Scorie - Il mercato non è adatto alle pecore
In Italia, come è noto, il libero mercato è visto con sospetto tanto dalla cultura cattolica, quanto da quella espressa dalla maggior parte delle forze politiche che chiedono il voto agli elettori. I meno giovani ricorderanno le preoccupazioni che accompagnarono la fine del monopolio statale nel settore delle telecomunicazioni. All'epoca i fautori del mantenimento della soluzione statale paventavano incrementi stellari delle bollette a carico dei clienti. Come è andata è storia nota. Nel caso di luce e gas, la fine del cosiddetto "mercato di maggior tutela" era prevista per il 2016. Da allora, di rinvio in rinvio, il Parlamento ha prorogato il completamento della liberalizzazione e in questi giorni si sta prospettando l'ennesima proroga dal 1° gennaio 2022 al 1° gennaio 2023. A premere per un rinvio addirittura al 2024 era, come immaginabile, l'iperstatalista M5S, il cui declino di consensi non sarà mai troppo grande e veloce rispetto a quanto per me auspicabile.