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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Scorie - Governo nuovo, vecchio copione

"La flessibilità non è solo possibile ma è necessaria in un momento in cui la crescita va incoraggiata." (P. Gentiloni) A pochi giorni dalla presentazione del Documento di Economia e Finanza (DEF) e dalla predisposizione di una manovra correttiva per 3.4 miliardi, il presidente del Consiglio recita, seppure con un tono molto più pacato, il copione fornitogli dal suo azionista di riferimento, ossia Matteo Renzi.   Non ci si dovrebbe stupire se andrà in scena una replica di quanto accaduto regolarmente negli ultimi anni, ossia la predisposizione di un DEF nel quale si mantiene un impegno di riduzione del deficit per l'anno prossimo molto inferiore a quello attuale (l'impegno preso l'anno scorso per il 2018 prevede un deficit all'1.2 per cento del Pil), salvo poi, quando ci sarà la nota di aggiornamento al DEF (in settembre) alzare l'obiettivo chiedendo "flessibilità".   Il fatto è che, se non si trovano circa 20

Scorie - La lotta alla povertà con mezzi politici

Anche chi si occupa di ridurre la povertà può farlo con mezzi economici o con mezzi politici, parafrasando Franz Oppenheimer. Oxfam è probabilmente la più grande organizzazione che lo fa per lo più con mezzi politici, approfittando di ogni occasione mediatica di un certo rilievo per pubblicare studi in cui l'uso della statistica nell'elaborazione dei dati sulla distribuzione del reddito fanno sembrare Trilussa un luminare della materia, per arrivare sempre alla stessa conclusione: l'esortazione ai politici di redistribuire maggiormente la ricchezza mediante la tassazione. Personalmente ho grande rispetto per chi si occupa di aiutare chi si trova in condizioni economiche o di salute precarie, ma guardo sempre con sospetto chi lo fa (o dice di farlo) pensando più a chiedere ai politici che il conto sia coercitivamente a carico di questa o quella categoria invece che chiedere semplicemente un aiuto volontario. Nel caso di Oxfam il sospetto ha da tempo l

Scorie - Il problema non si risolve con un (nuovo) piano

A una domanda relativa al Monte dei Paschi di Siena, che ha chiesto l'aiuto di Stato prima di Natale e, dopo tre mesi, non si sa ancora come andrà a finire, Valdis Dombrovskis, vicepresidente lettone della Commissione europea, ha risposto così: " Ne ho appena parlato con Padoan e con Fabio Panetta della Banca d'Italia. Il lavoro avanza, abbiamo reso chiare le condizioni per una ricapitalizzazione precauzionale. Ora tutto sembra sui binari. Manca giusto un piano di ristrutturazione di Mps ." Negli ultimi anni MPS ha prodotto più piani che affari, ogni volta su richiesta della vigilanza della BCE. Un lavoro che, oltre ad assorbire una quantità di risorse umane notevole, è già costato diverse decine di milioni in consulenze varie. Un'ottima notizia per i consulenti che hanno lavorato alla predisposizione di tutti questi piani; molto meno che ottima per azionisti e creditori di MPS, oltre che per i dipendenti e i contribuenti,

Scorie - La verità non è un optional

Se c'è un terreno scivoloso per chi ha l'eloquio sciolto ma un rapporto conflittuale con i numeri è proprio quello dell'utilizzo di dati numerici per avvalorare le proprie posizioni. In questo Matteo Renzi non teme rivali, a mio parere. In questi giorni di campagna congressuale, nonostante abbia lasciato una patata più che bollente in mano al duo Gentiloni-Padoan in prospettiva della predisposizione del DEF e, soprattutto, della legge di bilancio per il 2018, l'incontinenza verbale di Renzi sembra essere in fase acuta. Non solo non si accontenta di impedire, sostanzialmente, i tagli di spesa pubblica e la cessione di partecipazioni in società ancora in mano al Tesoro, a fronte di clausole di salvaguardia rinviate al 2018 per circa 19 miliardi tra IVA e accise.   Si spinge anche a parlare, del tutto a sproposito, di virtuosità nella gestione dei conti pubblici durante il suo periodo al governo.   " E' evidente com

