali sono davvero la cosa più importante che abbiamo e dobbiamo difenderli con ogni energia: per troppo tempo le tabelle dei nostri uffici di bilancio hanno deciso quanto diritto alla salute poteva essere tutelato. Io penso che sia arrivato il momento ovunque di rovesciare questo schema: non sono le tabelle a decidere ma è il diritto alla salute

Scorie - Europeisti nel pallone

All'indomani della vittoria del campionato europeo di calcio da parte della nazionale italiana, non poteva mancare che a sud delle Alpi si desse una lettura politica di un evento sportivo. Si può ritenere che gli inglesi, tanto quelli sugli spalti quanto quelli sul prato di Wembley, non abbiano vissuto sportivamente la sconfitta, ma credo che questo non abbia nulla di politico. Ecco però la lettura dell'evento da parte di Adriana Cerretelli, europeista in servizio permanente, dalle colonne del Sole 24 Ore. Questo l'inizio dell'articolo:  " Fosse successo il contrario, la baldanza del Governo Johnson sarebbe salita alle stelle, il suo metodico massacro dell'Europa sarebbe divenuto irrefrenabile e messo al servizio del mito vuoto della gloriosa Global Britannia ormai tutta immaginaria. Invece ha vinto l'Italia e con lei l'Europa. Tanto che, in una salva di entusiasmo collettivo nella notte della vittoria, la Francia di Emmanuel Macron ha illuminato uno de

Scorie - Se pensassero solo a loro stessi...

Come ogni socialista, Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione e responsabile Ambiente, è convinto che il futuro sia elettrico. Nel senso che tutto ciò che si sposta, soprattutto le automobili, dovrà essere alimentato a batterie. E pazienza se per raggiungere lo scopo serva "un percorso" che, assieme ai motori a combustione interna, spazzerà altri pezzi di libertà e mercato. Perché è " chiaro che dobbiamo cambiare approccio. Anche dal punto di vista sociale e del supporto sociale che dobbiamo fornire. Perché bisogna sapere che a quel traguardo devono arrivare tutti. Nessuno può essere lasciato indietro. Serve un nuovo contratto sociale ." Ovviamente le clausole contrattuali sono scritte dalla Commissione e dagli Stati membri, mentre a cittadini e imprese non resta che adeguarsi, volenti o nolenti. Non ci si deve stupire, poi, se si scatena la corsa alla ricerca di una rendita e di posizioni in cui si sia beneficiari netti e non pagatori netti. Ovviamente a

Scorie - Non è lo Stato a finanziare se stesso

Dopo essere divenuta presenza frequente in programmi televisivi nei quali andava sostenendo il suo progetto "Eurexit", un mix delle peggiori stupidaggini sovraniste in materie economiche e monetarie, Francesca Donato è stata arruolata da Matteo Salvini ed è divenuta europarlamentare. Chissà come abbia preso la svolta pseudo europeista del "Capitano" e cosa quest'ultimo pensi della soluzione che Donato implementerebbe per i problemi dell'Italia e dell'eurozona tutta. Pare che le cose non funzionino per questo motivo: " Perché il potere economico e finanziario è nelle mani della Bce, formata da banche centrali, di fatto controllate da banche private. Sono le banche private che prestano i soldi ai governi, hanno tutto l'interesse che i governi abbiano poche risorse. Se le banche centrali tornassero sotto il controllo dei governi nazionali il problema si risolverebbe. Ma questo comporterebbe il ritorno alle monete nazionali... Del resto, nell'un

Scorie - La chiamano simmetricità

Come ben sa chi ha letto i lavori degli economisti di scuola Austriaca, durante la prima parte del secolo scorso anche il termine inflazione (al pari, per esempio, di "liberalismo") fu al centro di un esercizio neolinguistico. Al posto della definizione originaria, che identificava l'inflazione con un aumento della quantità di moneta, nel linguaggio mainstream si passò a definire "inflazione" l'aumento di particolari indici di prezzi. In pratica divenne inflazione quella che è una delle conseguenze dell'inflazione. Si passò poi a sviare in più modi l'attenzione dalla causa primaria di un aumento generalizzato dei prezzi, che è riconducibile all'inflazione monetaria (o propriamente detta). Le banche centrali, che mediante la politica monetaria avevano il potere di manipolare i tassi di interesse e incidere sull'offerta di moneta da parte delle banche in regime di riserva frazionaria, vennero chiamate a controllare l'inflazione. Una situazi

