Scorie - Meno Greta e più barili?

Larry Fink, amministratore delegati di BlackRock, società di gestione con oltre 10mia miliardi di dollari in gestione, è solito scrivere ogni inizio anno una lettera agli amministratori delegati delle società in cui i suoi fondi investono.

Da alcuni anni Fink è un paladino dello "stakeholder capitalism" e dell'adozione di impregni ESG da parte delle imprese.

Adesso pare però essersi reso conto che il gretathunbergismo non è un buon modo per avere una transizione indolore alle energie pulite.

Quindi ha scritto che BlackRock "non persegue il disinvestimento dalle società petrolifere e del gas come strategia."

A suo parere, inoltre, lo stakeholders capitalism "non ha niente a che fare con la politica, non rientra in nessuna agenda sociale o ideologica."

Su questo qualche dubbio è legittimo, a mio parere. In realtà lo stakeholders capitalism è un mantra del politicamente corretto da diverso tempo.

Ma il politicamente corretto non corrisponde a ciò che è economicamente corretto. Spesso è l'esatto contrario. Che Fink se ne sia reso conto? O è solo una manifestazione di ipocrisia?

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