Scorie - Come (non) imitare i Paesi sviluppati
Tra le tante cose che il (mio amato) Nepal imita dai Paesi maggiormente sviluppati vi sono gli approcci di politica economica, anche se poi praticati in modo ancora piuttosto rudimentale.
Di recente mi sono imbattuto in un articolo su un quotidiano locale che si occupava di politica monetaria. E indovinate un po'? La sostanza era che la banca centrale avrebbe dovuto allentare la politica monetaria per stimolare la crescita del Paese.
Nella parte "didattica", c'era questo passaggio:
"Le due principali fasi del ciclo economico sono il "boom" e la "depressione". La politica monetaria è il principale strumento che può essere usato per controllare gli alti e bassi del ciclo economico gestendo il credito e controllando l'offerta di moneta."
E in effetti, con alcune variazioni, la descrizione mainstream della politica monetaria è sostanzialmente quella.
Il problema è che gli alti e i bassi del ciclo economico sono esacerbati dalla politica monetaria stessa. Il controllo sarebbe possibile solo se i banchieri centrali fossero onniscienti e potessero prevedere il futuro. Ma, per quanto oggi sia in voga mettere l'intelligenza artificiale dappertutto come se fosse il prezzemolo, il futuro è ancora imprevedibile. In altri termini, l'incertezza non è venuta meno. E meno male, direi.
Peraltro, in occidente capita di recente di vedere atteggiamenti caratterizzati da qualche minima dose di umiltà in merito alle capacità previsionali dei modelli utilizzati, non fosse altro per il fatto che, soprattutto dal 2020 in poi, le previsioni si sono rivelate ex post molto più errate che in passato.
Il problema è che da questa presa di coscienza non deriva un autoridimensionamento degli interventi. Tutt'altro. Il che dovrebbe fare riflettere, non solo nei Paesi in via di sviluppo...
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