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Visualizzazione dei post da 2025

Scorie - La nuova corsa alle armi con il debito buono

Al sempre più probabile disimpegno statunitense dall'Ucraina e dalla NATO in generale, la risposta europea è stata fin qui un po' in ordine sparso, con il presidente Macron che cerca nuovamente di fare il primo della classe per recuperare un ruolo da protagonista e un po' di consenso dopo aver clamorosamente toppato volendo (e perdendo) le elezioni anticipate nel 2024. La nuova parola d'ordine è quella di spendere (e spandere) per rendere la difesa europea indipendente dagli Stati Uniti. Non intendo in questa sede entrare nel merito del tipo di spesa che da più parti si intende fare, quanto sull'idea, tanto diffusa quanto illusoria, che indebitarsi ulteriormente non avrà conseguenze negative. E' partita la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, con la proposta di spendere 800 miliardi, di cui 650 da parte dei singoli Stati e 150 mediante una sorta di SURE, ossia prestiti contratti dall'Unione e girati ai singoli Stati richiedenti come si ...

Scorie - Quanti sono i difensori dei consumatori di tasse

In tutte le istituzioni globali sorte nel secondo dopoguerra gli Stati Uniti hanno un ruolo predominante, dovuto alla loro forza economica e militare. Ne sono sovente i maggiori finanziatori, quindi detengono anche (nella sostanza quando non nella forma) il maggior potere decisionale. L'amministrazione Trump sta mettendo in discussione la partecipazione americana a molte di queste istituzioni, ed è un dato di fatto che, senza gli Stati Uniti, molti di questi organismi non potrebbero continuare a operare, quanto meno non con le dimensioni attuali. Caso emblematico è la Corte Penale Internazionale, non riconosciuta dagli Stati Uniti, che ha sin qui gestito in media poco più di un caso all'anno, impiega 900 persone e costa oltre 200 milioni di dollari all'anno. Ammette Marc Champion, su Bloomberg Opinion, che " ci sono molte ragioni per criticare la Corte Penale Internazionale ". Riconosce anche che " credere che la Corte possa agire da deterrente contro future ...

Scorie - Economia (non) intelligente

Secondo Lara Williams, una delle penne ecotalebane di Bloomberg, " l'azione per il clima non è più semplicemente un imperativo morale. E' economia intelligente. " Se così fosse, resta da capire per quale motivo sia pressoché incessante la richiesta di sovvenzioni da parte degli Stati per sostenere la domanda e/o l'offerta volta a rendere più green diversi settori, a partire da quello automobilistico. Williams si interroga su cosa farà al riguardo il probabile futuro cancelliere tedesco, il democristiano Friedrich Merz, in un governo che, con grande suo rammarico vedrà in netta minoranza i socialdemocratici e con i verdi (che, in ultima analisi, sono più comunisti dei comunisti) fuori dalla coalizione. Ricorda anche che le case automobilistiche tedesche " non vanno pazze per modificare l'obiettivo di zero emissioni nel 2035 ", ma vogliono solo più flessibilità. Ma il "commitment" delle case automobilistiche alla elettrificazione è sempliceme...

Scorie - Ossimori monetari

Sulle pagine del Sole 24 Ore, Donato Masciandaro affronta il tema delle perdite che le banche centrali stanno registrando da un paio d'anni, sostenendo che ciò non deve creare né allarmismi, né indifferenza. Masciandaro evidenzia che il fenomeno è " automatico effetto di un decennio di straordinaria immissione di liquidità, seguita da una ritardata e normalizzazione dei tassi. Però il risultato negativo dei conti non deve diventare un tratto strutturale dei bilanci di Francoforte. Altrimenti c'è il rischio di una minore efficacia della politica monetaria, causata da una riduzione dell'indipendenza finanziaria della banca centrale. " In effetti, tanti anni di tassi artificialmente negativi e di acquisti per migliaia di miliardi di titoli (per lo più) di Stato a fronte di creazione di base monetaria hanno finito per presentare il conto. Prosegue Masciandaro: " A due decenni dalla sua fondazione, la Bce ha fatto registrare due anni consecutivi di perdite di bila...

