Post

Visualizzazione dei post da 2022

Scorie - L'ostinata illusione del moto perpetuo a mezzo deficit

Per i keynesiani peninsulari il deficit non è mai abbastanza. L'ennesima conferma viene da un articolo di Gustavo Piga in cui la bozza di legge di bilancio è criticata in quanto restrittiva, nonostante 21 miliardi di nuovo deficit previsto per il 2023.  Secondo Piga, " analisti non keynesiani hanno confermato che la manovra per il 2023 si conferma essere "molto" restrittiva. Hanno, al contempo, lodato questo atteggiamento prudenziale del governo Meloni. Mentre è rinfrancante finalmente prendere atto che si è trovato un accordo tra economisti sul fatto che una manovra è da definirsi restrittiva per l'economia nel momento in cui taglia il rapporto deficit/Pil alzando le tasse e riducendo le spese della Pubblica amministrazione (cosa che era già avvenuta in maniera quantitativamente clamorosa con il governo Draghi, ma che non era stata fatta risaltare), non si può che rimanere basiti di fronte alla contemporanea tesi degli stessi colleghi che ciò sia utile e benefic

Scorie - Quella garanzia ha un costo

In Italia vi è una folta schiera di persone che individuano nella Cassa Depositi e Prestiti il veicolo ideale per raggiungere le loro finalità, per lo più stataliste, di promuovere investimenti in cui siano socializzati i rischi senza gravare, formalmente, sul debito pubblico. Alcune proposte sono più elaborate di altre, ma la sostanza non cambia mai molto. Da ultimo, Luigi Sbarra e Riccardo Colombani della Cisl hanno rilanciato l'idea di mobilitare i famosi miliardi degli italiani fermi sui conti correnti bancari. Partendo dal presupposto che occorra " costruire un solido Patto sociale, fondato su inclusione, sostenibilità e partecipazione", formula supercazzolesca tipica del linguaggio sindacalese, Sbarra e Colombani propongono di "costituire un Fondo di investimento nell'economia reale alimentato dal risparmio degli italiani. Risparmio che verrebbe tutelato da una garanzia statale integrale su di un ammontare massimo (per evitare speculazioni) a una certa scad

Scorie - I conti di ITA prendono il volo (nel budget)

Nella mai finita storia di Alitalia e delle sue innumerevoli reincarnazioni (particolarmente onerose per i pagatori di tasse), un nuovo Dpcm prevede la possibilità per il Tesoro di scendere in minoranza.  Restano peraltro le formule riconducibili a supercazzole, come avere un socio industriale mantenendo il controllo della governance. Un assetto per il quale poi non ci si deve stupire se i supposti pretendenti a entrare in società con il Tesoro prendono tempo, che equivale a pagare poi meno la partecipazione, dato che la compagnia continua inesorabilmente a bruciare cassa. Per questo sono esilaranti (se così si vuol dire) le parole dell'amministratore delegato Fabio Lazzerini, secondo il quale " per la prima volta negli ultimi venti anni nel budget della compagnia i ricavi superano i costi ". Il problema è che il budget è un documento previsionale, e le cose ex post potrebbero andare peggio del previsto. La storia di Alitalia suggerisce che questa evenienza non sia del tu

Scorie - Non si risolve il problema con l'organismo etico

Dove si esercita potere politico e si può decidere su faccende con impatti economici significativi facendone ricadere le conseguenze (i costi) su altre persone, è inevitabile che vi sia corruzione. Non deve quindi stupire ciò che sta emergendo in questi giorni in merito al cosiddetto Qatargate. A me non stupiscono neppure le reazioni, ancorché non condivisibili. Si va dalla difesa dell'istituzione considerando i presunti colpevoli come pecore nere in mezzo a un gregge di pecore immacolate, a invocare l'istituzione di organismi a controllo dell'etica, che francamente aumenterebbero i costi senza risolvere il problema. Una proposta del genere viene, per esempio, sponsorizzata dalla ministra tedesca con delega su Europa e Clima, Anna Lührmann, che auspica la creazione di un " organismo etico europeo " che " potrà aumentare la trasparenza per l'integrità della nostra istituzione ". In teoria anche uno dei veicoli che pare siano stati utilizzati dalle per

