Scorie - L'autarchia scientifica sarà l'inizio della fine?

Quando si parla di pianificazione, la Cina fa sempbrare dilettanti i socialisti di ogni epoca e latitudine. L'ultimo Piano quinquennale, infatti, contiene obiettivi che in realtà puntano al 2035, anno nel quale il capo supremo Xi Jinping ha dichiarato che il Pil del gigante asiatico dovrà raddoppiare rispetto ai livelli attuali.

Nell'interessante articolo qualche settimana fa nel quale Rita Fatiguso ne dava conto sul Sole 24 Ore si trovano alcuni elementi interessanti.

In primo luogo, il target di crescita annua del Pil "è sparito dall'orizzonte del Piano ma potrebbe tornare in pista su pressione della National Development and Reform Commission (NDRC), il braccio armato del partito nella pianificazione economica concreta. Senza obiettivi definiti la Cina non si muove, in passato ha sbagliato, ha esagerato, ha sprecato risorse, ha usato il target come alibi, ma senza un punto fisso il gigante rischia l'impasse."

Quindi i capi devono indicare un numero, altrimenti i pianificatori vanno in tilt. E pazienza se il futuro sia comunque imprevedibile, checché ne dicano i socialisti incalliti.

Fatiguso aggiunge che la Cina, a seguito del peggioramento dei rapporti con il mondo occidentale, soprattutto statunitense, abbia inserito nel Piano la "necessità di puntare all'autarchia scientifica." 

La ricerca dell'autarchia da parte dei regimi totalitari è tipicamente un segno di debolezza, ancorché venga da più parti letto come una manifestazione di forza.

Un concetto è chiaro a chiunque abbia letto Mises: un sistema socialista regge fino a quando non è integrale, ossia fino a quando interagisce con economie di mercato, che forniscono le informazioni fondamentali (i prezzi) per l'agire economico.

Finora il sistema socialista "ibrido" cinese sviluppato a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso si è basato sull'apertura controllata verso l'esterno, da cui si è cercato di attrarre know-how fungendo per un lungo periodo da fabbrica a basso costo con successiva vendita di prodotti a basso valore aggiunto. Il tutto poi abbinato a una repressione finanziaria e delle libertà individuali sui cinesi.

Un tentativo di raggiungere l'autarchia scientifica potrebbe inceppare il meccanismo. Sarà interessante vedere cosa succederà nei prossimi anni.