Scorie - La semplificazione che non sarà tale

La presentazione da parte della Commissione europea di un pacchetto omnibus che avrebbe lo scopo di semplificare la direttiva CSRD in tema di bilanci di sostenibilità rischia fortemente di essere un fallimento. D'altra parte che un problema generato dal classico mastodontico approccio (euro)burocratico sia risolto sostanzialmente dalle stesse persone e strutture sembra avvicinarsi alla definizione di follia attribuita ad Einstein. " Il mondo cambia sotto i nostri occhi. L'Unione europea ha bisogno di un'economia forte per difendere i suoi valori e conseguire i suoi obiettivi al suo interno e a livello mondiale. La semplificazione delle norme dell'UE inutilmente complesse è un elemento essenziale del nostro piano per rendere l'Europa più competitiva. Questo programma di semplificazione non ha nulla a che fare con la deregolamentazione. Si tratta di conseguire i nostri obiettivi in modo più intelligente e meno oneroso, affinché le nostre imprese, in particolare l...

Scorie - Proteste spudorate per i tagli (?) del DOGE

Come ho scritto più volte, tendo a diffidare dei proclami di tagli alla spesa pubblica, perché si tratta di una sostanza che crea dipendenza tanto nei percettori delle elargizioni, quanto in chi le effettua. E la permanenza al potere di questi ultimi dipende a volte in modo significativo dal voto dei primi. Di conseguenza, credo che solo in casi disperati, quando cioè lo Stato arriva sull'orlo della bancarotta e spremere risorse mediante ulteriore tassazione è impraticabile, si possa vedere qualche taglio di spesa che non sia solo simbolico. Sono quindi abbastanza scettico, sperando di essere smentito dai fatti, sui risultati che concretamente otterrà il Department of Government Efficiency (DOGE), affidato da Donald Trump a Elon Musk con l'obiettivo di ridurre la spesa federale per trilioni di dollari. Le azioni del DOGE sono state finora caratterizzate da dichiarazioni roboanti e rivendicazioni di tagli per decine di miliardi alla volta, ma sulla effettività dei risparmi non v...

Scorie - Nuovo patto, costi in aumento

Secondo Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidarietà, per il welfare italiano e per " costruire un nuovo patto sociale, che risponda alle esigenze di tutti, occorrono "più società e più Stato insieme" ." Vittadini parte dalla constatazione che la " spesa per la protezione sociale in Italia al 2023 risulta pari al 29% del Pil, dato che ci colloca in una posizione più alta rispetto alla media europea, seconda solo alla Francia (32,6%), a quasi al pari della Germania (28,3 per cento). La spesa è però sbilanciata a favore delle pensioni e a svantaggio delle diverse forme di marginalità. Nello stesso tempo, una percentuale significativa di italiani (tra il 67% e l'80%) ha incontrato difficoltà o impossibilità di accesso ai servizi fondamentali del welfare negli ultimi tre anni ." Anche per l'infanzia le cose non vanno bene: " i bambini fino a tre anni che frequentano servizi educativi sono meno del 30% in Italia, rispetto al 3...

Scorie - I social network (adesso) fanno male

Sono in molti a ritenere che i social network facciano male, soprattutto agli adolescenti. Non ne sono un grande frequentatore, ancorché non abbia nulla in contrario a chi lo fa con assiduità. Trovo però interessante che questo "male" pare sia diventato più grave da quando i proprietari delle piattaforme si sono allontanati politicamente dall'area progressista che va da sempre per la maggiore soprattutto nella zona di maggiore insediamento, ossia San Francisco e dintorni. Secondo Enrico Pedemonte i fondatori erano consapevoli degli effetti che le piattaforme avrebbero avuto sugli utenti, ma la loro avidità li ha spinti ad andare avanti, alimentando dipendenze, generando ansia e facilitando la diffusione di informazioni false, con grave nocumento per le democrazie. Ovviamente in una fase storica in cui alle elezioni vincono spesso quelli sbagliati. " I grandi capitalisti che controllano le piattaforme operano in modo da conquistare un controllo monopolistico sui loro ...

Scorie - Non di parte nella forma, ma nella sostanza?