Scorie - E' sempre redistribuzione

Nel consueto editoriale domenicale sul Sole 24 Ore, Sergio Fabbrini ribadisce per l'ennesima volta che l'Unione europea dovrebbe dotarsi di una autonoma capacità fiscale. Ovviamente non specifica che si tratterebbe di caricare ulteriori oneri sui pagatori di tasse continentali presenti e futuri, come sempre accade quando c'è redistribuzione a mezzo di politiche fiscali. A leggere certi passaggi, pare fino che l'Ue possa creare ricchezza reale dal nulla. Fabbrini parte parlando delle crisi che l'Ue ha attraversato nell'ultimo decennio, sostenendo che le stesse " non sono tutte uguali. Vi sono crisi (le più comuni) che consistono nella messa in discussione di un equilibrio di forze all'interno di una struttura (che rimane invariata) di politica pubblica o di sviluppo economico. Vi sono crisi (le più rare) che consistono, invece, nella messa in discussione di quella doppia struttura. Chiamo le prime come crisi "distributive" (o redistributive), l

Scorie - Nessuno dei due fa venire alla mente Stachanov

Cgil e Uil hanno indetto una mobilitazione contro la legge di bilancio. Rispondendo a una critica di Matteo Salvini che ha definito lo sciopero generale del 16 dicembre immotivato e ideologico, il capo della Cgil, Maurizio Landini, ha detto: " Non avendo forse mai lavorato Salvini non ha mai avuto il problema di scioperare ." Mi sembra che qui il bue stia dando del cornuto all'asino. Non tanto perché Salvini abbia alle spalle una intensa attività lavorativa, al di fuori della politica; quanto perché lo stesso Landini, se si esclude l'attività di sindacalista a tempo pieno, che sostanzialmente è politica, ha un curriculum lavorativo abbastanza scarno. Leggendo Wikipedia (i cui contributori hanno un approccio, per così dire, friendly con le persone sinistrorse e neppure troppo velatamente ostile con chi non lo è), si apprende che Landini è stato apprendista saldatore, quindi poco dopo delegato sindacale (quando ancora uno lavora, seppure dedicando un numero più o meno c

Scorie - Solito vittimismo straccione

Dopo anni di politiche monetarie ultraespansive, le banche centrali stanno rincorrendo i prezzi al consumo, in crescita oltre il 10% su base annua, contro un obiettivo (peraltro arbitrario) del 2%, che a parere dei banchieri centrali corrisponderebbe alla stabilità dei prezzi. Dopo l'ultimo rialzo effettuato dalla BCE (50 punti base, per totali 250 punti da luglio), i tassi di interesse reali sono ancora abbondantemente negativi se si considera l'inflazione dei prezzi al consumo corrente, e restano negativi anche in base alle aspettative implicite nelle quotazioni degli inflation swap, su ogni orizzonte temporale.   Non deve stupire, quindi, l'annuncio di ulteriori rialzi nei prossimi mesi, oltre all'avvio, a marzo, di una pur timida riduzione delle dimensioni del portafoglio titoli. Eppure a sud delle Alpi si è registrata la (solita) reazione da vittimismo straccione, dato che all'annuncio i rendimenti dei titoli di Stato sono aumentati e lo spread verso i Bund ted

Scorie - Ma quale BTP autarchico...

Se c'è un terreno sul quale i vecchi alleati di governo M5S e Lega avevano affinità è nelle demenziali proposte di finanza pubblica. Un esempio può essere l'idea (non nuova) rilanciata nei giorni scorsi dal leghista Giulio Centemero di emettere BTP "autarchici", ossia con una fiscalità di favore riservata ai soli residenti in Italia. Si tratterebbe di una sorta di BTP Italia, quindi con cedola pagata su un capitale rivalutato per l'inflazione dei prezzi al consumo domestica, oltre a un premio finale legato alla rivalutazione del Pil. Per beneficiare delle agevolazioni ficali sarebbe obbligatorio mantenere il titolo fino alla scadenza. Non sto qui a discutere delle problematiche riguardanti la discriminazione nei confronti dei soggetti residenti in altri Paesi Ue, né sul maggior costo, di fatto, per i pagatori di tasse presenti e futuri, bensì della motivazione offerta da Centemero. " Lo scopo è portare i cittadini a investire, basti pensare che sui conti corr

