Scorie - Misure antiprocicliche

Intervistata dal Corriere della Sera, la "tecnica" del M5S Laura Castelli, viceministro dell'Economia, ha affermato:

"Dopo anni di misure anticicliche è ora di cambiare rotta. Useremo tutto ciò che serve per far ripartire un Paese che lo merita."

Non voglio qui soffermarmi sulla questione di ciò che meriti il Paese, dato che credo che sia una questione soggettiva e, quindi, individuale. Io, per esempio, sono convinto di non meritarmi di essere governato da Laura Castelli, ma qualcuno potrebbe pensare che io meriti (se possibile) anche di peggio.

Ciò che mi interessa è la prima affermazione di Castelli. Ma come: dopo anni a lamentarsi di una politica fiscale sempre ritenuta restrittiva e quindi, in un Paese che non cresce da oltre due decenni, pro ciclica, adesso Castelli dice che erano misure anticicliche?

Dato che non bisogna essere presuntuosi, a maggior ragione quando si è al cospetto dell'affermazione di una "esperta" per di più con ruolo vice ministeriale, ho voluto controllare che non fossi io a essere in errore.

Ebbene, secondo la Treccani, "in politica economica, si definisce anticiclico un provvedimento di politica fiscale o monetaria adottato per attenuare le fluttuazioni, intervenendo sul mercato per frenare la ripresa o contrastare la depressione dell'attività economica."

A mio parere sarebbe davvero "ora di cambiare rotta". Per esempio, Castelli potrebbe tornare a occuparsi di quello che faceva prima di entrare in Parlamento, magari (ri)leggendo un testo base di economia, anche mainstream.

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