Barbara McQuade, già procuratrice a Detroit, ritiene che " oggi, grazie a Trump, viviamo in un mondo di noi contro loro, dove ognuno è o buono o cattivo ." Il tutto mentre tante persone che fanno il mestiere che ha fatto lei in passato stanno contrastando e bloccando i numerosi ordini esecutivi emessi da Trump nelle prime settimane da quando è tornato alla Casa Bianca. Si tratta di magistrati vicini al partito democratico, che per loro stessa ammissione si stavano preparando a queste azioni già da prima delle elezioni, temendo una vittoria di Trump. Ora, non entro nel merito del contenuto di questi ordini esecutivi, che stanno certamente facendo confusione e che per lo più non sono digeribili per un libertario (mentre quelli relativi al taglio di spesa sono proprio i più avversati anche a livello giudiziario), ma quella di McQuade è una manifestazione di grande ipocrisia, soprattutto quando afferma: " I procuratori del governo non sono bipartisan; sono apartitici, qualco...

Scorie - Idee demenziali portate in Europa

Pasquale Tridico, che non riuscì a diventare ministro nei governi a guida M5S e fu quindi messo alla presidenza dell'Inps, è noto per alcune idee geniali, per così dire, tipo quella che il reddito di cittadinanza si sarebbe finanziato mediante la possibilità di fare maggior deficit nel rispetto delle regole europee, dato che aumentando il numero di persone in cerca di lavoro sarebbe aumentato l'output gap italico. Come andarono le cose con il reddito di cittadinanza, quanti (pochi) posti di lavoro ne uscirono, ormai è storia tristemente nota. Alle ultime elezioni europee Tridico è approdato all'Europarlamento, dove è presidente della sottocommissione che si occupa di fisco, portando sullo scenario continentale idee balzane che prima erano riservate ai citadini residenti a sud delle Alpi. Commentando il ritiro degli Stati Uniti deciso da Trump dall'accordo OCSE sulla Global minimum tax, Tridico afferma: " Il modello neoliberista basato sulla competizione fiscale agg...

Scorie - Non ci sarebbe nessuna reale tutela della riservatezza con le CBDC

In uno dei tanti ordini esecutivi firmati da Donald Trump nei suoi primi giorni di (seconda) presidenza degli Stari Uniti, viene posto il divieto di " affermare, emettere o promuovere le CBDC all'interno della giurisdizione degli Stati Uniti o all'estero ". Quindi semaforo rosso per le valute digitali di banca centrale, a partire ovviamente dagli studi in corso presso la Federal Reserve relativamente al dollaro digitale. Va ricordato che le versioni digitali delle monete fiat non sono altro che una nuova forma delle stesse, conservandone tutte le altre caratteristiche. A differenza del contante, però, mancherebbe la caratteristica dell'anonimato. Commentando il fatto sul Sole 24 Ore, Isabella Bufacchi scrive, riferendosi alle CBDC:  " Le CBDC che entreranno in circolazione nei Paesi democratici avranno limiti molto conservativi per scongiurare l'eccessiva riduzione dei depositi bancari e non consentiranno alle banche centrali di poter monitorare e immagaz...

Scorie - A proposito di parassiti

Non vanno d'accordo su molte cose nel cosiddetto campo largo (dove la larghezza indica la misura del socialismo dato dalla somma delle proposte delle parti in causa), ma quando si tratta di tassare pare di sì. E allora, in nome dell'equità, avanti con ana tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze a livello Ue o internazionale. Ovviamente sulle grandi ricchezze. Che però, poi, quando si scrivono i testi legislativi, tanto grandi finiscono per non essere. " Non c'è dubbio che occorra un sistema più equo per quanto riguarda la tassazione. Non possiamo permettere una ricchezza concentrata in mano a pochi e peraltro spesso parassitaria, che viaggia sulle reti e in qualsiasi momento può trasferirsi in ordinamenti nazionali più convenienti. Ecco perché la patrimoniale va fatta a livello globale, o quantomeno europeo. È un problema non solo di equità fiscale, ma di qualità della nostra democrazia ." Parole di Giuseppe Conte, presidente del M5S e già autodefinitosi Avvocat...

