Scorie - Boccia persa

Il modo di fare politica che prevale (non solo) in Italia consiste nel considerare tutto quello che fa o dice chi sta dall'altra parte come sbagliato. Sempre e comunque. E poco importa se per criticare l'avversario si dicono cose errate.

Francesco Boccia, capogruppo al Senato per il PD, sostiene per esempio che sia aumentata la pressione fiscale su dipendenti e pensionati.

"Facciamo parlare i numeri, che non mentono e non fanno propaganda.C'è una categoria che sta pagando cara la politica di questo Governo. E sono anzitutto i lavoratori dipendenti, i pensionati, chi versa l'Irpef. Quell'aumento delle entrate di cui si parla tanto in questi giorni è a carico loro. Basta leggersi il bollettino del Mef: rispetto allo scorso anno il gettito Irpef è cresciuto di oltre un punto! Significa che per questi italiani la pressione fiscale è salita ulteriormente. Altro che attenzione alle buste paga…"

Che l'Irpef sia pagata in gran parte da dipendenti e pensionati (che non sono di per sé più ligi al "dovere", ma sono soggetti a ritenute alla fonte da parte di sostituti di imposta e quindi non possono evadere) è un dato di fatto. Non da oggi. Oltre tutto il 60% del gettito deriva da chi ha un reddito lordo da 35mila euro in su (oltre 100mila euro di reddito lordo ci sono il 2% dei pagatori, che contribuiscono per il 20%), livello oltre il quale per lo Stato si è "ricchi", anche se si arriva poco oltre i 35mila.

Ed è pure vero che la riduzione delle tasse è un mantra tanto ripetuto quanto non realizzato, se non con provvedimenti a favore di chi già oggi di tasse ne paga poche. D'altra parte con un bilancio scassato come quello della Repubblica italiana, se non si riduce tangibilmente la spesa non c'è spazio per ridurre tangibilmente le tasse. E la spesa non viene ridotta, ancorché lo stesso PD lamenti tagli draconiani.

Se il gettito Irpef è aumentato dell'1% non significa, però, che sia aumentata la pressione fiscale. Lo sarebbe se il gettito fosse aumentato più dei redditi nominali (il fiscal drag piace tanto a destra quanto a sinistra, evidentemente).

Boccia, tra l'altro, afferma anche che "il taglio del cuneo è stato assorbito dall'aumento delle addizionali regionali e comunali e dunque in busta paga benefici non se ne sono visti."

Non dubito che sia così, ma le addizionali comunali e regionali non sono aumentate spontaneamente, bensì su provvedimenti assunti da comuni e regioni. Io stesso sto pagando più addizionali comunali e regionali, e tanto al comune quanto alla regione ci sono amministrazioni di sinistra.

Ma, come scrivevo in apertura, il gioco delle parti prevede che ogni male sia da attribuire all'avversario. Poi si chiedono perché a votare vanno sempre in meno.

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