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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Scorie - Linee guida per dementi politicamente corretti

Correva l'anno 2004 quando Leonardo Facco pubblicava "Vietato parlare", di Giorgio Bianco. Sottotitolo: "Il politicamente corretto come minaccia per la libertà". Oltre tre lustri dopo, quello che già allora era un vizio, per lo più sinistrorso, che ammorbava la quotidianità, non ha fatto che peggiorare. Ecco quindi le linee guida emanate dalla Commissione europea. Trentadue pagine di indicazioni dal titolo "Guidelines for Inclusive Communication". Il fatto è che, a forza di ergersi a paladini della diversità e della non discriminazione, questi signori finiscono per attribuire a se stessi il ruolo di giudici di cosa sia corretto dire e cosa no. Una presunzione che una volta mi limitavo a considerare ridicola, ma che ormai trovo nauseabonda. Alle prevedibili reazioni dei partiti non di sinistra (quelli di sinistra, votati anche da molti preti, non hanno avuto nulla da dire), ha ribatutto la commissaria maltese per l'Uguaglianza, Helena Dalli, secondo

Scorie - Il consumo di tasse logora chi non ce l'ha?

Dopo aver attraversato gran parte delle linee rosse che avevano tracciato quando esordirono, per bocca del fondatore, inveendo contro tutti i partiti politici, dalle parti del M5S pare stia per cadere anche il tabù del finanziamento pubblico. L'attività politica costa, e se capita di perdere molti pezzi per strada, un po' per esodi volontari, ma anche per epurazioni avvenute durante la legislatura, l'autofinanziamento diventa insufficiente. A maggior ragione se non tutti si autotassano mensilmente come prevederebbe la regolamentazione del movimento. Per di più, le prospettive non appaiono rosee, se si considera il calo del consenso e la riduzione del numero dei parlamentari, che dovrebbero decimare la rappresentanza di eletti nella prossima legislatura. Non a caso, tra i pezzi che contano c'è chi ammette a denti stretti: " con il taglio del numero dei parlamentari ci siamo suicidati ." Non stupisce che a sollevare il problema sia stato il tesoriere, che ha evi

Scorie - La (non) soluzione italiana

In un articolo dedicato al Monte dei Paschi di Siena all'indomani del fallimento della trattativa tra Tesoro e Unicredit per l'acquisizione del Monte da parte di quest'ultima, Ignazio Angeloni scrive: " La notizia che il ministero dell'Economia aveva abbandonato il negoziato sulla cessione della propria quota in Mps a UniCredit è stata accolta dai principali osservatori con serenità, quasi con sollievo. Lo Stato italiano – questa la reazione prevalente – ha avuto il coraggio di respingere le condizioni imposte dall'acquirente e potrà ora dedicarsi con calma, una volta ottenuto un allungamento del termine dalla Commissione europea, a individuare una nuova soluzione a condizioni di mercato. Questa reazione lascia aperte due domande. La prima, che in verità andrebbe rivolta proprio alla Commissione, è : quali sono le condizioni di mercato, se non quelle offerte dall'unico acquirente che il mercato stesso ha ritenuto di esprimere? La seconda si riassume in due

Scorie - La flessibilità qualcuno la deve pagare

Nell'eterno dibattito sulle pensioni pubbliche, ciò di cui non vi è carenza di offerta in Italia sono le proposte che non hanno sostenibilità finanziaria. Di recente Paolo Ricotti, Presidente nazionale del Patronato Acli, ha detto la sua in merito al dopo quota 100, che cesserà a fine 2021. Dopo aver commentato i dati di adesione a quota 100, inferiori alle attese formulate quando il provvedimento fu introdotto, Ricotti pone le consuete domande: " perché oggi non si può scegliere di andare liberamente in pensione? Se un soggetto vuole utilizzare il proprio montante contributivo, anticipatamente, pure a costo di un importo pensionistico più basso, perché non può farlo? " Ed ecco la sua risposta: " È chiaro che bisognerà bilanciare sull'assegno mensile, che diminuirà in proporzione all'anticipo pensionistico, ma credo che sia giunto il momento di cambiare prospettiva, ecco perché come Patronato Acli proponiamo, per riformare la previdenza italiana, alcuni cardi

Scorie - La stratega delle banche pubbliche

Non è un mistero che i parlamentari del M5S siano favorevoli al mantenimento del controllo del Monte dei Paschi di Siena da parte del Tesoro. Intervistata dal Sole 24 Ore, Carla Ruocco, presidente della commissione d'inchiesta sulle banche, ripropone di utilizzare MPS per costituire un polo bancario per il Sud. Proposta che avrebbe serie probabilità di comportare sanguionose conseguenze per i pagatori di tasse, qualora concretizzata. In merito al fallimento della trattativa per la cessione del controllo a Unicredit e al confronto con la Commissione europea per ottenere una proroga ai termini della privatizzazione, attualmente fissati in fine 2021, Ruocco ha detto: " Penso che il fallimento della trattativa dovrebbe, invece, agevolarlo. Con tutti i limiti del caso, il Mef aveva cercato di dare seguito all'impegno preso nel 2017, ossia di dismettere la partecipazione attraverso un'operazione di mercato. Occorrerebbe peraltro sottolineare alla Commissione Ue che la presen

