Scorie - Un tetto al debito per due

Si avvicina giugno, mese nel quale il Tesoro statunitense potrebbe non essere in grado di effettuare regolarmente tutti i pagamenti avendo raggiunto il limite massimo all'emissione di debito pubblico.

Il tema, come ho commentato più volte, è ricorrente e anche abbastanza grottesco. Da un lato i democratici vorrebbero una loro totale eliminazione. Dall'altro, i repubblicani si oppongono e, controllando la Camera, si dicono disposti a innalzare il tetto solo a fronte di un programma pluriennale di riduzione della spesa pubblica.

Una situazione prevedibile, così come si può prevedere, senza essere dei bambini prodigio, che il 24 dicembre su Italia 1 sia trasmesso il film "Una poltrona per due".

Ovviamente Joe Biden e il ministro del Tesoro Janet Yellen lanciano grida di allarme per un evento che "devastante per l'America e per il mondo intero". E in effetti non mancherebbero gli scossoni a livello finanziario in caso di sospensione temporanea dei pagamenti. 

Peraltro, il governo potrebbe continuare a onorare regolarmente il debito pubblico, ritardando altri pagamenti.

La mia posizione è la stessa delle volte scorse: trovo effettivamente ridicolo che vi sia questo limite, semplicemente per il fatto che non serve a nulla, perché nessuno è realmente intenzionato a porre limiti all'aumento del debito federale. Né i democratici, che hanno della spesa pubblica un loro elemento costitutivo, né i repubblicani, che si differenziano dai primi solo per le voci di spesa da aumentare e diventano fautori di riduzioni di spesa solo quando sono all'opposizione.

Come di consueto, lo speaker repubblicano della Camera, Kevin McCarthy, dice che il suo partito è disposto ad alzare il limite, ma solo a fronte di limitazioni alle spese future.

Lo scenario è consueto perché è già accaduto in precedenti stalli del genere. E il risultato è che la spesa non è mai realmente calata, né in valore assoluto, né in rapporto al Pil. Quando gli Stati Uniti si trovarono in una situazione simile nel 2011, fu alla fine trovato un compromesso che prevedeva, per l'appunto, il contenimento su un orizzonte decennale di determinate voci di spesa.

Il risultato, ex post, fu una spesa cumulata superiore del 25% rispetto al piano, per oltre 2mila miliardi di dollari.

Lo stesso debito, che all'epoca era a quota 11mila miliardi, nel frattempo è triplicato in valore assoluto e aumentato di 22 punti di Pil, che sarebbero comunque 10 punti se ci si ferma a prima della pandemia.

Biden ora vuole un aumento senza neppure la parvenza di limiti alla spesa, pensando di poter spensieratamente continuare a fare deficit per 5-6 punti di Pil all'anno. Probabilmente alla fine sarà trovato un compromesso come le volte precedenti, con un aumento del limite a fronte di contenimenti prospettici di spesa che, puntualmente saranno sforati.

Per questo resto convinto che sia tutto grottesco.

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