Scorie - Bisognerebbe multare chi fa certe propopste

Non passa giorno che non ci siano notizie a conferma del fatto che la scelta dell'individuo che decide di andare a votare sia tra il male e il peggio. Si prenda questa perla del viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Galeazzo Bignami (Fdi) a proposito della prospettata revisione del codice della strada: " Nell'ambito della revisione del codice della strada che Salvini ha annunciato svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni, perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva, una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata ." Devo dire che ormai non mi stupisco neppure leggendo cose del genere. Si potrebbe osservare che, essendo una questione soggettiva, non è detto che, a parità di reddito (o di ISEE, visto che ormai è utilizzato come

Scorie - Non basterà neanche questo

Come è noto, il presidente turco Erdogan è convinto sostenitore (neofisheriano più o meno consapevolmente) che il modo migliore per ridurre l'inflazione dei prezzi al consumo consista nell'abbassare i tassi di interesse. Il tutto nonostante da anni questa politica monetaria, imposta alla banca centrale a suon di sostituzione dei governatori non sufficientemente zelanti, abbia portato, come prevedibile e previsto, a una continua svalutazione della lira turca (in calo di circa 30 punti percentuali verso il dollaro da inizio 2022) e a un andamento dei prezzi al consumo fuori controllo (l'ultimo dato ufficiale, relativo al mese di novembre, segnala una crescita annua dell'84%). Non deve stupire che, chi può, cerchi di accumulare asset in dollari o altre valute, sbarazzandosi delle lire. Per questo la banca centrale ha già da tempo imposto alle banche di detenere posizioni nette in valute estere non oltre il 20% del patrimonio netto. Un modo (sgangherato) per far confluire v

Scorie - Argomenti fallaci pro e contro il contante

Come spesso accade, le baruffe politiche tra maggioranza e opposizione sono basate su argomentazioni fallaci o non coerenti. Si prenda, ad esempio, il duplice tema dell'innalzamento a 5mila euro della possibilità di pagare in contanti e a 60 euro della soglia al di sotto della quale un esercente non è obbligato ad accettare pagamenti mediante carte di credito o debito. Mi è capitato di leggere, tra le tante, una affermazione da parte di Juri Magrini, assessore del Comune di Rimini alle Attività economiche, il quale sostiene che alzare l'obbligo di accettare pagamento non in contanti a 60 euro "non farà altro che facilitare il passaggio ancora di più sulle piattaforme online, perché ormai tutti utilizziamo gli strumenti tecnologici digitali che negli ultimi due anni hanno avuto una grossissima evoluzione ." A seguire la richiesta di un provvedimento per abbassare le commissioni bancarie a carico degli esercenti per i pagamenti tramite POS, su cui non mi soffermerò. Ora

Scoroie - L'innovativo salto indietro di decenni

Come è noto, all'indomani della sconfitta elettorale alle elezioni dello scorso 25 settembre, il segretario del PD Enrico Letta ha indetto il congresso preannunciando che non si ricandiderà. Al momento i due principali contendenti sono Stefano Bonaccini, al secondo mandato come presidente della Regione Emilia Romagna, ed Elly Schlein, già sua vice alla regione e neo eletta (da esterna) parlamentare nel PD. Stando alle cronache, pare che diversi esponenti di primo piano del partito, da Franceschini a Orlando, da Bettini perfino allo stesso Letta, siano intenzionati a sostenere la candidatura di quest'ultima. La quale riposizionerebbe il partito più a sinistra. La stessa Schlein, nell'ufficializzare la propria candidatura, ha speso parole a difesa del reddito di cittadinanza, detto di volere maggiore redistribuzione e lanciato una sorta di anatema contro il " modello neoliberista che si nutre di diseguaglianze ed è inadeguato al pianeta ." Il tutto per la soddisfazi

Scorie - L'illusione degli incentivi

Intervistato da Repubblica, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso promette nuovi incentivi per auto elettriche e maggiore diffusione delle colonnine di ricarica. Ovviamente le risorse " ci sono ". Il nobile obiettivo è " supportare la riconversione e il consolidamento della filiera nazionale automotive per garantirne la sostenibilità ambientale, così come quella economica e sociale. " Potrebbe diventare il nuovo auspicio espresso dalle aspiranti alla vittoria di Miss Italia, forse davanti perfino alla pace nel mondo. Il tutto in barba al fatto che, allo stato attuale, è assai arduo ipotizzare che la riconversione all'elettrico consentirà di occupare tutte le persone, indotto incluso, che oggi occupa l'automotive. Servirebbero incrementi di volumi di produzione che fanno a pugni con il fatto che la domanda per quelle vetture non è paragonabile a quella per auto con motore a combustione interna. In parte per via dei gusti degli automobilist

Scorie - Serve una nuova agenzia?

