Scorie - Quel signore è alla canna del gas
Qualche giorno fa ho commentato la (pessima) situazione fiscale della Francia, che l'8 settembre potrebbe vedere l'ennesima caduta di un governo degli ultimi anni.
Dimostrando di essere sempre più traballante, il primo ministro Francois Bayrou, è arrivato perfino ad accusare l'Italia di dumping fiscale.
Nella sua proposta di legge di bilancio per il 2026 non si risparmia il randello fiscale per i ricchi, ma questo non è ritenuto sufficiente dalla componente socialista del suo governo (nella sostanza sono tutti socialisti, ma formalmente un solo partito si definisce tale). Temendo esodi da parte di chi vorrebbe evitare tali nuove randellate fiscali, Bayrou ha detto:
"L'Italia sta facendo una politica di dumping fiscale", riferendosi alla tassa fissa introdotta dal governo Renzi per chi si trasferisce in Italia o rimpatria dopo aver trascorso un periodo all'estero.
Bayrou lamanta "una specie di nomadismo fiscale" in cui "ognuno si trasferisce dove è più conveniente".
Posto che chi se lo poteva permettere si è sempre trasferito dove poteva pagare meno tasse, perché, con buona pace di chi deve coprire una spesa pubblica che supera il 57% del Pil e del fu Tommaso Padoa Schioppa, le tasse non sono una cosa bellissima, bisogna essere politicamente alla canna del gas per accusare di dumping fiscale un Paese che tassa ben sopra la media dei Paesi europei (e non solo).
Ennesima conferma che da quel versante delle Alpi si riesce a trovare perfino qualcosa di peggio che da quello sudorientale.
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