Scorie - Sanchez l'assicuratore (con i soldi altrui)


Durante un incontro con i parlamentari del suo partito, il capo del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato tre misure volte a migliorare l'accesso dei giovani alla casa. 

Si va dal triplicare i fondi per l'edilizia abitativa per quelle regioni che si impegnano a fare altrettanto, a un'assicurazione contro il mancato pagamento dell'affitto, oltre a "un aiuto all'affitto con opzione di acquisto di quasi 30.000 euro per sostenere i giovani nel percorso verso la proprietà".

Siccome neanche questi pasti sono gratis, se non per i beneficiari, la generalità dei pagatori di tasse spagnoli pagherà il conto. 

A parte l'aspetto redistributivo, che ha come altra faccia della medaglia la violazione del diritto di proprietà di chi sarà costretto a pagare il conto, questo genere di provvedimenti incentiva anche comportamenti incauti, essendo ridotte le conseguenze a carico di chi agisce.

Prendiamo, per esempio, l'assicurazione contro il mancato pagamento dell'affitto. Se un proprietario è beneficiario di tale assicurazione è più probabile che selezioni con minore attenzione i soggetti a cui concedere il suo immobile in locazione. Lo stesso assicuratore, lo Stato, non fa altro che affogare i costi di questo provvedimento nel calderone della spesa pubblica, senza che sia (facilmente) individuabile da chi poi pagherà il conto, ossia i pagatori di tasse.

Ora, non che sia un'attenuante, ma per lo meno Sanchez è a capo di un partito che si chiama "Socialista", mentre in giro per il mondo politiche del genere sono poste in essere da partiti che osano addirittura definirsi liberali (ahimè).

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