Scorie - Non si potranno escludere quelle spese dalla realtà

L'amministrazione Trump chiede (intima?) ai Paesi NATO, soprattutto europei, di portare le spese militari al 5% del Pil, perchè gli Stati Uniti non intendono più farsi carico del grosso dei costi connessi alla sicurezza comune. Si parte da livelli che spesso non arrivano al 40% di tale livello. Per la sola Italia si tratterebbe di spendere ogni anno l'equivalente di circa due attuali manovre di bilancio. Un obiettivo abbastanza irrealistico, anche non entrando nel merito del tipo di spesa. A fronte della presa di posizione statunitense, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha riconosciuto che " l'Europa debba fare di più ." Aggiungendo poi la formula magica che in tanti, non da ultimo a sud delle Alpi, aspettavano da tempo, ossia che proporrà " di attivare la clausola di salvaguardia per gli investimenti nella difesa. " In altri termini, la famosa (famigerata) esclusione delle spese militari dal calcolo del deficit pubblico.  Che ...

Scorie - Non ha neanche inventato nulla

Tra gli argomenti classici utilizzati dai tassatori vi sono il bene da fare ai più deboli e la colpa da dare ad altri per la "necessaria" nuova randellata fiscale. Non ha fatto eccezione il neo presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale, il quale si appresta a tosare ulteriormente i suoi corregionali per far fronte a un buco nella sanità di 200 milioni " a causa dei mancati trasferimenti del fondo sanitario nazionale ". Il tutto, ovviamente, " per salvaguardare il diritto alla salute degli emiliano-romagnoli ". Pare evidentemente che non fosse ipotizzabile la riduzione (nemmeno parziale) di altre voci di spesa, quindi avanti con un aumento dell'addizionale regionale sull'Irpef per i redditi superiori a 28mila euro, per recuperare quei 200 milioni. Ma siccome occorre essere ancora più buoni e incrementare di 150 milioni il fondo per le non autosufficienze, anche in questo caso non si pensa a ridurre altre spese, bensì ad aumentare i ...

Scorie - Social Security Illusion

Commentando i risultati di un sondaggio condotto dalla National Academy of Social Insurance tra la popolazione statunitense in merito alla previdenza sociale, Kathtyn Anne Edwards conclude che la grande maggioranza sarebbe favorevole a un aumento delle tasse pur di preservare le attuali prestazioni. Stando alle attuali stime ufficiali, nel 2035 il Congresso dovrà decidere se ridurre le prestazioni attorno al 20% per calciare avanti il barattolo per altri 75 anni, oppure aumentare le entrate. Pare che le percentuali di favorevoli siano molto elevate non solo per eliminare o aumentare il limite massimo attuale imponibile di 176.100 dollari, ma anche i contributi che sarebbero pagati da tutti. Edwards conclude che gli americani " non vedono i pagamenti alla Social Security come tasse, ma come contribuzioni per ottenere benefici in futuro. " Il problema è che non si tratta di quello, e probabilmente molti non ne sono del tutto consapevoli. Tutto ciò che viene pagato per la Social...

Scorie - Quei nostalgici dell'inclusione che esclude la maggioranza

Come è noto l'evento (non solo) sportivo più seguito negli Stati Uniti è il Super Bowl, sport lievemente mascolino. Le spese per inserire spot televisivi ammontano a paccate di milioni di dollari e il contenuto di questi spot è sempre oggetto di dibattito. Negli anni di wokeismo imperante, la smania di mostrare la propria virtù inclusiva aveva finito per fare infuriare (con associato calo delle vendite) la base di clienti abituali di determinati prodotti, dalle motociclette Harley Davidson alla birra Bud, che per la sua versione light nel 2023 aveva proposto uno spot con protagonista una influencer transgender. La scelta all'epoca era stata ovviamente difesa dai paladini del politivally correct, nonostante i riscontri negativi da parte dei consumatori. E adesso quelle stesse persone deprecano il ritorno al passato proprio di Anheuser-Busch InBev, la società che ha tra i suoi prodotti proprio la birra Bud Light. Beth Kowitt su Bloomberg scrive: " Anheuser-Busch InBev vuole ...

