Scorie - Attenzione: qui non ha la stampante

Cambiano le voci di spesa a cui destinare i quattrini, ma è sempre più evidente la convinzione di gran parte del membri della (bulgara) maggioranza di governo che la sospensione delle regole europee di finanza pubblica abbiano anche rimosso il vincolo di bilancio reale.

E così ecco Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, dichiarare che il nuovo ennesimo scostamento, dopo quello da 32 miliardi deliberato a inizio anno, "dipenderà da come evolve la situazione economica e anche dal tiraggio delle misure del DL sostegni", arrivando a evocare un "whatever it takes della politica economica".

Quando Mario Draghi pronunciò quelle parole nel luglio del 2012 era presidente della BCE, che ha il potere di creare denaro dal nulla. Ciò non significa che abbia il potere di creare dal nulla ricchezza reale, ma quanto meno che ha il potere di redistribuire quella esistente aumentando il potere d'acquisto dei primi percettori del denaro fresco di stampa.

Nel suo ruolo di presidente del Consiglio, Mario Draghi può indubbiamente godere inizialmente della fiducia di quegli operatori di mercato che hanno tratto beneficio dal suo operato alla BCE, ma questo non significa che il governo possa espandere senza limiti il deficit.

In sostanza, il vincolo di bilancio continua a esistere, quindi sarebbe bene non cercare di spacciare l'illusione che sia possibile fare qualsiasi cosa (leggi: qualsiasi spesa) ritenuta necessaria ad alleviare le perdite di reddito di chiunque.

Non solo non è così, ma il debito contratto oggi a decine di miliardi per volta andrà prima o poi pagato a suon di tasse. E se non sarà pagato, ciò equivarrà a tassare i portatori dei titoli non (completamente) rimborsati.

I buoni propositi, ammesso che li si voglia definire tali, non cambiano la realtà. Può costare molto caro (far) credere il contrario.

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