Scorie - Sempre più (al) verde

Nel mese di agosto le immatricolazioni di automobili sono state il 27,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2020.

Ovviamente i fattori che hanno inciso su questo dato sono diversi. Certamente c'è un effetto base, dato dal fatto che nel 2020 il terzo trimestre in generale è stato quello del forte rimbalzo dopo il lockdown. Va poi considerato che le carenze id alcuni componenti stano rallentando la produzione e, di conseguenza, le consegne.

Ma un aspetto non secondario è rappresentato dalla droga degli incentivi, che era copiosa in agosto 2020, mentre quest'anno è andata esaurendosi.

Ecco quindi che Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia (filiera automotive), ritiene "fondamentale accogliere in tempi rapidi la richiesta di estendere le tempistiche entro le quali i venditori sono tenuti a confermare l'operazione di vendita dei veicoli incentivati, così come quella di rifinanziare il fondo per l'acquisto di autovetture con emissioni di CO2 da 0 a 60 g/km."

In sostanza, si chiede di continuare a drogare il la domanda, per cercare di recuperare i livelli di immatricolazioni pre-Covid. Il problema, come ho più volte segnalato, è che la creazione di una domanda artificiale, di cui tra l'altro si chiede la continua espansione, non è un pasto gratis.

Rifinanziare il fondo per gli incentivi significa porre a carico della cosiddetta fiscalità generale (ossia i pagatori di tasse) una parte anche consistente del prezzo di acquisto di vetture "green" (gli ecoincentivi appena esauriti arrivavano anche al 40%), che finora (e non si sa ancora per quanto) non possono avere un mercato di massa, perché i potenziali clienti dovrebbero potere (ed evidentemente non sempre possono) e volere pagare di più per avere un'auto che dà meno rispetto a un veicolo con motore a combustione interna.

Il che significa che, anche non avendo problemi di budget, se uno non è Gretathunbergizzato non compra, come auto da uso quotidiano, una vettura elettrica.

Non dubito che il fondo sarà rifinanziato, comunque. Avremo un futuro più verde, ma saremo più al verde.


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