Ogni volta, purtroppo spesso, che si verifica una tragedia dovuta a una calamità naturale, in Italia ci sono due reazioni immancabili da parte del mondo politico.  La prima consiste nell'invocare l'intervento dell'Europa, variante del XXI secolo dell'usanza (peraltro ancora diffusa) di invocare l'intervento dello Stato. Una invocazione che non conosce colore politico e che rende a mio parere ancora più debole la posizione dell'Italia nei confronti degli altri Paesi Ue. La seconda reazione consiste nell'invocare l'ennesimo intervento legislativo, l'enesima commissione o agenzia per occuparsi della faccenda. Meglio se a livello europeo. Il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, per esempio, è convinto che la " nascita di un'Agenzia europea per l'emergenza e le ricostruzioni non è più procrastinabile ". Prosegue Biondi: " L'occasione del Pnrr ci consente già qui di immaginare un soggetto giuridico, operativo, che produca co

Scorie - Competizioni socialiste

Non sono mai stato molto d'accordo sul fatto che mal comune sia mezzo gaudio, a maggior ragione in ambito fiscale. E se l'Italia è indubbiamente un inferno fiscale, sia per quantità di tasse, sia per la difficoltà non di rado associata alla determinazione della somma da pagare, non è di grande sollievo sapere che ci sono Paesi a guida socialista che pare stiano cercando di raggiungere i "maestri" del Belpaese. Per esempio la Spagna, dove il governo del socialista Pedro Sanchez non solo intende tassare i cosiddetti extraprofitti delle società energetiche, ma anche introdurre un balzello sui ricavi (margine di interesse e commissioni nette) delle banche. Considerando extra anche l'aumento del margine di interesse dervante dalla fine della politica monetaria di tassi negativi. " I profitti extra non cadono dal cielo, ma escono dalle tasche dei consumatori. E questo governo non permetterà che vadano a beneficio di pochi ", ha detto Sanchez qualche mese fa pr

Scorie - I numeri della macelleria sociale

Non c'è legge di bilancio che non sia accompagnata da lamentele da parte di coloro che non ottengono un beneficio a spese altrui. Paradossalmente, costoro tendono a lamentarsi più dei pagatori di tasse che dovrano accollarsi il conto. Eppure i numeri sono impietosi. Nel 2023 la spesa pubblica raggiungerà quasi 1.200 miliardi, circa il 60% del Pil. Nel 2019 la spesa pubblica arrivò a 870 miliardi, e già erano tanti. Ciò nonostante, si sente parlare di tagli e macelleria sociale e, come dice Giuseppe Conte, " guerra ai poveri ". Sul reddito di cittadinanza, per esempio, a fronte di una minor spesa pari a 700 milioni, su quasi 9 miliardi. E che dire della spending review dei ministeri? Attesi risparmi per 800 milioni, pari allo 0,068% delle spesa delle pubbliche amministrazioni. Peraltro in manovra sono previsti 300 milioni per la copertura degli interventi di competenza dei ministeri in coerenza con gli obiettivi indicati nella manovra di bilancio e un aumento di 400 milion

Scorie - Ma la Cina non era il modello da seguire?

Dopo quasi tre anni di forti restrizioni alla libertà di movimento in nome del contrasto alla diffusione del Covid-19, in diverse aree della Cina si stanno moltiplicando le manifestazioni di protesta. I mezzi di informazione italiani riportano i fatti di cronaca con un atteggiamento comprensivo nei confronti dei manifestanti. Credo sia condivisibile. Tuttavia, non di rado su quelle stesse testate l'atteggiamento era diverso quando qualcuno tentava di manifestare il proprio dissenso nei confronti dei molteplici provvedimenti restrittivi assunti in Italia a suon di DPCM e circolari del ministero della Salute nel biennio 2020-2021. Salvo eccezioni, peraltro minoritarie, non è stata definita allucinante l'affermazione (eravamo a inizio 2022) di Walter Ricciardi, consulente dell'allora ministro della Salute Roberto Speranza, che invitava a seguire il modello cinese: " Bisogna fare come la Cina, tamponare 60 milioni di italiani e isolare gli infetti ." In termini assolu

