Scorie - Se quella è una donna

Non sono un appassionato di Olimpiadi, ma sono stato incuriosito dalla polemica relativa al pugilato femminile, disciplina nella quale a una atleta italiana è toccato di dover sfidare una avversaria algerina il cui livello di testosterone non ha molto di femminile. Men che meno l'aspetto, per quello che conta.

Probabilmente anni fa la questione non si sarebbe posta. Quando ancora non si sentiva la necessità, in nome di una (malintesa) inclusione, di far prevalere in tutti gli ambiti l'autopercezione rispetto alla realtà biologica.

Da libertario ritengo che ognuno debba essere libero di fare ciò che vuole con ciò che gli appartiene, a partire dal proprio corpo, nel rispetto del principio di non aggressione. Nel caso di specie, trattandosi di uno sport di contatto, ho dei dubbi che sia legittimo che una persona che si sente donna ma che ha un fisico da uomo si batta con una donna a tutti gli effetti.

Ma il CIO, contrariamente a quanto avvenuto ai mondiali dello scorso anno, ha "stabilito che si tratta di donne" (le atlete in questione sono due).

Confesso che non sono un esperto, ma fin qui ero convinto che fosse scientificamente possibile stabilire il genere di una persona, a prescindere dal fatto che quella persona si riconosca o meno nel suo genere biologico.

In ogni caso, io (che sono uomo) con quella (presunta) ragazza algerina non avrei il coraggio di fare a botte...

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