Scorie - Procedure infinite

Apprendo da un articolo agostano del Sole 24 Ore che le imprese ancora in liquidazione, alcune da oltre 20 anni, sono 385. Con 255 incarichi a commissari che seguono le procedure di amministrazione straordinaria.

Quando la procedura si trascina oltre il primo biennio, molto spesso significa che l'azienda non ha, né avrà, le capacità di tornare in bonis. Ma, per quanto certe situazioni possano essere complesse, è abbastanza improbabile che servano decenni per completare una liquidazione.

Evidentemente la normativa non funziona o, come spesso accade, fornisce incentivi ad allungare i tempi. 

D'altra parte, chi ha l'incentivo a chiudere la procedura nel minor tempo possibile? Non i commissari, che sono peraltro creditori privilegiati e che possono passare una intera carriera seguendo un paio di procedure.

Men che meno i politici, tanto a livello locale quanto a livello nazionale, dato che a procedura in corso si può rimandare il licenziamento collettivo di centinaia o migliaia di persone (che votano).

Non di rado ci si trova quindi di fronte a casi in cui i protagonisti fanno il contrario di quanto prevede la lezione di Henry Hazlitt (Economics in One Lesson). Si limitano, cioè, a valutare gli effetti di breve periodo e su un gruppo limitato di portatori di interessi.

Magari parlando (a sproposito) di fallimenti del mercato.

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