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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

Scorie - Avvertimento o sogno?

Non nascondendo la sua eccitazione, David Fickling dà conto della crescente diffusione dei veicoli elettrici negli Emirati arabi e Paesi limitrofi.  A suo dire, " la popolarità della propulsione a batteria in una regione che si arricchisce grazie ai motori a combustione interna è un avvertimento che una tecnologia fondamentalmente migliore sta rimpiazzando per sempre la benzina ." Che dire? Anche in Norvegia, Paese che campa di esportazione di petrolio e gas, c'è larga diffusione di veicoli elettrici. D'altronde, come nota lo stesso Fickling, i prezzi di questi aggeggi elettrici con ruote non sono un problema per Paesi a reddito medio molto elevato. Ma noterei un paio di cose. In primo luogo, se l'elettricità necessaria per caricare le batterie è prodotta mediante centrali a gas, ridimensionerei gli entusiasmi verdi. In secondo luogo, se la tecnologia fosse davvero migliore, non si vede per quale motivo le case automobilistiche non l'hanno autonomamente svilup...

Scorie - E se i sussidi fossero una parte del problema?

Da tempo sostengo che nessuno tra coloro che chiedono di essere votati negli Stati Uniti (ma questo vale un po' ovunque) abbia realmente intenzione di migliorare lo stato progressivamente penoso dei conti pubblici. Anzi, sembra non essere una preoccupazione. Quello che cambia nelle posizioni di democratici e repubblicani è il mix di spesa e tasse. Trump sta impostando tagli di spesa e tasse, con un deficit destinato a non migliorare rispetto all'era Biden. Anzi.  Si tratta in realtà di tagli di spesa non significativi, ma ognuno dei quali provoca lamentazioni da parte dei democratici e dei loro sostenitori nei mezzi di informazione. Da ultimo Mary Ellen Klas su Bloomberg Opinion lancia l'allarme per la riduzione degli aiuti federali agli studenti universitari.  Che qualcosa non funzioni nel sistema di istruzione superiore statunitense appare evidente, se si considera che i costi per gli studenti continuano ad aumentare a ritmi ben maggiori a quelli dell'inflazione dei p...

Scorie - Quale diritto al conto corrente?

Valeria Genesio, che presiede Agedi, una società che si occupa di immobili, ha sentito l'esigenza di scrivere un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore per deninciare che " il diritto al conto corrente, di fatto, non è più un diritto ". Eppure al giorno d'oggi si tratta di " un bene primario, un prerequisito per vivere legalmente. Senza di esso non si può ricevere uno stipendio, pagare un affitto o accedere a prestazioni pubbliche essenziali. È la soglia minima di accesso del cittadino alla vita economica e alla società civile ." Ma, con " una frequenza crescente, individui e imprese si vedono rifiutare o revocare il conto corrente, nella maggior parte dei casi senza alcuna motivazione trasparente, sulla base di profilazioni opache o di automatismi estremamente cautelativi da parte degli uffici compliance degli istituti bancari. " Ovviamente colpa delle banche, che adducono per lo più generiche giustificazioni legate al rischio di riciclaggio. E anche...

Scorie - Leva militare obbligatoria = schiavitù

Una delle poche concessioni alla libertà individuale, negli ultimi decenni, è stata l'eliminazione, in taluni Paesi, della leva militare obbligatoria. Eppure la corsa al riarmo di questi mesi potrebbe indurre alcuni governi a reintrodurla. Per esempio in Germania, dove il cancelliere Merz sostiene che " probabilmente servirà la coscrizione obbligatoria. Sospenderla è stato un errore ." Dal canto suo, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha detto pomposamente: " Siamo in un'Alleanza in cui combattiamo insieme e, se necessario, dove soffriamo e moriamo insieme per la nostra difesa collettiva ." Un sondaggio condotto presso dodici Paesi europei da parte dello European Council on Foreign Relations mostrerebbe anche che una maggioranza dei rispondenti sarebbe favorevole alla reintroduzione del servizio militare obbligatorio. Sarebbe interessante poter analizzare i dati nel dettaglio. Non mi stupirei se a essere favorevole fosse in realtà una fetta di pe...

Scorie - Orgogliose scelte di marketing o politiche?

Beth Kowitt si occupa su Bloomberg del dietrofront di molte imprese dal sostegno al mondo LGBTQ (so che non è l'ultima versione dell'acronimo, ma non è semplice restare aggiornati e, francamente, non è neppure una mia priorità), ritenendo che ciò " non abbia senso economico ". Negli anni scorsi c'era la corsa a esibire loghi ricolorati con l'arcobaleno durante il mese del Pride, oltre a fare linee di prodotto o campagne di marketing dedicate. Adesso, in pieno regime MAGA, le imprese tolgono il loro sostegno, per non urtare Trump. Scrive Kowitt: " La maggior parte delle persone non si illude che un'azienda che si lancia sul carro del Pride sia un segno di profonda attenzione per i diritti della comunità LGBTQ. Piuttosto, è una decisione aziendale che ritiene che il marketing rivolto e l'accoglienza delle persone LGBTQ siano più redditizi dell'alternativa. Alcuni lo considerano uno sfruttamento e un'accondiscendenza, altri lo vedono come una...

