Scorie - Prossimità

Con la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, arriva anche una nuova puntata sull'obbligo di uso della mascherina, con sanzioni tra 400 e 1.000 euro per i trasgressori.

L'obbligo di utilizzo vale anche all'aperto, "allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi".

Immagino già che sul concetto di "prossimità" ci saranno problemi e discussioni tra zelanti tutori della legge dalla sanzione facile e persone che, loro malgrado, si troveranno a essere sanzionate in casi tutt'altro che chiari. Il tutto anche prescindendo dal merito di questo obbligo.

Prossimità significherà "meno di un metro" o qualcos'altro? E come si farà a essere certi delle misure sulle distanze?

E siccome chi sta correndo non è tenuto a favorire un autosoffocamento, cosa succederà se incrocerà persone in "prossimità"? 

Nel dubbio, l'unica certezza a me pare la mancanza di buon senso. Dicono che questi obblighi siano necessari perché gli individui sono indisciplinati. Io non minimizzo la contagiosità del Covid-19, ma credo sia sempre necessario ricordare che, con quello che lo Stato (anche a livello locale) ha fatto negli ultimi mesi, si crea una serie di precedenti molto pericolosi per la libertà delle persone.

Oggi lo si fa in nome della tutela della salute pubblica, domani potrebbe essere fatto per tutelare la sicurezza o altro. Quale sia, da un punto di vista di principio (e in parte anche nel metodo), la differenza con i regimi totalitari, a me sfugge.

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