Scorie - Coglions

Temendo che colui che nel 2018, all'inizio del governo gialloverde, si autodefinì "avvocato del popolo" intenda marginalizzarlo, Beppe Grillo ha tenuto due sermoni presso i gruppi parlamentari del M5S.

Il Garante si è lamentato dell'atteggiamento e delle mosse di Giuseppe Conte, arrivando a dire: "sono il garante, mica un coglione".

In merito alla rivisitazione dello statuto, Grillo ha detto: "gli ho dato il vecchio Statuto e lo ha trasformato in qualcosa di completamente diverso, non una evoluzione ma una roba da avvocati."

Non so cosa si aspettasse, nel senso che se chiedi a un avvocato di riscrivere uno statuto, ben difficilmente ne uscirà un documento senza traccia di legalese. Che a volte può anche essere eccessivo e risultare indigesto ai non giuristi, ma che solitamente serve per dare solidità legale al volere di chi lo fa scrivere.

Il problema è che Grillo lo ha fatto (ri)scrivere a un avvocato che, al tempo stesso, ha qualche interesse molto probabilmente non perfettamente allineato ai suoi.

Credo non si possa escludere che se una cosa del genere l'avesse fatta un altro, Grillo gli avrebbe dato proprio del coglione.

E forse saranno le vicende personal-familiari degli ultimi mesi, forse saranno i primi caldi estivi, ma il Garante potrebbe non essere perfettamente lucido, essendo arrivato a definire Luigi Di Maio "forse il miglior ministro degli Esteri di sempre".

Insomma…

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