Scorie - Sovrane idiozie

Da qualche tempo esiste una proposta, avanzata in primis dal parlamentare di FI Sestino Giacomoni, per istituire un fondo sovrano italiano che, nelle intenzioni del proponente, dovrebbe convogliare la grande quantità di risparmio delle famiglie italiane in investimenti nell'economia reale domestica. Credo non sia di stupore per nessuno che un ruolo centrale dovrebbe essere svolto dall'immancabile Cassa Depositi e Prestiti.

Leonardo Becchetti si è occupato dell'argomento sull'Avvenire, affrontando il problema dell'avversione al rischio del risparmiatore italiano medio. Ecco la soluzione:

"Il fondo sovrano potrebbe offrire una rendita garantita, ovvero un rendimento definito e stabile (quindi sobbarcandosi totalmente il rischio) in cambio di un certo grado di illiquidità (ad esempio risparmi non ritirabili prima di 2-3 anni) e di una copertura dei propri costi di assicurazione dal rischio. Combinando il principio di impegno per il Paese con la forte riduzione del rischio e con rendimenti anche non particolarmente elevati si creerebbe forse uno spazio interessante e nuovo capace di attrarre una quota consistente di risparmiatori italiani."

Premesso che, a differenza dei fondi sovrani "tradizionali", istituiti per gestire le entrate da royalties nei Paesi ricchi di materie prime, in questo caso non vi sarebbe nulla di simile, concedere una rendita garantita trasformerebbe lo strumento in un titolo di Stato illiquido.

A quel punto il maggior rendimento rispetto a un BTP sarebbe giustificato solo dalla illiquidità. Considerando che l'obiettivo suppongo sarebbe quello di non aumentare il debito pubblico, nulla impedirebbe a CDP di emettere particolari serie di buoni postali allungando da 12 a 36 mesi (o anche di più) il periodo in cui l'investimento non fosse smobilizzabile e destinando le somme raccolte a finanziare gli investimenti del fondo sovrano.

Come è noto, i buoni postali godono della garanzia dello Stato, quindi, in ultima analisi, il rischio sarebbe sempre a carico dei pagatori di tasse presenti e futuri.

Resta il fatto che non si capisce con quale senso di onniscienza CDP selezionerebbe gli investimenti del fondo sovrano. Qualche dubbio che potrebbero esserci brutte sorprese per i pagatori di tasse mi sembra legittimo.


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