Scorie - In Italia c'è già il bipartitismo

Di recente i giornali intervistano più del solito il direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini. Il quale, affrontando il tema del reperire risorse da utilizzare a favore delle nuove generazioni, ha affermato:

"Abbiamo una grande risorsa che potrebbe essere utile a tutti noi. Mi riferisco alla montagna di evasione fiscale che se recuperata potrebbe essere messa a disposizione di un progetto comune e per far ripartire il motore del Paese, perché con poca benzina non si può andare lontano."

Posto che la formula "progetto comune e per far ripartire il motore del Paese" può voler dire tutto e il suo contrario, supporre che le entrate dello Stato siano "poca benzina" a me pare del tutto scollegato dalla realtà.

Parliamo, infatti, di una somma che, nel 2021, è prevista superiore agli 828 miliardi di euro, pari a 43 punti di Pil. 

E' vero che da anni esiste la stima di 110 miliardi di tasse e contributi evasi, stima peraltro sempre pari allo stesso importo nonostante i recuperi effettuati di anno in anno.

E' altrettanto vero, tuttavia, che entrate per 43 punti di Pil non mi sembrano proprio un serbatoio in riserva. Ci sono Paesi in cui lo Stato si accontenta della metà di risorse (sempre peraltro estorte ai legittimi proprietari) in rapporto al Pil e in cui il tenore di vita è superiore a quello che si registra in media a sud delle Alpi. E' evidente che in quei Paesi lo Stato spende meglio e, soprattutto, meno.

Ma se si parte dal presupposto che entrate pari a 43 punti di Pil siano insufficienti, credo si debba avere un motivo in più per dubitare delle formule che vorrebbero legare la riduzione della tassazione al recupero di evasione.

Al contrario, è molto più verosimile che il recupero della leggendaria evasione costituirebbe altrettanta e ulteriore spesa pubblica. Confermando la rincorsa delle entrate a spese mai messe realmente in discussione per una loro riduzione.

L'amara conclusione resta che in Italia prevalgono due partiti, a prescindere dalle etichette: quello di chi vuole spendere e tassare, e quello di chi vuole spendere e stampare.