Scorie - Non basta cambiare l'etichetta

Torno sul tema della transizione green ideologicamente talebana che autoimpone maggiori costi per l'energia in diversi Paesi europei, ma lascia molti esponenti delle istituzioni comunitarie ostinatamente convinti che non si possa cambiare nulla, se non il nome, del Green Deal. Ironia della sorte, questo inverno si sta dimostrando finora più freddo e meno ventoso rispetto agli ultimi anni, con due conseguenze: maggiore consumo di energia per riscaldamento e minore produzione eolica nei Paesi del Nord Europa. Calano quindi le scorte e, di conseguenza, non deve stupire troppo che un MWh di gas sul mercato abbia un prezzo attorno al doppio rispetto a un anno fa. Come nota Davide Tabarelli: "Per fortuna, dita incrociate, che tutte le centrali nucleari francesi stanno funzionando a pieno ritmo, altrimenti i problemi per tutta Europa sarebbero ben peggiori. " Come noto, in Italia si abbandonò (sciaguratamente) il nucleare via referendum nel 1987, impauriti dal disastro sovietico...

Scorie - Non sono percezioni, ma constatazioni

A capo di una delle principali reti di distribuzione di auto a livello europeo, Mattia Vanini, vicepresidente di Autotorino, esprime questo parere sullo scarso successo delle auto elettriche in Italia: " Il mercato in Italia è rallentato da infrastrutture di ricarica insufficienti, percezione di costi elevati e incertezza sul valore residuo, determinata dalla scarsa chiarezza del medio periodo. La transizione non può avvenire con uno switch repentino. Oggi l'elettrico fa parte di un mix e per modificarne l'incidenza in modo sostenibile, per economia, società e ambiente, occorrono politiche di lungo termine ." La seconda parte, quella in cui invoca un allungamento dei tempi di transizione, mi pare una frase da vecchio democristiano e mi interessa relativamente. Quanto alla prima parte, non vi è una " percezione di costi elevati ", ma una constatazione. Non è la stessa cosa. Se si trattasse di una percezione potrebbe anche essere qualcosa di non oggettivo, ma ...

Scorie - I paladini della transizione

Come noto, Donald Trump ha nuovamente ritirato gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi per contrastare il cambiamento climatico. Ne è seguito il prevedibile allarme, soprattutto tra coloro per i quali la lotta al cambiamento climatico rappresenta una fonte (a volte l'unica) di reddito. Ecco quindi l'altrettanto prevedibile auspicio che l'Europa vada avanti a testa bassa, nonostante emetta meno delle altre grandi aree del pianeta e stia già da tempo riducendo le emissioni. Secondo Carlo Buontempo, direttore del Copernicus climate change service europeo, " l'Europa è all'avanguardia a livello internazionale sulla politica climatica, sia sul fronte della mitigazione che dell'adattamento. Da questo punto di vista, abbiamo scelto una strada distinta e quasi contrastante rispetto a quella americana e questa leadership va difesa. Al momento non abbiamo segnali di rallentamento della transizione ecologica, ma qui il problema, più che dalla nuova amministrazione ame...

Scorie - I sinistrorsi sono gli stessi a ogni latitudine

Come ho notato qualche tempo fa, una delle cose che sta facendo impazzire i sinistrorsi (non solo) americani è la svolta trumpiana di diversi miliardari della Silicon Valley, considerati fedeli proressisti che avrebbero contrastato il "nemico" Trump, come in gran parte avvenne durante e soprattutto dopo il primo mandato. Ero e resto convinto che questi signori agiscano semplicemente con opportunismo, cercando cioè di avere con l'attuale amministrazione un rapporto che consenta alle loro aziende di (continuare a) prosperare. Dave Lee, opinionista di Bloomberg, è ovviamente tra coloro che stanno impazzendo. A suo parere, " una delle bugie più durature degli ultimi anni è che i conservatori sono censurati in modo scorretto sui social media. L'accusa è che la Silicon Valley, in concerto con i democratici, rimuova sistematicamente o renda non visualizzabili i punti di vista che non condividono dai loro spazi online. " Il che è effettivamente stato lamentato più v...

