Scorie - Social Security Illusion

Commentando i risultati di un sondaggio condotto dalla National Academy of Social Insurance tra la popolazione statunitense in merito alla previdenza sociale, Kathtyn Anne Edwards conclude che la grande maggioranza sarebbe favorevole a un aumento delle tasse pur di preservare le attuali prestazioni.

Stando alle attuali stime ufficiali, nel 2035 il Congresso dovrà decidere se ridurre le prestazioni attorno al 20% per calciare avanti il barattolo per altri 75 anni, oppure aumentare le entrate.

Pare che le percentuali di favorevoli siano molto elevate non solo per eliminare o aumentare il limite massimo attuale imponibile di 176.100 dollari, ma anche i contributi che sarebbero pagati da tutti.

Edwards conclude che gli americani "non vedono i pagamenti alla Social Security come tasse, ma come contribuzioni per ottenere benefici in futuro."

Il problema è che non si tratta di quello, e probabilmente molti non ne sono del tutto consapevoli. Tutto ciò che viene pagato per la Social Security è speso per erogare le prestazioni agli attuali beneficiari (ed è a dire il vero insufficiente). 

Come ogni altro sistema a ripartizione, siamo di fronte a una sorta di schema Ponzi, molto dipendente dalla generosità delle prestazioni, dall'andamento dell'economia e dalla demografia.

L'illusione che il denaro versato alla Social Security sia investito come se si trattasse di un fondo pensione a capitalizzazione credo faccia il paio con l'altra illusione, ossia quella di poter essere consumatori netti di tasse. In altri termini, di poter mantenere un saldo individuale positivo tra prestazioni e versamenti.

Nessuno a livello politico, e in questo caso certamente in modo bipartisan, ha interesse a rendere chiaro come stanno realmente le cose, perché sarebbe un suicidio politico a breve termine.

Quindi ognuno calcia avanti il barattolo, ma prima o poi la realtà finirà per imporsi, e allora sarà chiaro che i benefici non saranno superiori ai versamenti per una fetta crescente di persone.