Scorie - Folgorazione ecologica a spese altrui
Come è noto, quando si parla di automobili ormai non si parla d'altro che di elettrificazione. Intervenendo all'Automotive Business Summit del Sole 24 Ore, l'amministratore delegato di Volkswagen Italia, Massimo Nordio, ha dichiarato:
"Al traguardo bisogna arrivare tutti insieme e, per questo, è fondamentale che tutti gli attori di questa trasformazione in corso nel mondo dell'auto facciano squadra. Istituzioni, stakeholders, associazioni consumatori devono lavorare insieme, suonare la stessa sinfonia con la stessa tonalità."
Aggiungendo poi che "serve anche chiarezza di comunicazione. Oggi in Italia la gente è divisa in due gruppi: quelli molto affascinati dalla trasformazione elettrica ma non hanno informazioni e quelli già decisi a passare all'elettrico, ma spaventati dalle fake news."
Ho già notato più volte che la folgorazione (mai termine fu più appropriato) dei produttori di auto per l'elettrificazione non è un processo spontaneo, ma indotto dal tentativo di orientare le aziende in base al vento scelto dal ceto politico. Il quale, non è un mistero che ormai ritenga necessario, per il bene del pianeta, passare il più rapidamente possibile dai motori a combustione interna a quelli elettrici.
Purtroppo a oggi ci sono alcuni problemi, che rendono le auto elettriche inadatte a essere un prodotto da mercato di massa, sia per gli eccessivi tempi di ricarica, sia per i prezzi di vendita necessari per non operare in forte perdita. Prezzi fuori portata dell'automobilista medio, nonostante gli incentivi generosi istituiti da diversi governi, ovviamente a carico dei pagatori di tasse presenti e futuri.
Altrettanto ovviamente, i nodi di un mercato incentivato sono destinati a venire al pettine quando si cerca di passare dalla nicchia alla massa.
Con la sinfonia e la tonalità di cui parla Nordio, oggi il pagatore di tasse, suo malgrado, sostiene l'onere necessario per incentivare l'acquisto di auto elettriche da parte di persone che, magari, si trovano pure in condizioni economiche migliori delle sue.
Con Nordio concordo sul fatto che sia necessaria "chiarezza di comunicazione". Non so quali siano a suo parere le fake news che spaventano una parte della gente, ma a me pare che tutto manchi tranne l'informazione martellante ed ecologicamente corretta sulla ineluttabilità e desiderabilità di viaggiare tutti quanti con mezzi elettrici.
Per inciso, tuttavia, segnalo che, per quanto magari minoritario, esiste anche un gruppo che non è disinformato, e tuttavia non ha alcun entusiasmo all'idea di guidare una macchina elettrica. Io, per esempio, ne faccio parte.
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