Scorie - Per non essere mutualizzazione, assomiglia parecchio

Nella proposta italo-francese sulla riforma delle regole di finanza pubblica lanciata da Mario Draghi ed Emmanuel Macron con una lettera pubblicata sul Financial Times, di cui mi sono occupato giorni fa, c'è un passaggio relativo al trattamento del debito pubblico generato durante la pandemia.

Per l'Italia si tratta di poco meno di 20 punti di Pil, ben oltre i 300 miliardi di euro. La proposta, anche in questo caso non innovativa, prevede di attribuire a una agenzia europea (una nuova struttura mangiatasse?) queste quote eccedenti di debito.

L'agenzia dovrebbe emettere obbligazioni con rating AAA (forse) e ogni Stato pagherebbe gli interessi sulla propria quota. Viene però assicurato che non ci sarebbe mutualizzazione del debito.

Ma i casi sono due: o la mutualizzazione c'è, oppure non ci sarebbero i benefici attesi in termini di alleggerimento degli oneri per i Paesi con rating inferiore. Il fatto che i Paesi con minore debito abbiano sempre fatto opposizione a proposte del genere è indicativo.

Si può provare a ipotizzare come potrebbe funzionare uno schema del genere. La BCE, che di titoli di Stato ne ha a bizzeffe, li cede alla agenzia in questione. L'agenzia si finanzia emettendo nuovi titoli, che potrebbero finire sul mercato ma che sarebbero poi riifnanziati dalla BCE o acquistati dalla stessa mediante il QE.

Gli Stati dovrebbero pagare pro quota gli interessi all'agenzia, la quale, supponendo di farla operare in pareggio, dovrebbe poi regolare le differenze con i singoli contributori. In estrema sintesi, per gli Stati con costo del debito superiore rispetto a quello dei titoli emessi dall'agenzia, la differenza sarebbe a credito. Viceversa per gli Stati che emettono a costi inferiori. 

Attualmente le emissioni decennali del NGEU hanno un costo superiore a quello di Germania (+25 punti base), Olanda (+10 punti base), e sono in linea con quelli di Austria e Finlandia.

Si può supporre che siano ottusi, ma evidentemente da quelle parti non riescono a individuare dei vantaggi nello schema. La si può chiamare diversamente, ma sarebbe mutualizzazione. Non credo che cercare di fare entrare dalla finestra ciò che non è ben accolto dalla porta sia una strategia vincente. Né giusta.

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