Scorie - Socialist dream
Leggendo gli articoli di alcuni opinionisti che a mio parere sono ancora erroneamente definiti economisti (per esempio Paul Krugman o Jeffrey Sachs), pare che gli Statri Uniti sarebbero il paradiso terrestre se solo tutti gli americani votassero per il partito democratico.
In un articolo di Jeffrey Sachs tradotto e pubblicato sul Sole 24 Ore, l'autore ripercorre la storia statunitense degli ultimi 40 anni, sostanzialmente sostenendo che tutto ciuò che ha aumentato le disuguaglianze è riconducibile ai repubblicani.
Lungi da me fare l'avvocato difensore di un partito che è contrario al big government solo quando è all'opposizione e che, quando è in maggioranza, non fa nulla per ridurre il peso dello Stato. Semmai il contrario.
Tuttavia, negli ultimi 40 anni non hanno governato solo i rapubblicani. Clinton, Obama e Biden sono democratici. I primi due sono stati in carica complessivamente 16 anni, il terzo è al suo secondo anno del primo mandato. Anche la maggioranza al congresso non è stata solo repubblicana. Quindi è un po' fuori dalla realtà affermare che le cose sono andate male solo per colpa di una parte.
"Negli ultimi quattro decenni la politica americana è diventata un gioco riservato a pochi eletti intenti a premiare i super ricchi e le lobby industriali a discapito della maggioranza della popolazione."
Vero, ma i più ricchi dei super ricchi sono nella silicon valley, dove il cuore pende a sinistra. Quindi non può esser eun problema solo dovuto a chi finanzia i repubblicani. L'impressione è che Sachs ritenga buoni e disinteressati i fnanziatori dei democratici, e cattivi quelli dei repubblicani. Affermazione priva di fondamento.
Sachs vorrebbe un sistema socialdemocratico all'europea, con uno Stato più pesante. Un percorso che Roosevelt aveva impostato e che è proseguito fino a Johnson e Kennedy, per poi essere mandato in soffitta da Nixon in poi.
"I governi dell'Unione europea registrano entrate in media pari a circa il 45% del Pil, contro più o meno il 31% americano. I governi europei pertanto sono in grado di coprire le spese per l'accesso universale alla sanità, all'istruzione superiore, per il sostegno alle famiglie e la formazione professionale, mentre gli Stati Uniti non garantiscono questi servizi."
Nell'affermazione di Sachs è implicita l'aasunzione che più tasse e più spesa pubblica siano per definizione cosa buona e giusta. Il che rende chiaro sia che il diritto di proprietà non è una sua priorità, sia che dà per socntato che i soldi siano spesi dallo Stato meglio che dai privati. Anche di questo non c'è prova. Anzi.
"Nel 2019, in Europa occidentale la percentuale del reddito nazionale in capo all'1% più ricco dei nuclei familiari era pari all'11% contro il 18,8% degli Stati Uniti. Infine, nel 2019, gli americani hanno emesso 16,1 tonnellate di CO2 a testa, contro le 8,3 tonnellate degli europei."
Indubbiamente gli USA inqiunano di più. Tuttavia, per quanto riguarda la distribuzione dei redditi, le disuguaglianze non sono aumentate solo con amministrazioni repubblicane, bensì anche con quelle democratiche.
A onor del vero, le disuguaglianze nella distribuzione di redditi e ricchezza iniziarono a crescere nelgi anni Settanta, quando il dollaro perse ogni convertibilità in oro. Curiosamente, Sachs non annovera questo passaggio epocale tra le malefatte di Nixon.
Adesso il povero Biden si trova a fare i conti perfino con una opposizione interna: "i suoi successi finora sono stati limitati e fragili. Di fatto, tutti i Repubblicani del Congresso e un limitato ma decisivo gruppo di Democratici (tra cui i più noti sono i senatori Joe Manchin della West Virginia e Kyrsten Sinema dell'Arizona) sono impegnati a impedire qualsiasi significativo incremento delle tasse sui ricchi e sulle imprese, ostacolando così l'aumento delle entrate federali che sono urgentemente necessarie per creare una società più equa e sostenibile. In questo modo, stanno bloccando la battaglia contro il cambiamento climatico."
E alle elezioni di midterm i repubblicani potrebbero anche vincere, il che sarebbe una sciagura, secondo Sachs.
Ognuno è ovviamente libero di sostenere ciò che vuole, ma questo non cambia la realtà. E la realtà è che se l'America non è abbastanza socialista (secondo Sachs), è perché, evidentemente, la maggioranza non la pensa come lui. Ma sono su quella strada. Anche in questo caso, ognuno è libero di avere la propria opinione se ciò sia un bene o un male. Per me non è un bene.
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