Scorie - Economia (non) intelligente
Secondo Lara Williams, una delle penne ecotalebane di Bloomberg, "l'azione per il clima non è più semplicemente un imperativo morale. E' economia intelligente."
Se così fosse, resta da capire per quale motivo sia pressoché incessante la richiesta di sovvenzioni da parte degli Stati per sostenere la domanda e/o l'offerta volta a rendere più green diversi settori, a partire da quello automobilistico.
Williams si interroga su cosa farà al riguardo il probabile futuro cancelliere tedesco, il democristiano Friedrich Merz, in un governo che, con grande suo rammarico vedrà in netta minoranza i socialdemocratici e con i verdi (che, in ultima analisi, sono più comunisti dei comunisti) fuori dalla coalizione.
Ricorda anche che le case automobilistiche tedesche "non vanno pazze per modificare l'obiettivo di zero emissioni nel 2035", ma vogliono solo più flessibilità.
Ma il "commitment" delle case automobilistiche alla elettrificazione è semplicemente dovuto al fatto che, in vista dell'obiettivo politicamente imposto di non immatricolare più vetture non elettriche nel 2035, hanno investito (a debito) paccate di miliardi.
Peccato che non ci sia una domanda sufficiente a rendere quegli investimenti qualcosa di diverso da malinvestimenti. Di qui la richiesta di sussidi e flessibilità, mascherate con una retorica ancora a favore dell'elettificazione, ancorché sempre meno (falsamente) convinta da quando negli Stati Uniti è cambiato il vento.
Cosa ci sia di intelligente in tutto questo, a me sfugge.
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