Scorie - L'autofinanziamento che non ci sarà

Probabilmente essendo convinta di non aver già detto abbastanza sciocchezze su Alitalia, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli continua a inanellare dichiarazioni come questa:

"Io credo che se, come mi auguro dopo un approfondito studio, il nostro piano industriale sarà la risposta a quelle che sono le esigenze nazionali e internazionali di una grande compagnia aerea, in una condizione di nuova normalità saprà autofinanziarsi."

In sostanza, in un contesto in cui il trasporto aereo è particolarmente in difficoltà e in cui non è dato sapere in che misura e tempi ci si avvicinerà al traffico precedente la pandemia, secondo De Micheli Alitalia potrebbe perfino tornare a produrre utili e a non pesare sulle tasche dei pagatori di tasse.

Si noti che i testé citati pagatori di tasse stanno loro malgrado saldando il conto (miliardario) da decenni, ben prima che il Covid-19 facesse la sua comparsa.

Si noti anche che ci saranno pressioni enormi per ridurre il meno possibile il numero dei dipendenti della compagnia aerea. 

Ora, io non dubito che nel piano industriale i consulenti della Newco riusciranno, in accattivanti e piene di grafici presentazioni in Power Point, a proiettare a fine piano un ritorno all'utile che sarebbe il preludio a un futuro radioso. D'altra parte non ho mai visto un piano industriale che non prospettasse risultati in crescita, soprattutto nella parte finale dello stesso, che peraltro è quella soggetta a maggior grado di incertezza.

Tuttavia dubito che, nonostante "un approfondito studio", ciò che la ministra De Micheli dice di credere sia destinato a realizzarsi. Temo, al contrario, che per i pagatori di tasse continuerà a esserci un conto da pagare. Compreso quello per la redazione del piano industriale.

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