Scorie - Crescenti prove di comportamenti dannosi per i consumatori

Nei giorni scorsi aveva stigmatizzato i produttori di petrolio, rei, a suo parere, di essere responsabili per il rincaro della benzina alla pompa.  Ora Joe Biden ha chiesto alle autorità federali antitrust della Ftc di aprire un'inchiesta sul caro-benzina negli Stati Uniti, perché il presidente ritiene che potrebbero aver messo in pratica comportamenti illegali, sempre ocn riferimento al caro benzina. Secondo Biden ci sarebbero " crescenti prove di comportamenti dannosi per i consumatori ", perché nell'ultimo mese i prezzi alla pompa sono aumentati del 3%, mentre il prezzo della benzina "unfinished" è diminuito del 5%. Peccato che, stando ad analisti indipendenti ed esperti della questione, non si tratterebbe di andamenti particolarmente anomali.  Resta il fatto che l'inflazione dei prezzi al conmsumo è ai massimi da 30 anni e che le politiche fiscali di Biden, unite a quelle monetarie della Fed, non sono affatto estranee a questo esito. Diversi economis

Scorie - Quale riforma fiscale è "giusta"?

Inserire sostenibilità ed ESG in qualsiasi cosa di cui si parli è oggi irrinunciabile per chiunque voglia essere preso sul serio e non discostarsi dal mainstream. E così ecco che l'argomento della riforma fiscale non poteva essere affrontato senza un riferimento a questi mantra. Per esempio, Paola Coppola sul Sole 24 Ore auspica " più spazio di progettualità di leve fiscali legate al binomio fiscalità e ambiente/sostenibilità (articolo 191 Tfue) con i tributi ambientali, con i quali contribuire alla tanto attesa transizione ecologica, per disincentivare pratiche scorrette e agevolare o premiare le best practices poste in essere a protezione e potenziamento delle condizioni di vita di cittadini, del clima, delle energie rinnovabili ." Cosa che peraltro già avviene, se si considerano i generosi incentivi alle riqualifizazioni energetiche o all'acquisto di veicoli ibridi o elettrici. Devo dire, però che il passaggio più interessante mi è parso questo: " Nell'ott

Scorie - Il liberalismo che non serve all'Italia

Su Domenica del Sole del 7 novembre Mario Ricciardi recensisce un libro di Michele Salvati e Norberto Dilmore (pseudonimo di un economista) dal titolo "Liberalismo inclusivo. Un futuro possibile per il nostro angolo di mondo". L'articolo ha invece per titolo "Il liberalismo che serve all'Italia". Ricciardi loda il libro perché, a suo dire, " solo da un ripensamento critico, infatti, può venire un rilancio dell'iniziativa politica liberale in questo Paese ." Perché vi sia un rilancio, è necessario che vi sia stata in passato una fase in cui il liberalismo ha avuto voce in capitolo. Circostanza che non si è verificata, anche volendo usare una definizione di liberalismo molto distante da quella "autentica", dato che già un secolo fa Ludvig von Mises riteneva che il significato del termine fosse stato stravolto. Se, poi, deve ritenersi "liberale" Salvati, la cui militanza politica è sempre stata a sinistra (PDS) anche quando esi

Scorie - Sacche di esuberanza

Dopo aver inondato i mercati di denaro creato dal nulla per anni, aumentando significativamente la dose in tempo di Covid, la BCE, nel suo ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria, manifesta " preoccupazioni legate, in particolare, a sacche di esuberanza nei mercati ". E' un po' come un piromane che, dopo aver acceso il fuoco e averlo alimentato con abbondante innaffiatura a base di benzina, si preoccupi per il divampare delle fiamme. Ci sarebbe da ridere se, purtroppo, l'eventuale riduzione del flusso di liquidità fresca di stampa non facesse emergere la fragilità alla base dei rialzi dei prezzi degli ultimi anni e lo scoppio di una bolla non avesse conseguenze dolorose anche per molte persone che non hanno alcuna responsabilità nella formazione delle stesse. Come sempre, peraltro, il massimo a cui si spinge la retorica di una banca centrale è il riferimento a "sacche di esuberanza". Per essere sacche sembrano belle capienti.

