Scorie - Se pensassero solo a loro stessi...
Come ogni socialista, Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione e responsabile Ambiente, è convinto che il futuro sia elettrico. Nel senso che tutto ciò che si sposta, soprattutto le automobili, dovrà essere alimentato a batterie. E pazienza se per raggiungere lo scopo serva "un percorso" che, assieme ai motori a combustione interna, spazzerà altri pezzi di libertà e mercato.
Perché è "chiaro che dobbiamo cambiare approccio. Anche dal punto di vista sociale e del supporto sociale che dobbiamo fornire. Perché bisogna sapere che a quel traguardo devono arrivare tutti. Nessuno può essere lasciato indietro. Serve un nuovo contratto sociale."
Ovviamente le clausole contrattuali sono scritte dalla Commissione e dagli Stati membri, mentre a cittadini e imprese non resta che adeguarsi, volenti o nolenti. Non ci si deve stupire, poi, se si scatena la corsa alla ricerca di una rendita e di posizioni in cui si sia beneficiari netti e non pagatori netti. Ovviamente a spese degli altri, in una sorta di "mors tua vita mea" non di rado accompagnato da dosi massicce di ipocrisia ambientalmente corretta.
Sarà ridotta la quantità di quote di emissione, ma per Timmermans il prezzo "lo stabilirà il mercato. Posso prevedere che il prezzo salirà, ma non con rapidità, passo dopo passo. Progressivamente per dare la possibilità a tutti di adattarsi."
Strano mercato quello in cui lo Stato può modificare regole e offerta a seconda di come ritiene debba comportarsi il prezzo.
Ovviamente c'è il rischio di delocalizzazioni verso Paesi con legislazioni meno rigide. Ma Timmermans ha la soluzione:
"Stiamo lavorando a un meccanismo. Ma tutto sarà fatto nel pieno rispetto delle regole norme fissate dal Wto."
Con ogni probabilità si tasseranno le importazioni di beni soggetti a regole meno stringenti.
Quanto alle case automobilistiche:
"Quando incontro i costruttori, tutti i costruttori europei e non, mi rendo conto che hanno capito. Loro stessi pensano che a partire dal 2035 costruiranno solo macchine elettriche o a idrogeno. Già oggi usare una macchina elettrica costa meno di quella a combustione. Costa di più comprarla. Ma dal 2027 inizierà a non essere più così. Certo, noi dobbiamo fare in modo che ci siano le infrastrutture. Il punto è sempre lo stesso: abbattere le emissioni dei trasporti del 90 per cento entro il 2050."
I costruttori hanno capito che devono cercare di essere beneficiari netti. Quindi chiedono incentivi per cercare di rendere profittevole un prodotto che, a oggi, non ha un mercato di massa come quello delle auto con motore a combustione interna.
Dicono si tratti di una rivoluzione industriale. Il fatto è che questa "rivoluzione" è fondata sull'uso di mezzi politici, non economici. Non che in passato questo elemento fosse del tutto assente, ma non credo in modo comparabile a quanto sta avvenendo ora.
Il sogno è sempre più il governo rossoverde:
"Il "rosso" non ce la fa senza il "verde" e il "verde" non ce la fa senza il "rosso". I nostri nonni hanno vissuto il socialismo per i figli, per le future generazioni. Noi non possiamo pensare solo a noi stessi."
Purtroppo pensano agli altri, volendo imporre a tutti quello che loro ritengono giusto. Come i nonni. Si fa fatica a essere ottimisti.
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