Scorie - La dimensione conta

Intervenendo a un'assemblea della Confederation of British Industry, la Confindustria britannica, il leader dell'opposizione laburista, Keir Starmer, ha sostenuto che " non è una questione relativa alla dimensione dello Stato, ma cosa fa lo Stato, come supporta le imprese a innovare e crescere ." Pare che Starmer voglia posizionare il partito laburista su posizioni centriste, non dissimili a quelle di Tony Blair. Per inciso, si tratta di parole che avrebbe potuto pronunciare qualsiasi leader conservatore. Non dubito che lo Stato possa fare cose meno dannose di altre, ma certamente non può creare ricchezza. Al più la può redistribuire mediante la leva fiscale e regolatoria. Il che significa che il pasto gratis (o meno costoso) di Tizio sarà pagato da Caio, Sempronio e altri. In tutto questo, oltre a esserci una violazione del principio di non aggressione, c'è il problema tipico di ogni decisione centralizzata: il decisore non ha (né potrebbe avere) una conoscenza c

Scorie - Se la botte è piena, la moglie non può essere ubriaca

Spesso ho l'impressione che molti europeisti a sud delle Alpi vorrebbero la botte piena e la moglie ubriaca. Da una parte vorrero maggiore integrazione fiscale a livello comunitario; dall'altra vorrebbero che fosse mantenuta autonomia decisionale sulla finanza pubblica da parte dei singoli governi nazionali. Prescindendo da considerazioni in merito alla desiderabilità della maggiore integrità fiscale a livello Ue, credo che se i Paesi con i conti pubblici meno sgangherati acconsentiranno un giorno a procedere in tal senso, porranno come condizione un maggior controllo da parte delle istituzioni comunitarie, con poteri di indirizzo vincolanti per i singoli governi, a maggior ragione in presenza di debiti pubblici elevati e superiori alla media degli Stati aderenti. Trovo quindi abbastanza stucchevoli gli articoli come quello di Stafano Micossi sul Sole 24 Ore nel quale l'autore, commentando la proposta della Commissione europea per la revisione del Patto di stabilità e cresc

Scorie - Orgoglio in fumo

Secondo Giorgia Meloni, la manovra di bilancio appena presentata " bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche ". Il che, oltre al fatto di essere stata predisposta in " tempi record " la rende " orgogliosa ". Vari esponenti di governo e maggioranza parlamentare vanno anche sostenendo di aver iniziato a ridurre le tasse. Il che troverebbe riscontro nell'aumento fino a 85mila euro del reddito assoggettabile al regime forfettario del 15% per i titolari di partita Iva, nonché su una riduzione del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi. Credo che sarebbe corretto parlare di riduzione delle tasse solo in una situazione in cui nessun pagatore avesse un aggravio nell'anno successivo, a parità di altre condizioni (su tutte, l'imponibile). Il che, semplicemente, non è vero, come peraltro in tutti i casi precedenti di governi di qualsiasi colore politico intenti a rivendicare riduzioni di tasse. Per esempio, dubito che un fumatore possa d

Scorie - Paternalismo giudiziario

Sul Sole 24 Ore del lunedì, nella sezione Norme e tributi, si trovano sempre notizie interessanti dal mondo della giurisprudenza. Notizie che testimoniano tristemente la massiccia dose di paternalismo che le istituzioni impongono ai cittadini. Per esempio, una recente sentenza della Cassazione sostiene che nel risarcimento dei danni permanenti alla persona vada preferita la rendita vitalizia alla liquidazione di una somma una tantum. Da un punto di vista attuariale, deve esservi indifferenza tra la rendita vitalizia e la liquidazione in un'unica soluzione. Ovviamente chi percepisce la rendita finirebbe per incassare meno in caso di premorienza riepetto alla speranza di vita calcolata al momento dell'erogazione della stessa, mentre la compagnia assicurativa sopporterebbe il rischio di longevità. Rischi invertiti in caso di liquidazione in un'unica soluzione. L'articolo 2057 del Codice civile rimette al giudice la scelta tra rendita e liquidazione in un'unica soluzion