Scorie - Il denaro non è un database

Elon Musk ha l'abitudine di conguettare in modo compulsivo. E siccome non è privo di disponibilità economiche, per rimediare alla censura sinistrorsa e ultra politically correct di Twitter ha comprato il social network, ridenominandolo X e modificandone le regole. Per i detrattori da sinistra adesso X è una piattaforma per la diffusione di fake news (per i sinmistrorsi le etichette di fake news e disinformazione vanno applicate sostanzialmente a tutto ciò che non è conforme al loro punto di vista) e hate speech. Ma non manca chi si lamenta del fatto che, ancora oggi, X tenda a censurare contenuti, ancorché meno di un tempo. Ma non è di questo che intendo occuparmi, quanto, piuttosto, di un recente cinguettio di Musk in merito al denaro. "Le persone si confondono. A volte pensano che l'economia sia denaro. Ma il denaro è il database per lo scambio di beni e servizi e/o lo spostamento temporale dello scambio di beni e servizi. Il denaro è un database. Il denaro non è un pote...

Scorie - I soldi vanno presi dove sono (versione LA)

Quando ci sono grandi spese pubbliche da finanziare (e qui non entro nel merito del tipo di spesa e sulla opportunità di finanziarla mediante tasse), solitamente si parte additando una categoria che abbia un paio di caratteristiche: gli appartenenti siano relativamente poco numerosi e abbiano grandi risorse a disposizione. Perché, come ama sostenere Maurizio Landini, "i soldi si vanno a prendere dove sono". Proposito che anima anche i piani di chi si dedica a furti e rapine, ma qui si farebbe tutto legalmente, ossia usando la legislazione per giustificare il prelievo forzoso. Non che Landini abbia l'esclusiva, peraltro. Per esempio, a seguito dei devastanti incendi che hanno interessato Los Angeles, producendo danni che qualcuno quantifica in 250 miliardi di dollari, sono già in cantiere proposte per (tar)tassare le compagnie petrolifere.  Le iniziative sono per lo più provenienti da esponenti politici del partito democratico, e ovviamente sono approvate dagli opinionisti...

Scorie - Ce l'hanno fatta?

Recensendo sul domenicale del Sole 24 Ore il libro di memorie di Angela Merkel, Francesca Rigotti scrive, tra le altre cose: " Nelle sue scelte Merkel si ispira, dice di ispirarsi, ai principi che sono intoccabili come lo è la dignità umana (Articolo 1 della Costituzione tedesca). Ne fanno parte la libera costituzione, l'ordine economico sociale di mercato, la tolleranza, la sovranità del popolo, la sicurezza, la libertà. Naturalmente si può obiettare che sono tutte belle parole e basta, e che alcuni concetti sono tra di loro incompatibili quando li si pone in alternativa: gli ultimi due soprattutto, libertà e sicurezza, giacché è noto come facilmente la prima venga immolata sull'altare della seconda, in una gioconda corsa di gara a chi lo fa con maggior zelo, governati o governanti. E anche se sono solo parole, almeno sono belle e condivisibili, certo più che competizione, nazionalismo, sovranismo, prima noi, restringimenti, misure deterrenti e simili. Meglio sentir parla...

Scorie - Realtà biologica e violenza

Se già schiumavano all'indomani della (cocente) sconfitta elettorale, gli opinionisti al soldi di Bloomberg stano letteralmente impazzendo con in primi ordini esecutivi della seconda presidenza di  Trump. Il quale, tra le tante cose, ha affermato che negli Stati Uniti si farà riferimento d'ora in poi alla " realtà biologica del sesso " per definire il genere di appartenenza di una persona. Si tratta di uno schiaffo a uno dei cavalli di battaglia del wokismo militante, nonché uno di quegli argomenti che, pur riguardando una piccolissima percentuale della popolazione, è stato trattato dai sinistrorsi americani come se fosse una questione di vitale importanza. Stupendosi, poi, che l'americano medio abbia invece dimostrato di essere più preoccupato per la perdita di potere d'acquisto subita negli ultimi anni. E confondendo questa sorta di indifferenza come ostilità. Per quanto mi riguarda, e credo di non essere l'unico, ognuno dovrebbe disporre del proprio cor...

