Scorie - Marziani a Fiumicino
Dopo la lettera di Giorgia Meloni al Messaggero per perorare la causa di Alitalia, i suoi compagni di partito rilanciano. Il tema di fondo è sempre lo stesso: non avere una mini compagnia, men che meno rinunciare alla compagnia di bandiera, pena impossibilità per gli italiani di viaggiare e addio arrivo di turisti dal resto del mondo. E guai a parlare di esuberi: sono un'invenzione.
Fabio Rampelli, poi, ha trovato il modo per aggirare i tentativi di discriminazione della Commissione europea, riaprendo un bando di gara che era stato sospeso a due giorni dal termine nel marzo 2020, causa Covid.
"Dato che mancavano due giorni alla scadenza naturale del bando, teoricamente si potrebbe riaprire la gara, per due giorni, acquistare tutti gli asset, il logo, il marchio, far transitare aerei e personale nella nuova realtà, e battere la concorrenza sul tempo. In questo modo rispetteremmo le regole europee, eviteremmo esuberi marziani (che in Alitalia non esistono, sono solo frutto di un inaccettabile pregiudizio) e come effetto collaterale potremmo disporre anche dei tre miliardi stanziati per la partenza di ITA. Direi che è indispensabile valutare questo percorso perché non possiamo lasciare le nostre rotte turistiche, tra le più appetite al mondo, alle compagnie straniere né accettare un compromesso al ribasso con una minicompagnia imposta da Bruxelles."
In pratica, una soluzione da trecartari, giusto per migliorare la reputazione di cui il Belpaese gode a nord delle Alpi. Facciamo la gara, ma senza che ci sia gara. Soprattutto, non si ceda al pregiudizio di "esuberi marziani".
E una volta tutelati tutti i posti di lavoro, avanti con i tre miliardi stanziati dal governo Conte, che consentono di calciare avanti il barattolo ancora un po', fino a esaurimento e nuova necessità di fare prestiti ponte (che finiscono nel nulla) e salvataggi assortiti.
Mica si vorrà accettare un compromesso al ribasso. Se ne facciano una ragione i pagatori di tasse.
Marziani pure loro…
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