Scorie - Promesse vacue
Come è noto, l'INPS eroga prestazioni pensionistiche e anche assistenziali attingendo non solo ai contributi versati da lavoratori e aziende, ma anche dalla cosiddetta fiscalità generale. Nonostante diverse modifiche legislative a partire dagli anni Novanta, le prospettive a lungo termine sono abbastanza fosche, se non ci si affida a ipotesi di crescita media del Pil da libro dei sogni, data la perdurante fase di declino dell'Italia.
Ciò nonostante, in molti pensano di introdurre nuove agevolazioni, che finiscono per aggravare le prospettive, soprattutto perché non sono accompagnate da proposte per analoghe riduzioni di altre voci di spesa.
Il presidente dell'INPS, Pasquale Tridico, suggerisce una agevolazione a favore dei giovani:
"Riscatto gratuito della laurea per valorizzarla a fini pensionistici e copertura figurativa dei contributi per incentivare lo studio e la formazione. Le faccio un esempio: se durante la pandemia un ragazzo ha perso il lavoro ma si è riqualificato, io dico che è giusto che quell'anno possa essere contato attraverso la copertura figurativa dei contributi."
In pratica, tutti gli anni di formazione dall'inizio dell'università in poi verrebbero a essere considerati ai fini pensionistici senza versare un solo euro.
I giovani vanno senza dubbio incontro al periodo in cui i nodi arriveranno al pettine, quindi partono da una situazione di indubbio svantaggio rispetto ai genitori e ai nonni dal punto di vista pensionistico. Tuttavia, non è promettendo loro cose che non possono essere mantenute che si risolve il problema.
La solvibilità prospettica dell'INPS sarebbe semplicemente peggiorata ulteriormente a fronte di provvedimenti come quello suggerito da Tridico. Il migliore favore ai giovani lo si farebbe rendendo meno asfittica l'economia italiana e ridimensionando assurde spese non coperte da adeguate contribuzioni da parte dei beneficiari che vanno sotto la voce di "diritti acquisiti".
Perché un debitore già in stato precario può promettere mari e monti con pagamento fra trenta o quarant'anni. Ma sono promesse del tutto inattendibili.
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