Scorie - Veleno per i malinvestimenti verdi
Mark Gongloff, uno degli ecotalebani che scrivono su Bloomberg, nota che la guerra dei dazi iniziata da Trump aumenta le probabilità di una caduta in recessione globale, e questo sarebbe un problema per gli investimenti green.
"Le recessioni globali possono essere veleno per gli investimenti green. Le imprese in modalità sopravvivenza sono meno inclini a investire in nuove tecnologie. I governi cercano di rivitalizzare le economie sussidiando le forme di energia meno costose, che talvolta sono le più sporche. Una recessione accompagnata da una inflazione indotta dai dazi potrebbe trattenere la Federal Reserve dal tagliare i tassi, privando le tecnologie pulite di quella polvere magica monetaria che le ha aiutate a decollare durante l'era dei tassi di interesse a zero."
Ho già avuto modo di osservare che quando un investimento promette ritorni a lungo termine e solo se l'attualizzazione dei flussi di cassa avviene a tassi di interesse (artificialmente) molto bassi, rientra in quelli che Mises definiva malinvestimenti.
Tutti i malinvestimenti, non solo quelli verdi, sembrano redditizi se i tassi di interesse per finanziarli sono a zero. Ma se Gongloff ritiene che sia necessario avere tassi pressoché a zero per rendere attraenti gli investimenti verdi, significa che si tratta nella generalità di malinvestimenti.
Che per di più vorrebbe incentivati non solo per via dei tassi bassi, ma anche con sussidi a carico dei pagatori di tasse. Perché in certi casi non bastano neppure i tassi a zero...
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