Scorie - Sui tassi dei mutui


Secondo la Fabi, il sindacato dei bancari più influente, le banche non hanno trasferito ai neo mutuatari i ribassi dei tassi di interesse disposti dalla BCE a partire da giugno 2024.

"Le banche hanno di fatto smesso di trasferire alla clientela i benefici derivanti dalla riduzione del costo del denaro, preferendo preservare i margini di profitto", spiegano dalla Fabi. Il tasso annuo effettivo globale (TAEG) resta al 3,61%, con un range compreso tra 3,6 e 3,9 per cento a fronte di 2 punti percentuali di riduzioni effettuati dalla BCE.

"Il differenziale tra tasso Bce e interessi bancari, nei nostri confini, resta superiore a 1,6 punti percentuali, segno che qualcosa si è interrotto nella cinghia di trasmissione della politica monetaria", ammonisce il sindacato.

Con sentenza finale del segretario generale Lando Maria Sileoni, secondo il quale "l'acquisto della casa, soprattutto per i giovani, sembra ormai un miraggio: tassi più alti, accesso difficile, condizioni poco favorevoli".

Che ogni banca cerchi di massimizzare il margine di interesse non dovrebbe essere considerato strano, si tratta pur sempre per la gran parte di società con scopo di lucro.

Ma la conclusione della Fabi è (probabilmente in modo voluto) approssimativa. Da ormai almeno tre lustri è andata aumentando tra i mutuatari la scelta di contratti a tasso fisso, anche perché non è più possibile per le banche inserire penali per il rimborso anticipato. Ciò di fatto conferisce (tecnicamente parlando) al mutuatario una opzione call gratuita. 

Se a questo si aggiungono i tanti anni di tassi molto bassi anche nelle scadenze lunghe, si capisce perché sempre più mutuatari hanno preferito il tasso fisso al variabile. 

E qui sta il punto: i tassi contrattuali dei mutui a tasso fisso non sono determinati prendendo come riferimento il tasso BCE (o l'Euribor, che è comunque un tasso a breve, generalmente 1 o 3 mesi, quindi molto correlato al tasso BCE), bensì un tasso a lunga scadenza, tipicamente il tasso swap a 20 anni.

Ebbene, senza entrare nel merito dei motivi, che richiederebbero un commento a parte, da giugno 2024 a oggi, il tasso swap a 20 anni non è diminuito di 2 punti percentuali come il tasso BCE, ma è aumentato di 10-15 punti base.

Venendo alla conclusione di Sileoni, l'accessibilità della casa per i giovani è certamente un problema, ma una delle cause è l'aumento dei prezzi delle stesse a cui ha contribuito la politica monetaria fortemente espansiva soprattutto degli anni compresi tra il 2014 e il 2022. Ma questo non si sposa bene con il messaggio che si voleva trasmettere, suppongo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Scorie - L'interesse nazionale particolare

Scorie - Sperando che sia l'orgoglio

Scorie - Ritornare a Keynes? No, grazie