Scorie - Da quale pulpito...

Fin da quando Orange Man scelse Robert F. Kennedy Jr. come ministro della salute, buona parte della comunità scientifica, oltre ovviamente a tutti i sinistrorsi americani e non solo, iniziarono a paventare tempi oscuri per il mondo intero, essendo Kennedy etichettato come "no vax".

Qualcosa di simile, ancorché in piccolo, si è di recente verificato anche in Italia, con il ministro Schillaci che ha finito per revocare la commissione vaccini a seguito delle proteste perché due membri erano considerati "no vax". Etichetta in realtà affibbiata non solo a chi ritiene che i vaccini siano nocivi per la sallute, ma anche a chi ritiene necessario effettuare con equilibrio le analisi costi benefici.

Kennedy ha recentemente cancellato contratti su ricerca e sviluppo nell'ambito dei vaccini mRNA per 500 milioni di dollari, e questo ha indotto, tra gli altri, Micheal Bloomberg a intervenire sulla piattaforma da lui fondata.

Bloomberg ritiene che una delle motivazioni addotte per la cancellazione di quei contratti, ossia che non vi sia sufficiente fiducia da parte della popolazione, sia sbagliata. E, a tale proposito, scrive:

"In ogni caso, la risposta corretta alle percezioni errate sulla medicina salvavita non è alzare le mani, revocare i finanziamenti e andarsene. Significa usare il potere del pulpito per unire le persone – leader della comunità, della fede, della società civile e di altro tipo – per diffondere i fatti e superare le esitazioni. Questa è leadership."

Da convinto sostenitore della libertà vaccinale, in luogo di imposizioni a suon di decreti, mi limito a osservare che la non elevata fiducia trae giustificazione dal modo in cui la popolazione, che in gran parte è ovviamente ignorante dal punto di vista scientifico, fu trattata in occasione della pandemia da Covid-19.

Gli organi ufficiali inizialmente dissero di quei vaccini, sviluppati in tempi brevi, che avrebbero evitato di contrarre la malattia. Ciò si rivelò non vero. Dissero poi che avrebbero evitato alle persone asintomatiche di diffondere il virus. Anche questo si rivelò non vero. A ciò si aggiunsero gli effetti collaterali, che a livello percentuale saranno pure stati in linea con altri farmaci, ma che, essendo stata massiccia la somministrazione, hanno riguardato un numero non irrisorio di persone.

Ricapitolando: la comunicazione ufficiale, anche volendo (generosamente) dare per assodato che fosse in buona fede, fu quanto meno azzardata, perché si diedero per certe cose che i fatti dimostrarono di lì a breve che non lo erano. A ciò si aggiunse l'obbligatorietà della somministrazione, pena essere trattati come paria impossibilitati a frequentare altre persone e a lavorare se non restando chiusi in casa.

A fronte di tutto questo io non credo ci si debba stupire se la fiducia è bassa. Se i fatti fossero stati correttamente diffusi all'epoca, probabilmente non saremmo a questo punto. Certamente non saremmo a questo punto se non si fossero trattate le persone peggio che se fossero ovini.

E credo sarebbe comprensibile se l'utilizzo del pulpito fosse visto col sospetto di ascoltare non verità, ma propaganda.

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