Scorie - Come risolvere il problema dei finanziamenti a film fantasma

Nel 2020 il ministero della Cultura finanziò con oltre 863mila euro Francis Kaufmann (quello che diceva di chiamarsi Rexal Ford), il presunto omicida di Villa Pamphili, per un film che non è in realtà mai esistito. Adesso c'è un'indagine al riguardo, e il ministro Alessandro Giuli promette nuovi correttivi: " Stiamo intervenendo con decisione per garantire che ogni euro destinato al sostegno del cinema italiano sia realmente utilizzato per produrre cultura, lavoro e valore. Nessun film fantasma potrà più approfittare delle risorse pubbliche. Basta sprechi: i soldi dei contribuenti devono andare solo a chi fa davvero cinema ". Arriveranno quindi nuovi adempimenti che generanno più burocrazia e che qualcuno riuscirà ad aggirare, il tutto alla faccia della creazione di valore, qualunque cosa intenda con tale formula il ministro. Resto dell'idea che i soldi dei contribuenti non dovrebbero andare a nessuno e restare nelle tasche dei legittimi proprietari. Resto anche c...

Scorie - Dove eravate?

A leggere le ormai ricorrenti lamentele dei vertici delle case automobilistiche in merito alle opprimenti e penalizzanti regole imposte dal Green Deal, mi è venuta l'idea di aprire un filone di Scorie intitolata "Dove eravate?". Sì, perché chi oggi si lamenta non mostrò grande sagacia argomentativa quando quelle norme assurde erano in gestazione. Nessuno di questi signori arrivava a dire apertamente quanto probabilmente pensava già all'epoca, ossia che Timmermans e simili stavano ponendo le basi per ammazzare il loro business.  Cosa comprensibile, dato che chi guida grandi aziende solitamente cerca di andare d'accordo con chi fa le regole, quanto meno di non inimicarselo. Ma è evidente che tante cose non sono state dette e fatte nei tempi e nei modi opportuni per evitare un pacchetto normativo che guidava il settore verso un burrone, a tutto vantaggio dei produttori cinesi, sui quali poi si è pensato di applicare dazi, mettendo una pezza che è peggio del buco. E a...

Scorie - Non c'è una formula per il valore oggettivo

Claudia Goldin, economista del lavoro ad Harvard e vincitrice del premio Nobel nel 2023, sostiene che la differenza tra quanto guadagnano i giocatori di basket della NBA e le colleghe della WNBA non sia giustificabile, definendola " imbarazzante ". Nonostante la crescente popolarità del movimento cestistico femminile, Goldin ha rilevato, dicendosi " sorpresa ", che " un giocatore della NBA guadagna mediamente 10 milioni di dollari all'anno. Questo corrisponde a 80 volte la media di una giocatrice della WNBA ." Goldin non si spinge a sostenere che non dovrebbe esserci alcuna differenza, come invece un paio di anni fa altri pretendevano, sempre negli Stati Uniti, con riferimento al calcio. Tuttavia calcola che le femmine dovrebbero guadagnare " circa tra un terzo e un quarto " dei colleghi maschi per raggiungere " equità salariale ". Tra gli elementi presi in considerazione, le visualizzazioni degli spot pubblicitari e la vendita di b...

Scorie - Allucinazioni di camion elettrici

Mi trovo spesso, purtroppo, a commentare le prese di posizione di associazioni di categoria che chiedono supporto politico, ossia denaro in varie forme, per far fronte alla necessità di conformarsi a regole che quegli stessi organi politici hanno stabilito. Il tutto finisce ovviamente a carico di pagatori di tasse che non hanno alcuna voce in capitolo. E' il classico tentativo di ottenere un beneficio pagato da altri, magari senza che ciò sia immediatamente percepito da costoro. Il tutto come Frederic Bastiat aveva brillantemente evidenziato a metà Ottocento. Il caso dei produttori di veicoli alle prese con l'elettrificazione imposta dal Green Deal è emblematico. Già è allucinante nel caso delle automobili, figuriamoci per i veicoli commerciali. Ma anche in questo caso il copione è rispettato alla lettera. Il rappresentante dell'associazione di categoria esordisce dicendo di condividere gli obiettivi del Green Deal e anche l'elettrificazione, salvo poi sottolineare che ...

