Scorie - Sudditanza fiscale
Che va sostenendo che "Lo Stato siamo noi" nega che, nel rapporto tra Stato e individuo, quest'ultimo sia volente o nolente suddito del primo.
Tuttavia è spesso la giurisprudenza a fornire elementi che sostengono il contrario. La Corte di Cassazione ha per esempio stabilito in una recente sentenza (Sezioni unite civili n. 29682) che un evasore fiscale debba risarcire l'amministrazione finanziaria non già pagando il tributo evaso e gli interessi di mora, ma anche una somma a titolo di risarcimento del danno dovuto a un pregiudizio ulteriore impossibile da ristorare con gli strumenti della riscossione coattiva.
Come esempio, la Cassazione cita il caso di una forte inflazione, che ha effetti sul valore reale del credito vantato dal fisco.
Posto che l'inflazione non origina dal comportamento dell'evasore fiscale (e anzi tende a beneficiare lo Stato con il fenomeno di fiscal drag), quando è l'amministrazione fiscale a perdere in giudizio non c'è una stessa tutela per il pagatore di tasse che aveva versato una somma pretesa dal fisco facendo poi ricorso e ottenendo ragione.
Quando si crea una asimmetria di questo genere, in sostanza si pone un soggetto in una posizione subordinata rispetto alla controparte. Come nel caso di un suddito verso il suo sovrano.
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