Scorie - Sigarette pass

La stratificazione di provvedimenti governativi volti, almeno così dicono, a tutelare la salute, farebbe ormai girare la testa (e non solo quella) anche al più paziente e diligente dei cittadini.

Sulle diverse versioni del green pass e della sua obbligatorietà per accedere a determinati luoghi si è ormai perso il conto delle modifiche intervenute nelle ultime settimane.

Adesso pare che dal 1° febbraio il gree pass di base sarà obbligatorio anche per andare in tabaccheria e in edicola, oltre che per entrare in banca e negli uffici postali.

In compenso non sarà necessario per andare in un supermercato, perché il governo ha voluto per lo meno consentire a chi non ha il green pass di continuare a mangiare. 

E siccome è un Dpcm ad avere definito cosa debba intendersi per "esigenze essenziali e primarie della persona da garantire anche senza il possesso" del green pass, le Faq governative hanno voluto precisare che al supermercato si possono comprare anche beni non di prima necessità, pur senza avere esibito il lasciapassare.

Credo non ci sarebbe da stupirsi se qualcuno tra i più talebani, durante la discussione di questo provvedimento, avesse ipotizzato anche di fare controllare cosa un cliente ha comprato, oppure avesse imposto la compilazione di una autocertificazione all'ingresso degli esercizi: "giuro che sto entrando a comprare il pane e due etti di prosciutto. Mi servirebbe anche del doedorante, ma siccome non ho il green pass lo lascio sullo scaffale".

Non oso poi immaginare come sarà possibile il controllo da parte di tabaccai ed edicolanti, anche se suppongo che debbano stare attenti, nel caso intendessero non assolvere all'obbligo, a zelanti delatori pronti a segnalare alle forze dell'ordine la trasgressione.

Sarebbe tutto molto ridicolo, se non fosse drammaticamente vero.

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