Scorie - La parola "diritto" pericolosamente usata a vanvera


Marco Furfaro, passato da Sinistra Ecologia e Libertà a essere deputato del PD schleiniano, a proposito del cosiddetto "caro ombrelloni" ha recentemente dichiarato, in polemica col governo, che "le vacanze sono un diritto di tutti".

Ora, non voglio entrare nel merito della questione, che per quanto mi riguarda dovrebbe essere una questione meramente di domanda e offerta di mercato, ma soffermarmi sul fatto che, pur essendo noto, non da oggi, che (soprattutto) a sinistra l'invenzione di diritti il cui esercizio da parte di qualcuno preveda il pagamento del conto da parte di altri sia il principale sforzo politico, qui siamo ben oltre il ridicolo. 

Persone che non vanno in vacanza, anche se trascorrono qualche giorno o settimana in ferie, ce ne sono sempre state e sempre ce ne saranno. Alcune per scelta, altre per carenza di budget. Chi è lavoratore dipendente solitamente ha un certo numero di giorni di ferie pagate previsto contrattualmente. Chi è lavoratore autonomo può scegliere se e quante ferie fare, ma ovviamente in quei giorni non incassa nulla. Le ferie dovrebbero servire per dedicarsi al riposo o a qualsiasi altra attività non lavorativa che ognuno sceglie di fare. Andare in vacanza è una possibilità, ma non è che non possano esistere ferie senza andare in vacanza da qualche parte. Non vi è nessuna compressione del diritto fondamentale alla proprietà di se stessi e dei propri beni se una persona non ha budget sufficiente per andare in vacanza dove vorrebbe.

Dopo tutto, ha senso ipotizzare un diritto alla vacanza? Concettualmente non vedo alcuna differenza tra sostenere che ognuno abbia diritto alla vacanza e sancire il diritto a possedere una Ferrari, un castello, o qualsiasi altra cosa.

Suppongo che il passaggio successivo sarebbe poi di stabilire che non solo ognuno ha il diritto alla vacanza, bensì anche il diritto a scegliere la località e il tipo di struttura ricettiva presso cui alloggiare. Perché mica vorremo negare a qualcuno un hotel a 7 stelle, no?

Credo che la parola "diritto" sia spesso usata a vanvera, ed è un problema per i pagatori di tasse quando a farlo non sono gli avventori di una qualsiasi osteria dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, bensì persone che dispongono del potere legislativo e, non di rado, anche di quello esecutivo.

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