Scorie - Allucinazioni regressive

Intervenendo nel dibattito in corso sulla riforma fiscale ospitato dal sole 24 Ore, Mario Baldassarri scrive: " Perno fondante di una riforma fiscale è la riforma dell'Irpef. Gli ultimi dati dell'Agenzia delle Entrate indicano che il gettito totale dell'Irpef è stato pari a 158 miliardi di euro. Lavoratori dipendenti e pensionati pagano quasi l'80% del totale. I contribuenti con redditi lordi inferiori a 55.000 euro hanno pagato 101 miliardi, cioè 66% del totale, quelli con più di 100.000 euro di reddito lordo hanno pagato il 20% del totale. I numeri quindi dimostrano che la nostra attuale Irpef è regressiva ." Che l'Irpef sia pagata per lo più da soggetti sottoposti a trattenute da parte di sostituti di imposta è un dato di fatto. Ma l'affermazione di Baldassarri secondo la quale la regressività sarebbe dimostrata dai numeri che cita è davvero bislacca, perché non tiene conto del numero di pagatori di tasse che compongono i vari scaglioni di reddito d

Scorie - Senza risparmio buono non può esserci debito buono

In un articolo su Repubblica nel quale, tra le altre cose, mette in evidenza i rischi che i keynesiani a sud delle Alpi considerino sempre e comunque benefica ogni forma di spesa pubblica (se ci si basa su quanto avvenuto in passato e sui propositi dei partiti, per me si tratta di una certezza), Carlo Bastasin scrive che se la repubblica di Weimar fosse durata fino al 1936, anno di pubblicazione della "Teoria Generale", il nazismo non avrebbe preso il potere in Germania.  " La storia tedesca ci dice che se la "coalizione di Weimar" avesse retto fino all'anno di pubblicazione della Teoria Generale, l'economia si sarebbe ripresa chiudendo la strada al nazismo. Politiche keynesiane avrebbero forse evitato la tragedia europea. Tuttora, la loro utilità è soprattutto quella di stabilizzare nel breve termine le condizioni politiche. Il fatto che in Europa, dopo la recessione del 2020, la maggior parte delle formazioni estremiste e antieuropee abbia perso conse

Scorie - Verso l'inferno passo storico dopo passo storico

L'iniziativa per raggiungere una tassazione minima globale del 15% sui redditi delle imprese di grandi dimensioni ha ricevuto il parere favorevole di 130 Paesi su 139 tra quelli coinvolti nell'accordo in sede OCSE. Contrari rimangono alcuni piccoli Paesi a tassazione leggera, tra cui Irlanda, Estonia e Ungheria e Cipro, per restare in Europa. I dettagli non sono ancora definitivi, ma l'accordo teso a contrastare lo spostamento degli imponibili in Paesi a tassazione leggera dovrebbe riguardare le imprese con ricavi superiori a 20 miliardi per la parte di utili lordi superiore al 10% dei ricavi. Janet Yellen, ministro del Tesoro statunitense e promotrice dell'accordo, ritiene che sia stata " una giornata storica per la diplomazia economica ". Come prevedibile, i commenti più entusiasti sono giunti dai Paesi europei a maggior tassazione, tra cui Francia e Italia. Interessante notare come in Europa, dove pare esserci grande attenzione alla concorrenza nel settore

Scorie - Senza oneri? Magari

Nelle intenzioni del governo precedente, la nuova Alitalia (Ita) avrebbe dovuto decollare in primavera, ma le cose sono andate per le lunghe, quindi la primavera divenne l'estate e nel frattempo cambiò il governo. Adesso siamo già passati all'autunno, considerando che l'accordo con la Commissione Ue continua a non giungere, di "confronto costruttivo" in "confronto costruttivo". Che finora hanno prodotto solo rinvii. Oggetto del contendere, da ultimo, i biglietti prevenuti da Alitalia, che non possono essere passati alla nuova compagnia (e che, a mio parere, solo una persona poco avveduta avrebbe potuto acquistare). La parte interessante dell'ennesimo decreto che calcia avanti il barattolo, tuttavia, mi sembra quella in cui è scritto che, per garantire la continuità operativa di Alitalia, è prevista la proroga fino al 16 dicembre del termine di restituzione del prestito ponte da 400 milioni. Misura che, secondo il governo, " non comporta oneri a

Scorie - (Il)liberalsocialismo e povertà

Quando si affronta il tema della povertà, coloro che invocano un intervento redistributivo da parte dello Stato sono soliti argomentare in modo tale da fare apparire tale forma di aiuto l'unica via percorribile. In sostanza, chi ha un punto di vista contrario è più o meno esplicitamente considerato insensibile alla sofferenza di chi è povero. Il punto di partenza è un presunto fallimento del mercato, dato che la povertà persiste. Scrive, per esempio, Natalino Irti: " La terribile e angosciosa parola, povertà, non può essere esorcizzata o neutralizzata in nome degli astratti e illuministici diritti umani: essa esige la immediata ed efficace risposta dell'oggi. La quale non può certo trovarsi nella fatuità dottrinaria di chi sempre invoca la "mano invisibile" di Adam Smith (a cui il nostro Alessandro Roncaglia dedicò una critica memorabile), e attende il miracolo di interessi privati che insieme perseguano e soddisfino interessi sociali; né nel dichiarare una pura