Scorie - Peggio di Liz

In un'intervista al Giornale, Silvio Berlusconi fornisce l'ennesima dimostrazione del perché la riduzione delle tasse che va promettendo da tre decenni non sarà mai realizzata, se non in modo effimero. Ridurre le tasse senza ridurre le spese, per quanto le riduzione delle tasse sia sempre auspicabile, non può funzionare, se non a breve termine e con pesanti ripercussioni successive per gli stessi pagatori di tasse, a maggior ragione in un Paese con una finanza pubblica sgangherata come l'Italia. La riduzione delle tasse deve quindi essere parte di una generale riduzione dell'intervento statale, anche dal lato della spesa. Purtroppo non è così che intende agire chi in Italia va autodefinendosi liberale. Afferma, tra le altre cose, Berlusconi: " Sono perfettamente consapevole del fatto che stiamo attraversando una fase difficile e che quindi è necessario procedere con gradualità e prudenza, senza venir meno ai vincoli di bilancio. Quanto è accaduto nel Regno Unito co

Scorie - Musk non è come Ford e Toyoda

In un articolo su Bloomberg Opinion centrato sullo sviluppo delle energie rinnovabili, David Fickling dedica un passaggio a Elon Musk, scrivendo: " Costruendo Tesla Inc. quando pochi credevano che le auto elettriche fossero economicamente fattibili, è stato un catalizzatore in grado di trasformare l'industria automobilistica globale drasticamente come Henry Ford o Eirji Toyoda ." C'è una enorme differenza tra Musk e Ford o Toyoda. Mentre Ford e Toyoda hanno portato cambiamenti rivoluzionari nel settore auto migliorando le automobili e rendendole più accessibili, soddisfacendo la domanda di mercato, Musk è stato "bravo" nel cavalcare e alimentare l'onda politica della transazione green a suon di imposizioni legislative. Paradossalmente volute da quei democratici che adesso lo detestano in quanto non allineato al wokeismo prevalente nella Silicon Valley. Per anni la sua creatura ha incassato più dollari vendendo diritti di emissione ai concorrenti che macc

Scorie - Il tetto infinito

Mentre da più parti sono ancora considerati un esempio di governo limitato, gli Stati Uniti non lo sono più da decenni. All'inizio del XXI secolo il debito federale era poco superiore alla metà del Pil, mentre ora veleggia attorno al 130% del Pil. Tra democratici e repubblicani cambiano le voci di spesa pubblica che preferiscono aumentare e l'approccio alla tassazione, ma nessuno è veramente contro il big government. Per i repubblicani c'è l'aggravante che, a parole, dicono ancora di esserlo, salvo poi non agire coerentemente. Ne consegue che il tetto al debito pubblico, che deve essere fissato per legge dal Congresso, è raggiunto quasi tutti gli anni. E puntualmente aumentato, anche se si creano tira e molla in caso di maggioranza non uniforme nei due rami del Congresso, come a seguito delle recenti elezioni di Mid term. In tal caso, con l'approssimarsi del raggiungimento del limite, iniziano a essere lanciati allarmi sul default e la chiusura degli uffici pubblici

Scorie - Taxpayer's Skin in the Game

Come è noto, il fisco vanta crediti non riscossi per oltre 1100 miliardi di euro. Per ammissione dello stesso direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, la quasi totalità di quelle cartelle sono inesigibili, in quanto relative a soggetti falliti, nullatenenti o deceduti. Si stima che circa il 5% di quel totale potrebbe essere effettivamente incassato. Per chi considera la tassazione una violazione del principio di non aggressione, è una buona notizia. Non può non irritare, peraltro, la notizia che molti uffici territoriali dell'Agenzia delle entrate proseguano il contenzioso anche in casi in cui la sconfitta è l'esito più probabile. In questi casi l'incasso dell'erario è nullo e l'ufficio deve pagare le spese di giudizio. Spesso si tratta di casistiche per le quali la corte di Cassazione ha assunto orientamenti univoci e consolidati negli anni. Qualunque soggetto che dovesse decidere di affrontare una causa sostenendo gli oneri di una eventuale

Scorie - Previdenza e assistenza: chi paga il conto

Come è noto, la legislazione in materia previdenziale cambia sostanzialmente ogni anno. L'unica costante è rappresentata dal fatto che il sistema a ripartizione (Ponzi) italiano rimane tendenzialmente insolvente, con prospettive miserrime per i futuri pensionati. Tuttavia ciò che non ha un impatto immediato non è considerato un problema, mentre i voti si prendono favorendo gli attuali pensionandi. Un sistema a ripartizione, a prescindere da qualsivoglia considerazione sulla sua legittimità, funziona se il Paese cresce economicamente e demograficamente. In caso contrario devono aumentare i contributi a carico di chi lavora e della fiscalità generale, a parità di benefici per i pensionati. Ma quanto peggiori sono le dinamiche economiche e demografiche, tanto più insostenibili diventano gli oneri a carico di chi paga contributi e tasse. Adesso pare che il nuovo governo voglia consentire il pensionamento con 41 anni di contributi versati e 62 di età. Secondo il segretario confederale d

Scorie - Quale privacy?