Scorie - Qualcuno paga il conto degli "investimenti" a debito

"Quando i tassi di interesse sono estremamente bassi, lo Stato può sostenere l'attività economica investendo in lavori pubblici che offrano rendimenti superiori a quelli dei titoli di stato. E può farlo senza preoccuparsi delle dimensioni del debito pubblico." (R. Koo) Quello che sostiene Richard Koo è un classico mantra keynesiano, un evergreen. Non mi stupisce che sia sostenuto e diffuso da economisti desiderosi di compiacere i governanti di turno (magari sperando di ottenere poltrone). E ovviamente non mi stupisce che i governanti accolgano di buon grado dei consigli di questo genere. Non mi stupisce neppure che questo mantra trovi ardenti sostenitori anche in tutti quegli imprenditori (o pseudo tali) che mirano a fare affari con lo Stato. A lasciarmi perplesso, però, è che a prendere per buona questa apparentemente semplice via alla bambagia siano anche tanti pagatori netti di tasse. Effettivamente quando il rendimento atteso da

Scorie - La balena bianca

"Cosa causa le bolle? Questa domanda è la grande balena bianca della teoria della finanza." (N. Smith) Noah Smith inizia così un post su Bloomberg View. Finendo per dare una risposta che, a mio parere non serve a granché. " Una possibilità è che gli investitori semplicemente facciano errori quando proiettano i rendimenti futuri delle attività ". E questi errori sarebbero dovuti al fatto che gli investitori estrapolano le loro aspettative sull'andamento futuro dei prezzi considerando il loro andamento nel passato più o meno recente. Quella di Smith non è una risposta alla domanda iniziale, bensì l'osservazione (abbastanza lapalissiana) del fatto che quando si forma una bolla ci sono errori di valutazione da parte dei compratori. In definitiva, gli errori causano le bolle, ma occorre stabilire cosa causa gli errori, dato che i prezzi di mercato sono, altrettanto lapalissianamente, gli indicatori che influ

Scorie - Perdono tempo e peggiorano la crisi, ovviamente a spese altrui

" Il caso Mps non sta prendendo pi ù del tempo necessario per questi casi ." (M. Vestager) Questo ha affermato commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager , aggiungendo: " Ho il privilegio di incontrare Padoan abbastanza spesso, abbiamo una cooperazione forte sui casi in corso ." Qui i casi possono essere solamente due: o Vestager sta prendendo per i fondelli i suoi interlocutori, oppure non ha ben chiara la materia di cui si sta occupando. Mai come nel caso della crisi di una banca (a maggior ragione in un regime a riserva frazionaria) il tempo è letteralmente denaro. Mentre i tecnocrati di Bruxelles e del Tesoro "cooperano" sui casi in corso, passano i mesi e la banca in crisi perde raccolta e impieghi (tranne quelli deteriorati). In sintesi, la situazione si aggrava ulteriormente. Alla fine il conto aumenta inevitabilmente e, in ultima analisi, al contribuente costa di più che nelle gestioni delle c

Scorie - Dilettantismo a spese altrui

Ci sono persone che, pur avendo un lavoro che dovrebbe occupare pienamente le loro giornate, partecipano con grande frequenza a convegni e a presentazioni di libri di cui sono autori (scritti di notte, suppongo…). Per esempio Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d'Italia, cha ha di recente scritto assieme ad Anna Giunta "Che cosa sa fare l'Italia". Durante uno di questi eventi, Rossi ha dichiarato, tra l'altro: " La consapevolezza che le regole del gioco fossero cambiate, e non per l'approvazione politica e pubblica della Brrd, ma per decisioni tecniche di apparati europei come alcuni uffici della Commissione, si fece apertamente strada all'interno del governo italiano e della Banca d'Italia solo nel corso del 2015. Era troppo tardi per studiare un'alternativa alla crisi delle quattro banche ." Il riferimento è alle quattro banche regionali messe in risoluzione nel novembre del 2015, causando pe

Scorie - Ogni individuo è padrone di se stesso

"La legge sul fine vita, di cui è in atto l'iter parlamentare, è lontana da un'impostazione personalistica; è , piuttosto, radicalmente individualistica, adatta a un individuo che si interpreta a prescindere dalle relazioni, padrone assoluto di una vita che non si è dato. In realt à , la vita è un bene originario: se non fosse indisponibile tutti saremmo esposti all'arbitrio di chi volesse farsene padrone ." (A. Bagnasco) La posizione espressa dal presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco , non è affatto una novità per un esponente della Chiesa cattolica . A me lascia sempre perplesso ascoltare queste persone parlare di amore nei confronti del prossimo senza voler ammettere che non c'è alcun amore nel voler imporre a un individuo, contro la sua stessa volontà, di continuare a sopportare certe sofferenze che loro non hanno praticamente mai dovuto sopportare in prima persona. Io sono convinto che ogni indivi

