Scorie - Delatori civici

Suppongo sia stata la voglia di fare notizia, probabilmente mista a una sorta di competizione con i presidenti di Regione, a indurre il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, sindaco di Bari, a inventare una figura di cui nessuno sentiva l'esigenza: l'"assistente civico".

Dovrebbe trattarsi di "inoccupati, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali" da individuare "su base volontaria". Nelle intenzioni dei proponenti dovrebbero essere 60mila.

Ma in cosa consisterebbe l'assistenza civica? Avendo provocato reazioni non proprio positive neppure nella stessa maggioranza, fonti del ministero di Boccia hanno precisato:

"Quando si parla di assistenti civici parliamo di volontariato. Stiamo parlando di 16 ore settimanali che ciascuno può regalare al proprio comune per aiutare gli anziani, portare spesa e medicine, aiutare nell'organizzazione del distanziamento sociale, come ad esempio fuori dalle chiese o fuori dai parchi per contingentare gli ingressi. Nessuna vigilanza, ronda o sentinelle anti spritz. In caso di assembramenti non potranno chiedere i documenti ma solo segnalare a vigili e forze dell'ordine."

In pratica, questi solerti volontari, tra una consegna a domicilio e un aiuto agli anziani, dovrebbero fare i delatori, una figura tradizionalmente impiegata in regimi non propriamente liberali.

Resta da capire se Boccia e Decaro pensino di mandare questi signori in giro muniti di elementi che li rendano riconoscibili, oppure se debbano agire in incognito, come veri delatori da stato di polizia.

A me pare tutto assurdo e, dato il contesto, perfino tragicamente ridicolo. Ma non sarà che questi due vogliano fare concorrenza al corregionale Checco Zalone?

 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".

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