Come tutte le principali banche centrali, anche la BCE sta lavorando al progetto di euro digitale. Che, come ho osservato più volte, non sarà altro che un diverso formato della stessa moneta fiat emessa dalla BCE stessa. Nelle intenzioni delle banche centrali, le versioni digitali delle monete fiat dovrebbero agevolare i pagamenti, rendendoli meno onerosi, cercando anche di evitare lo spiazzamento da parte di monete alternative. Non mancano le rassicurazioni circa il mantenimento dell'utilizzo dei contanti, anche se è abbastanza evidente che i sognatori di una cashless society vedano nello sviluppo delle monete digitali di banche centrali un passaggio per arrivare all'azzeramento dell'uso del contante. Il problema, in tal caso, sarebbe tanto semplice quanto grande: la proprietà dei saldi di ogni individuo potrebbe essere in qualsiasi momento aggredita dalle pubbliche autorità. La stessa presidente della BCE, Christine Lagarde, ha ammesso che l'euro digitale " tutel

Scorie - Quanto costa quella bandiera

Se c'è una storia che (purtroppo) non fiisce mai, anche quando sembrerebbe, è quella della ex Alitalia. Come ampiamente annunciato durante la campagna elettorale, la nuova maggioranza ha deciso di rimescolare le carte, al grido di "L'Italia non può non avere una compagnia di bandiera". E pazienza se per quella bandiera i pagatori di tasse stanno da decenni pagando miliardi a fondo perduto. Inun articolo pubblicato sul Sole 24 Ore Giovanni Fiori, Commissario vecchia Alitalia nonché Professore di Economia Aziendale alla Luiss, sostiene che rimettere in gioco Msc-Lufthansa è una buona idea. In effetti l'offerta precedentemente esclusa aveva il vantaggio di prevedere una quota dell'80% per i nuovi partner, e il governo Draghi preferì mantenere il 49%. Tuttavia le argomentazioni di Fiori mi sembrano discutibili. Partendo dalla domanda classica: " Ma l'Italia ha bisogno o no di una compagnia di bandiera? Molti pensano di no, e credono che in sua assenza gli

Scorie - Ennesima variazione sul tema del debito comune

Se esistesse un premio Nobel per le proposte di europeizzazione dell'emissione di debito pubblico, gli accademici italiani sarebbero favoriti, quanto meno per la enorme produzione. Massimo Amato e Carlo Favero dell'Università Bocconi avanzano la loro versione della Agenzia europea del debito La premessa è quella classica: " Le crisi in atto comportano la necessità di grandi investimenti strutturali in campo energetico, per combattere l'emergenza climatica e per ottenere l'indipendenza energetica, nonché un incremento della capacità di difesa. Non sono impegni compatibili con l'austerità, ma richiedono l'intervento del settore pubblico, a livello dei singoli Stati e di una strategia europea ." Ma sui mercati l'andamento dei tassi di interesse richiesti ad alcuni Paesi in particolare è erratico e non pienamente giustificato. E' quindi " fondamentale che la politica monetaria e la politica fiscale possano agire senza che il loro meccanismo di

Scorie - Piccoli grandi drammi

I risultati elettorali e le successive scelte per l'attribuzione di posti di governo e sottogoverno creano sempre piccoli grandi drammi personali. Anche questa volta non fa eccezzione. Prendiamo, per esempio, la ormai ex forzista Valentina Aprea, che ha deciso di uscire dal partito non avendo ottenuto un posto nel nuovo governo, neppure come sottosegretario. Costei ha dichiarato: "Il mio lavoro lo avrei continuato a fare per Forza Italia. Io ho curato tante leggi, ho lavorato tanto e ora mi sembrava mio dovere portare a compimento quel percorso. Ritengo che fosse una grande opportunità anche per il mio partito, per questo ripeto, mi sento ferita ." In pratica pare di quei ragazzini che se ne vanno portandosi il pallone perché non ottengono il posto in squadra preferito. Con una differenza notevole: non mi risulta che Aprea abbia alcun pallone. In pratica, nessua ambizione personale, ma puro spirito di servizio per consentire al suo ex partito, che peraltro alle elezioni h