Scorie - Beppe del Grillo

"Se qualcuno non capirà questa scelta vi chiedo di fidarvi di me." (B. Grillo) Per anni sono andati in giro dicendo che "uno vale uno" e che le decisioni dovevano essere prese dagli iscritti al blog. Hanno mandato in Parlamento persone che, con questo metodo di selezione, avevano ottenuto poche decine di preferenze. Il che, peraltro, non ha portato statisticamente a un livello medio del parlamentare peggiore di quelli degli altri partiti, ancorché io non condivida pressoché nulla di quanto sostenuto dal M5S. Poi proprio nella città del "garante" le cosiddette comunarie hanno dato un esito non gradito al garante medesimo, il quale ha così deciso di sottoporre ai militanti questa alternativa: o si candida il secondo classificato (gradito a Grillo), oppure non si presenta alcuna lista. Chiede fiducia, ma più che fiducia serve fede in lui. E più che Beppe Grillo dovrebbe chiamarsi Beppe del Grillo. Il Marchese aveva alm

Scorie - #Riccanza in Rai

"Sono pronto a bere la cicuta." (A. Minzolini) Questo, tra l'altro, ha affermato Augusto Minzolini prima che i senatori votassero pro o contro la sua decadenza in applicazione della legge Severino, a seguito della condanna in via definitiva a due anni e sei mesi per peculato inflittagli per spese complessive di circa 65mila euro con carta di credito aziendale ai tempi in cui era direttore del TG1. Minzolini è poi stato "graziato" dai colleghi, e su questo non mi interessa esprimermi. Tra i vari commenti più o meno forcaioli o pseudo garantisti, nessuno, a mio parere, si è soffermato sulla vera questione che andrebbe risolta. Solo in un baraccone pubblico pagato dai cittadini mediante l'estorsione del cosiddetto canone è possibile che uno spenda 65.000 euro in un anno (pare, peraltro, presentando regolarmente le note spese), senza che qualcuno responsabile del controllo dei costi lo richiami all'ordine ben prima che tale

Scorie - Quanto la protezione del consumatore porta alla pianificazione

"Gli autori avanzano la tesi preoccupante che i venditori cerchino in continuazione modi per gabbare i clienti facendoli pagare più di quanto dovrebbero, e che questi sforzi abbiano sempre almeno parzialmente successo. Per Akerlof e Shiller i mercati non si limitano ogni tanto a fallire – sono intrinsecamente soggetti a imbrogli ed errori." (N. Smith) Noah Smith ritiene che molti prezzi siano superiori al loro livello corretto perché i compratori non hanno informazioni adeguate e tendono a essere gabbati dai venditori. Smith sposa la tesi contenuta nel libro "Phishing for Phools" di George Akerlof e Robert Shiller, entrambi premi Nobel per l'economia (il primo è marito del presidente della Fed, Janet Yellen). Del libro in questione mi occupai a settembre 2015, commentando alcune affermazioni di Shiller. Smith prende spunto dal libro di Akerlof e Shiller per invocare l'intervento dello Stato a tutela dei consumat

Scorie - Attenti all'uso delle correlazioni

Uno degli errori che vengono più frequentemente compiuti dagli economisti che ricavano le teorie dai dati (e non viceversa) e da coloro che diffondono le tesi di questi economisti è confondere la correlazione con la causalità. Federico Fubini mi pare commettere questo errore nel cercare un nesso causale tra inflazione dei prezzi al consumo e cosiddetto populismo. Fubini esordisce così: " Prendete i sondaggi olandesi, sovrapponeteli a un grafico dell'inflazione e scoprirete perché forse non dobbiamo morire populisti. Non inevitabilmente, per lo meno ." Dopodiché riferisce del calo nei sondaggi per i partiti definiti populisti in Olanda, Francia e Germania e aggiunge: " Quando infatti la dinamica dei prezzi va sotto zero e si rischia la deflazione, i ricavi delle persone comuni arretrano mentre gli interessi sul loro mutuo no. Allora i debiti pesano di più e rendono tutto il resto più difficile da sopportare: anche gli imm