Scorie - La semplificazione che (non) verrà

Pochi giorni fa ho commentato le grottesche richieste di semplificazione e sburocratizzazione avanzate da Emmanuel Macron e Olaz Scholz, che non sono due nuovi arrivati e neppure due pesi piuma nella politica europea, contrariamente a quanto potrebbe pensare chi arrivasse oggi da Marte sentendoli parlare. A pochi giorni di distanza è stato il turno della Commissione europea, che in comune con quella che ha (ulteriormente) appesantito l'apparato normativo e gli adempimenti a carico delle imprese ha sia il presidente, sia alcuni commissari.  Queste le parole del vicepresidente con delega alla strategia industriale Stéphane Séjourné: " Non abbiamo intenzione di deregolamentare, né di sopprimere eventuali obiettivi in campo ambientale. Cambiare direzione sarebbe economicamente disastroso, visti gli ingenti investimenti già effettuati. Vogliamo invece cambiare il cammino regolamentare, con il compito di facilitare il raggiungimento dei nostri obiettivi ambientali e correggere la na...

Scorie - La certezza dell'incertezza

Da ormai quasi un decennio è stata introdotta in Italia la cosiddetta "cooperative compliance", ossia una modalità di interazione tra (grandi) aziende e Agenzia delle entrate per consentire alle prime di non avere brutte sorprese in fase di accertamento, e al fisco di conoscere in anticipo quanto gettito arriverà dai soggetti che cooperano. Si tratta di una riduzione di incertezza da entrambe le parti, indubbiamnte ben visto da chi si occupa di fisco a livello professionale, ma che non può che risultare indigetibile per coloro che considerano l'imposizione fiscale una illegittima violazione della proprietà privata. Secondo il neo direttore dell'Agenzia delle entrate, Vincenzo Carbone, lo strumento dovrebbe aiutare a portare investimenti in Italia: " Andremo all'estero e presentare il lavoro che abbiamo svolto sinora e faremo capire ai nuovi potenziali investitori che l'Italia può essere attrattiva anche in termini di certezza del diritto ." In realtà...

Scorie - Riecco il fondo sovrano

Come mi capita di ricordare piuttosto di frequente, le idee balzane non muoiono mai. Al più spariscono per un po', per poi tornare. Ne è un esempio quella del Fondo sovrano italiano, rilanciata da Sestino Giacomoni, parlamentare di lungo corso di Forza Italia, che alle ultime elezioni non è riuscito a (ri)entrare in parlamento ed è quindi stato nominato alla presidenza di CONSAP. " Il Fondo dei Fondi da me ipotizzato per funzionare in modo efficace deve poggiare su due pilastri: gli incentivi fiscali sul modello dei Pir e la garanzia sull'investimento. Il meccanismo che è alla base dei Pir è semplice: se il risparmiatore mantiene i suoi risparmi investiti nell'economia reale del nostro Paese per 5 anni, non pagherà il 26% di tasse sugli eventuali utili. La garanzia sugli investimenti è invece legata alla loro diversificazione e al tempo. Il risparmio ben investito genera interessi sia per chi investe, sia per il sistema Paese. Questi presupposti sono alla base dell...

Scorie - Come riconoscere il giusto valore? Non per legge

Secondo i dati forniti da Istat, l'agricoltura italiana è prima per valore aggiunto in Europa. Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, sostiene però che ora " dobbiamo anche distribuire in maniera diversa questo valore lungo la filiera. A cominciare dal settore cerealicolo, dove siamo indietro nel riconoscere il giusto valore all'agricoltore perché il grano è ancora considerata una commodity e il suo prezzo lo fa la Borsa di Chicago. " I contratti a termine sui prodotti agricoli sono stati i primi strumenti derivati a diffondersi, già nella seconda metà dell'Ottocento. E servivano per gestire l'incertezza connessa all'andamento dei raccolti, consentendo tanto ai compratori quanto ai produttori/venditori di fissare un prezzo a termine. Si può discutere sulla crescente finanziarizzazione dei derivati sulle materie prime (non solo) agricole, ma la distribuzione del valore lungo la filiera non credo dipenda dalla Borsa di Chicago. Né avrebbe senso imporre r...