Scorie - Paese che vai, promesse elettorali che trovi

Sono tornato in Nepal dopo due anni di sosta forzata causa restrizioni anti Covid. Anche da quelle parti si terranno tra poche settimane le elezioni politiche anticipate. A contendersi il potere sono diverse viarianti di partiti comunisti, tra i quali c'è chi non si vergogna a definirsi maoista. Gente che ha detenuto a fasi alterne il potere da quando, nel 2008, il Paese è divenuto una repubblica. I risultati sono per ora poco confortanti, come peraltro accade solitamente nei regimi socialisti. L'aspetto più evidente è stato uno spostamento dell'area di influenza dall'India alla Cina, che da anni sta portando avanti la strategia Belt and Road utilizzata in altri Paesi dell'area e in Africa. I cinesi costruiscono infrastrutture e, di fatto acquisiscono pezzi di Paese, dato che i debitori non hanno di che pagare le infrastrutture stesse. Leggendo i punti programmatici di uno dei partiti comunisti non ho potuto fare a meno di constatare quanto siano distanti dalla real

Scorie - La difesa non è convincente

Qualche giorno fa ho commentato la notizia dell'assegnazione del premio Nobel per l'economia a Ben Bernanke, assieme a Douglas Diamond e Philip Dybvig. A differenza dei due covincitori, Bernanke ha avuto una lunga parentesi fuori dal mondo accademico, durante il quale è stato banchiere centrale.  Tra il 2006 e il 2014 ha presieduto la Federal Reserve e a lui si devono i salvataggi delle banche dopo il default di Lehman Brothers, nonché l'introduzione del Quantitative easing, che da politica non convenzionale è diventata strumento convenzionale per le banche centrali. L'espansione del bilancio della Fed ha tamponato la crisi, ponendo però le basi per quella successiva, via rigonfiamento dei prezzi degli asset finanziari e immobiliari. Ma Bernanke ha dei difensori rispetto a questa accusa. Tyler Cowen, per esempio, lo assolve con formula piena, dato che l'inflazione dei prezzi al consumo durante la presidenza Bernanke è stata in media attorno al 2% annuo e spesso ben

Scorie - Sudditanza fiscale

Che va sostenendo che "Lo Stato siamo noi" nega che, nel rapporto tra Stato e individuo, quest'ultimo sia volente o nolente suddito del primo. Tuttavia è spesso la giurisprudenza a fornire elementi che sostengono il contrario. La Corte di Cassazione ha per esempio stabilito in una recente sentenza (Sezioni unite civili n. 29682) che un evasore fiscale debba risarcire l'amministrazione finanziaria non già pagando il tributo evaso e gli interessi di mora, ma anche una somma a titolo di risarcimento del danno dovuto a un pregiudizio ulteriore impossibile da ristorare con gli strumenti della riscossione coattiva. Come esempio, la Cassazione cita il caso di una forte inflazione, che ha effetti sul valore reale del credito vantato dal fisco. Posto che l'inflazione non origina dal comportamento dell'evasore fiscale (e anzi tende a beneficiare lo Stato con il fenomeno di fiscal drag), quando è l'amministrazione fiscale a perdere in giudizio non c'è una stessa

Scorie - Per rispettare il denaro del contribuente bisogna lasciarlo nelle sue tasche

Quando si affronta il tema dell'equità di un sistema fiscale, credo che il primo e fondamentale argomento per un libertario sia di tipo etico. La tassazione rappresenta una violazione del principio di non aggressione e, in quanto tale, è illegittima. Esistono anche motivazioni di tipo economico, ma a mio parere sono meno potenti, in quanto possono lasciare aperta la porta a una forma di tassazione diversa da quella oggetto di discussione. Ho fatto questa premessa perché ogni volta che leggo un articolo sul sistema fiscale italiano in cui vi sono anche elementi di critica condivisibili, alla fine si arriva sempre a proporre soluzioni per una diversa tassazione, negando (esplicitamente o implicitamente) l'illegittimità della stessa. Ben inteso, non mi illudo di riuscire a vivere in vita mia in un sistema fiscale assente, ma ciò non mi distoglie dal considerare la tassazione illegittima in quanto violazione del principio di non aggressione. Scrive, per esempio, Gian Emilio Osculat