Scorie - Il boost immaginario

La transizione forzata verso i dispositivi elettrici a quattro ruote sta incontrando diverse difficoltà, nonostante gli incentivi più o meno consistenti da parte dei governi, a carico, ovviamente, dei pagatori di tasse. Questo vale anche per le auto sportive di lusso? Leggendo alcuni articoli parrebbe di no. Scrive, per esempio, Simonluca Pini sul Sole 24 Ore: " Motor Valley è sinonimo per antonomasia di terra dei motori, dove la benzina fa muovere pistoni che a loro volta contribuiscono a creare sinfonie in grado di far innamorare centinaia di migliaia di appassionati. Passione che mal si sposa, almeno secondo molti "appassionati", con la transizione elettrica voluta dall'Unione europea. Due mondi che possono sembrare molto lontani ma, al contrario, sono in grado di viaggiare insieme assicurando al tempo stesso prestazioni di assoluto rilievo. Perché se fino a qualche anno fa nessuno avrebbe mai pensato di vedere una Ferrari o una Lamborghini ricaricabili tramite un...

Scorie - La solita presunzione fatale

Come è noto, da anni il governo cinese sovvenziona il settore delle auto elettriche. La Cina è leader nella produzione di batterie, avendo a disposizione abbondanza di materie, e ormai anche nella produzione di dispositivi elettrici a quattro ruote. Questo ha portato a una grande proliferazione di marchi (oltre 160), molti dei quali stanno poi saltando perché non in grado di reggere la compressione dei margini operativi imposta dalle riduzione dei prezzi di vendita da parte dei leader di settore, a partire da BYD (che sta per Build Your Dream), che ha disposto ribassi fino al 34% sui prezzi. Sogni che evidentemente stanno diventando incubi per i concorrenti, anche occidentali. La guerra dei prezzi pone chiaramente in difficoltà non solo i concorrenti, ma anche i proprietari di flotte, oltre ai proprietari individuali, perché questo comporta una accelerazione nella perdita di valore residuo dei loro dispositivi a quattro ruote. Di fronte a questa situazione, che potrebbe velocemente por...

Scorie - Sempre meno predatore quel giaguaro

Alcuni mesi fa, gli ecotalebani avevano accolto con favore la scelta di Jaguar di passare a una produzione solo di dispositivi elettrici, per di più cambiando il logo e il font del marchio. Sull'altare di questa svolta ecologista e, a detta della casa, "inclusiva", erano stati sacrificati non solo i motori endotermici, ma anche il giaguaro. In compenso era stata lanciata una campagna pubblicitaria in cui compariva una foto con otto persone che potevano essere in preparazione per partecipare a un gay pride, che non mi è chiaro cosa c'entri con le automobili, perfino se nella versione farlocca con motore elettrico. Ma Rawdon Glover, ceo di Jaguar, aveva dichiarato, difendendo la campagna: " Se giochiamo come tutti gli altri, verremo semplicemente sopraffatti ". Già questo suonava male per un brand che ancora porta il nome di un elegante predatore. Ma tant'è. Tra l'altro non mi pare che fosse una scelta controcorrente. Semmai il contrario. Oggi per non ...

Scorie - Più che zero emissioni sarebbe meglio zero immatricolazioni

Non so se l'amministrazione Trump e la maggioranza repubblicana daranno realmente seguito a quanto annunciato da tempo, ma se ridurranno il talebanesimo che dalla California all'orwelliano Inflation Reduction Act dell'amministrazione Biden spingono per l'elettrificazione forzata delle automobili sarebbe una buona notizia per chi vorrebbe che la domanda e l'offerta fossero solo una questione di mercato. Ovviamente gli ecotalebani la vedono in modo diametralmente opposto. Per esempio Liam Denning, che di queste cose scrive un giorno sì e l'altro pure su Bloomberg. "I veicoli elettrici sono costruiti principalmente con bastoni e carote ", scrive Denning, aggiungendo poi che i cattivi adesso vorrebbero eliminare gli incentivi (fino a 7500 dollari a veicolo) e anche eliminare il divieto di immatricolare automobili con motore a combustione interna a partire dal 2035. Già il fatto che un prodotto necessiti di bastonate alle alternative (ossia le automobili ve...

