Scorie - Ci mancava pure la TASP

In tempi di dibattito sulla riforma fiscale, il PD, oltre a rilanciare la proposta di Enrico Letta di inasprire l'imposta di successione sui patrimoni oltre i 5 milioni con la quale finanziare una "dote" di 10mila euro per i diciottenni, ripresenta l'imposta sul reddito d'impresa (IRI) e lancia anche la "tassazione agevolata del secondo percettore di reddito in famiglia (TASP), con l'obiettivo di aumentare l'offerta di lavoro, dare impulso all'occupazione femminile, fare emergere il lavoro nero e favorire il ritorno nel mondo del lavoro dopo il congedo di maternità obbligatorio.

Nelle intenzioni del PD, la proposta "destina l'attuale detrazione per coniuge a carico a favore del secondo percettore in famiglia per i primi 3 anni di attività lavorativa (con un tetto ISEE di 40 mila euro) e trasforma, per le famiglie con ISEE fino a 30 mila euro, le detrazioni in crediti d'imposta IRPEF. Si prevede inoltre il riconoscimento di un credito d'imposta alle lavoratrici che rientrino dopo il periodo di astensione obbligatoria per maternità fruibile fino al terzo anno di vita del bambino e incentivi alle famiglie aventi diritto al Reddito di cittadinanza per favorire l'offerta di lavoro del secondo percettore."

Il tutto unito all'introduzione della funzione continua alla tedesca per il calcolo dell'aliquota media da applicare al reddito imponibile IRPEF.

Non so quali concreti benefici potrebbe portare questa TASP, ma sento di poter affermare che non agevolerà il calcolo dell'imponibile e dell'imposta da parte dei potenziali beneficiari. 

I quali, probabilmente finiranno per spendere di consulenza fiscale quello che risparmieranno di IRPEF.

Alla faccia della agevolazione e giusto per dare concretezza ai propositi di semplificazione sbandierati un giorno sì e l'altro pure.

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