Scorie - La semplificazione che (non) verrà

Pochi giorni fa ho commentato le grottesche richieste di semplificazione e sburocratizzazione avanzate da Emmanuel Macron e Olaz Scholz, che non sono due nuovi arrivati e neppure due pesi piuma nella politica europea, contrariamente a quanto potrebbe pensare chi arrivasse oggi da Marte sentendoli parlare.

A pochi giorni di distanza è stato il turno della Commissione europea, che in comune con quella che ha (ulteriormente) appesantito l'apparato normativo e gli adempimenti a carico delle imprese ha sia il presidente, sia alcuni commissari. 

Queste le parole del vicepresidente con delega alla strategia industriale Stéphane Séjourné:

"Non abbiamo intenzione di deregolamentare, né di sopprimere eventuali obiettivi in campo ambientale. Cambiare direzione sarebbe economicamente disastroso, visti gli ingenti investimenti già effettuati. Vogliamo invece cambiare il cammino regolamentare, con il compito di facilitare il raggiungimento dei nostri obiettivi ambientali e correggere la narrazione secondo la quale fare affari in Europa è diventato troppo difficile."

Pare che non si tratti solo di una narrazione, a onor del vero.

Ancora Séjourné:

"Il nostro obiettivo è di dare all'Unione europea una nuova dottrina economica per i prossimi cinque anni che si basi oltre che su una radicale semplificazione normativa anche su nuovi investimenti strategici. Per la prima volta c'è un consenso evidente tra le capitali europee su questo fronte." 

E in merito alle multe che dovrebbero pagare le case automobilistiche ree di non aver ridotto a sufficienza le emissioni:

"Vogliamo dare una risposta rapida e garantire certezza alla filiera dell'auto, tanto più che c'è un paradosso: che senso ha penalizzare una industria che vogliamo sostenere, aiutando nel contempo i concorrenti internazionali?"

Ecco, verrebbe da chiedere perché queste considerazioni non siano state fatte prima, dato che non richiedono un quoziente di intelligenza superiore alla media. E, soprattutto, come si possa ritenere credibile che la semplificazione normativa possa essere il prodotto di quelle stesse burocrazie che hanno generato la normativa da snellire e che in questi anni sono cresciute in numero e potere. 

A me pare abbastanza poco realistico, anche se vorrei essere smentito dai fatti.

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