Scorie - Non fu vera gloria

Leggo sempre con interesse gli articoli che l'Osservatorio sui conti pubblici pubblica sul proprio sito. Qualche giorno fa ne ho letto uno scritto da Gianmaria Olmastroni, che paragona l'andamento del Pil in Italia rispetto al resto dell'area euro durante gli ultimi 25 anni. Questo il sunto dell'articolo: " Negli ultimi 25 anni l'Italia è cresciuta a un tasso medio annuo dello 0,5%, contro l'1,4% del resto dell'Eurozona. Il trend è migliorato per la prima volta dopo il Covid, in particolare sotto il governo Draghi, durante il quale il Pil italiano è cresciuto più degli altri Paesi dell'area Euro. Dall'insediamento del governo Meloni la crescita del Pil è stata sostanzialmente in linea con il resto dell'Eurozona, e non superiore come talvolta affermato. Resta il fatto che la vera sfida per l'Italia è recuperare il terreno perso, e non accontentarsi di mantenere il distacco dal gruppo ." Ogni governo cerca di tirare l'acqua al pro...

Scorie - Il BLS a corto di amanuensi?

Pur da critico di gran parte delle iniziative di politica economica sin qui assunte dall'amministrazione Trump, trovo abbastanza divertente leggere le analisi da parte di commentatori per lo più simpatizzanti dei democratici.  I quali da un lato notano che i tagli di spesa effettivamente realizzati per opera del DOGE del dimissionario Elon Musk sono peanuts (ed effettivamente rispetto ai proclami iniziali lo sono), mentre dall'altro paventano il blocco di determinate attività a causa della carenza di personale in varie strutture pubbliche. Da ultimo è stato il turno del Beaureau of Labor Statistics, il quale ha comunicato che, a causa del blocco delle assunzioni e per via delle uscite di personale degli ultimi mesi, ha dovuto effettuare in modo un po' raffazzonato, per così dire, le rilevazioni relative al dato sull'andamento dei prezzi al consumo in aprile. Subito è scattato l'allarme, perché questo renderebbe i dati meno affidabili e rischierebbe di privare la Fed...

Scorie - Tafazzi tax

Più passano le settimane, più consistenti sono gli elementi per confermare che alle elezioni presidenziali statunitensi dello scorso novembre la cosa buona non sia stata la vittoria di Trump, ma la sconfitta del carrozzone sinistrorso che ha scaricato troppo tardi un Joe Biden sempre meno lucido (lo so, sto esagerando con gli eufemismi, chiedo venia) per sostenere una Kamala Harris che per quattro anni era stata all'ombra dello stesso Biden e non aveva nulla di realmente diverso, politicamente parlando, da offrire agli elettori. Ciò che accomunava le due proposte politiche era l'assenza di una qualsivoglia intenzione di ridimensionare il ruolo del governo e invertire una trariettoria ormai fuori controllo del debito federale, a suon di deficit annuali per oltre 6 punti di Pil. Cambiava la composizione di quel deficit, ma quasi null'altro. Dovendo rifinanziare oltre 11mila miliardi di dollari di debito tra il 2025 e il 2026, il tutto anche per via della politica di accorciam...

Scorie - Cronisti da Marte?

Leggo quotidianamente su Bloomberg il commento di John Authers a quanto succede sui mercati finanziari globali, e generalmente offre un buon sunto dei principali avvenimenti del giorno prima. Commentando le ultime minute della Federal Reserve, Authers ha scritto: " Ci si aspetta che i banchieri centrali siano inclini a un atteggiamento da "falco". È difficile capire perché si dovrebbe volere quel ruolo se non si ha una particolare ostilità verso l'inflazione, e gli errori da "colomba" (che dimostrano irresponsabilità) tendono a danneggiare la loro reputazione molto più di quelli da "falco" (che dimostrano semplicemente la loro prudenza). È saggio presumere che, se la Fed commette un errore, sarà quello di mantenere i tassi troppo alti per troppo tempo, non il contrario ." Che la Fed sia oggi restia a ridurre i tassi di interesse è comprensibile, da un lato per via del fatto che i prezzi al consumo continuano a crescere più del target del 2% e...

Scorie Qual è il vero scandalo?

Intervenuta al Festival dell'economia di Trento, Lisa Fitoussi ricorda il padre Jean Paul, che aveva molto seguito in Italia, come tutti i fautori dello Stato interventista. " Mio padre affermava che il deficit non è una deriva ma uno strumento, se finanzia beni comuni: infrastrutture, educazione, sanità, difesa, transizione ecologica e coesione sociale. In questo caso, il deficit è virtuoso. Scriveva: «Il vero scandalo non è il deficit, è l'austerità che distrugge il futuro» (La regola e la scelta, 2002). E ancora: «Lo Stato non è una famiglia. Il deficit è una decisione politica, non una deviazione» (stessa fonte). " Certamente il deficit è una decisione politica, e come tale comporta una suddivisione tra consumatori di deficit e pagatori di deficit. Questi ultimi sono i futuri pagatori netti di tasse, perché prima o poi il conto va pagato. Ma Lisa Fitoussi, ricordando il padre, aggiunge che, " se il tasso di crescita è in prospettiva maggiore del tasso d'i...