Scorie - Dove eravate?

Da quando esistono le istituzioni comunitarie, il peso preponderante è sempre stato appannaggio di Francia e Germania. Quanto viene deciso tra Bruxelles e Strasburgo non può quindi essere visto come qualcosa di estraneo da parte dei capi di Stato o di governo di questi due Paesi. Eppure i sempre più claudicanti Emmanuel Macron e Olaf Scholz invocano ora una " enorme semplificazione " della regolamentazione comunitaria, a partire dalle direttive Csddd (Corporate Sustainability Due Diligence Directive) e Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive). Le conseguenze in termini di oneri e appesantimenti amministrativi di questi provvedimenti erano (avrebbero dovuto essere) chiare fin dall'origine. Non a caso a essere favorevoli erano per lo più gli ecotalebani disconnessi dalla realtà e tutte quelle categorie professionali che avrebbero avuto occasioni di business nell'offrire consulenza alle imprese per adempiere a questi obblighi. All'epoca (pochi anni fa) Mac...

Scorie - E chi si stupisce?

Secondo quanto riportato dal quotidiano olandese De Telegraaf, la Commissione europea avrebbe negli anni scorsi finanziato delle ONG che agivano per " promuovere l'agenda green dell'ex commissario Frans Timmermans ". In sostanza, sarebbero state finanziate organizzazioni che facevano attività lobbistica a favore del Green Deal, che fin dall'inizio aveva suscitato numerose e consistenti perplessità in tutti coloro che non avessero il paraocchi dei seguaci di Greta Thunberg (altro fenomeno grottesco a dir poco). Non ho idea di come andrà a finire questa vicenda, ma che la Ue stesse adottando norme autolesionistiche per di più non in grado di incidere significativamente sul cambiamento climatico a livello globale era per me evidente fin dal principio. Sono sempre stato indeciso se, seguendo le leggi fondamentali della stupidità umana di Carlo M. Cipolla, il Green Deal fosse un provvedimento da cretino o da criminale, anche se propenderei più per questa seconda ipotes...

Scorie - Ecco la nuova ricetta: più investimenti pubblici a debito

In un articolo in cui rilanciano l'importanza degli investimenti pubblici, Floriana Cerniglia e Francesco Saraceno sintetizzano i contenuti di un loro studio in merito. " Il leitmotiv del volume è che la politica industriale non può essere ridotta a strumento per consentire ai mercati di funzionare, ad esempio «livellando il terreno di gioco» e riducendo o eliminando le rendite e il potere di mercato (la dottrina che ha prevalso nella Commissione europea in passato); né a favorire la creazione di grandi conglomerati oligopolistici con l'obiettivo di competere sui mercati internazionali; o, ancora, a operare esclusivamente tramite la regolamentazione ." Quindi non basterebbe uno Stato regolatore, che pure in Europa è abbastanza asfissiante. Come dovrebbe essere la politica industriale? " La politica industriale deve essere una strategia multidimensionale che favorisca la trasformazione strutturale e riduca i colli di bottiglia nei settori strategici, facilitando i...

Scorie - Ma quali tagli di spesa sociale?

 Una delle costanti del dibattito politico italiano riguarda la spesa per le varie prestazioni associabili al welfare state. Invariabilmente chi governa rivendica di aver aumentato questa o quella spesa, mentre chi è all'opposizione lancia allarmi su tagli alla spesa. Nessuno tra coloro che chiedono di essere votati si presenta agli elettori dicendo che la spesa per welfare dovrebbe essere ridotta, tanto in rapporto al Pil, quanto in valore assoluto. Sarebbe un suicidio politico, il che mi ha da tempo portato a concludere (amaramente) che quanto affermato oltre un secolo e mezzo fa da Frederic Bastiat sia sempre più vero. E' ampiamente maggioritaria, cioè, l'illusione di tutti di poter vivere alle spalle degli altri. Questo, però, ha come conseguenza che l'offera politica non può che consistere in diverse sfumature di socialismo, ossia in diversi utilizzi della leva fiscale per favorire questo o quel gruppo di interessi, ma sempre spendendo e tassando, ovviamente nell...