Scorie - Pompare

La forte crescita dei prezzi di molte materie prime negli ultimi mesi hanno iniziato ad avere un impatto non banale sulle tasche dei consumatori, i quali dubito traggano particolare sollievo nel sentire il nuovo mantra delle banche centrali sull'inflazione "temporanea". Perché temporaneo può essere il tasso di crescita dei prezzi rispetto al periodo precedente, ma non il livello generale, che potrebbe rendere tutt'altro che temporanea la perdita di potere d'acquisto. Spesso, poi, si erge a paladino dei consumatori che porta responsabilità non irrisorie per quanto sta accadendo. Per esempio, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha lanciato strali contro i Paesi produttori di petrolio aderenti all'OPEC+, perché sarebbero restii ad aumentare l'offerta. Secondo Biden, " non è giusto che l'Arabia Saudita, la Russia e altri produttori non estraggano più petrolio, in modo che la gente possa comprarsi la benzina per andare al lavoro ." Aggiung

Scorie - Quali falsari?

Da alcuni anno Paolo Savona, presidente della Consob, auspica una regolamentazione che di fatto metta al bando le criptovlaute. A suo parere le monete digitali devono essere emesse e regolamentate dalle banche centrali. Savona utilizza spesso argomentazioni non perfettamente chiare, che a prima vista possono talvolta sembrare supercazzole tali da competere con quelle del conte Mascetti. Per esempio, in una sua recente intervista sul tema, riferendosi alla proliferazione delle criptovalute, ha affermato che le " piattaforme di trasformazione... stanno usando le criptocurrency per fare i contratti derivati come collateral cioè un qualcosa che non esiste e che diventa garanzia di qualcosa che esiste o non esiste se il collateral si fa sulle criptovlaute. Capisco che sia un meccanismo complesso, ma è importante considerare che il mercato è sempre intelligentissimo e capace di sfruttare la situazione ." A ma pare una farneticazione, ma potrei avere dei limiti nel capire. Le cripto

Scorie - Cosa sarebbe dunque l'azzardo morale?

Intervistato da Bloomberg, Francois Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia e membro del Comsiglio Direttivo della BCE, ha affermato: " Indipendentemente dal contesto della pandemia di Covid, non possiamo escludere che in futuro possano ripresentarsi condizioni di stress ingiustificate in specifici segmenti di mercato che impediscano una trasmissione completa e regolare della nostra politica monetaria. Abbiamo dimostrato con il PEPP la nostra capacità di affrontare con serietà circostanze così specifiche, senza creare azzardo morale. A tale proposito, la semplice esistenza di questa flessibilità potenziale e contingente avrebbe un effetto autostabilizzante ." Non mi aspetto che un banchiere centrale faccia affermazioni diverse, ma un minimo di pudore sarebbe doveroso, a mio parere. Come si fa a sostenere che i provvedimenti di allentamento quantitativo, prima e duranre la pandemia, non abbiano generato azzardo morale? L'azzardo morale è duplice, sia dal lat

Scorie - Il mito dell'indipendenza della Fed

Come già in passato, Paul Krugman ha proposto di risolvere il problema del crescente debito pubblico statunitense mediante il conio di una moneta da 1.000 miliardi di dollari da parte del Tesoro. Alla richiesta di un parere su tale proposta, il segretario al Tesoro, Janet Yellen, ha risposto: " Sono assolutamente contraria e non credo che la proposta vada considerata seriamente, per me è più uno scherzo che altro. Piuttosto, è necessario dimostrare che l'America è in grado di onorare i propri debiti. Creare una moneta ad hoc è come chiedere alla Federal Reserve di stampare soldi per coprire il debito. Questo, oltre a inflazionare la politica fiscale, minerebbe l'indipendenza della Fed anìziché dimostrare l'affidabvilità dell'amministrazione Usa ." Quanto alla prima parte della risposta, concordo che la proposta di Krugman non vada considerata seriamente, come peraltro gran parte di ciò che dice e scrive. Dubito, però, che si tratti di uno scherzo, a giudicare

Scorie - Oltre al danno c'è sempre anche la beffa

La tassazione rappresenta una violazione del principio di non aggressione da parte del soggetto tassatore nei confornti del tassato. Affidare allo stesso legislatore che definisce la normativa fiscale anche la "tutela" dei diritti del contribuente è quindi come nominare Nerone a capo dei vigili del fuoco di Roma. Eppure è quanto avvenuto una ventina di anni fa con la legge 27 luglio 2000, numero 212, meglio nota come Statuto dei diritti del contribuente. Lo scopo dichiarato era quello di porre dei limiti alle pratiche con cui il fisco, nel pretendere denaro dai pagatori di tasse, rendeva la vita di costoro particolarmente dura per adempiere a tali prestazioni. Tra tutte, la pratica che si voleva eliminare era quella di introdurre provvedimenti (ovviamente negativi per il pagatore di tasse) con efficacia retroattiva. Una usanza piuttosto diffusa in Italia, il che ha contribuito a limitare gli investimenti domestici e a tenere alla larga gli investitori stranieri dal Paese, se